Ansia dopo nuova relazione e varie

62 anni divorziato due figli che vivono con me. Agosto inizio relazione con una donna. Assumo inizialmente farmaco erezione ma non riuscivo a eiaculare. L'urologo mi ha detto che ho una prostatite e per raggiungere l'eiaculazione ci vuole un po' di cura e massaggi prostatici. Ho iniziato a eiaculare solo con la masturbazione intensa. La relazione era incentrato sul sesso, dalla sera alla mattina, senza dormire bene, solo fine settimana.
Oltre all'ansia da sesso, è giunta anche quella di non accettare la relazione, abituato alla mia vita passata. Dopo due mesi non ero felice e ho incominciato ad avere timore di lasciare la donna. Per due settimane la notte non dormivo o dormivo malissimo e non riuscivo a stare né nel mio letto né a casa e quindi di notte scendevo per strada o in macchina. Una settimana fa mi sono fatto coraggio e ho lasciato la donna. Purtroppo per i primi 5 giorni ho avuto il cervello annebbiato, sempre carico di pensieri, di giorno mi sentivo il cervello comprimere, sotto stress, quando mangiavo o bevevo mi sentivo un nodo alla gola, anche la pressione durante questa fase si è innalzata di molto. Ho iniziato comunque a dormire per alcuni giorni abbastanza bene, ma la mattina o durante la notte appena mi sveglio inizio ad avvertire un peso sul lato sinistro del petto. Sabato ho passato il primo giorno di tranquillità, alle 5 di mattina cmq mi sono svegliato, ho preso sette gocce di Lexotan per riaddormentarmi e mi sono svegliato intorno le 8; ho fatto la spesa, sono andato in moto, ho mangiato senza problemi fuori casa, sono rientrato ho lavorato al PC, ho lavato i pavimenti, ho visto un film e sono uscito senza accusare nulla. Sono andato a dormire intorno le una di notte dopo aver preso una camomilla, ma purtroppo domenica mattina mi sono svegliato alle 5, 45 con tensione e peso al petto simile a tachicardia che mi ha generato nuove tensioni e paure durante tutta la giornata, con piccole fasi di tranquilla. Ieri sera prima di andare a dormire ho preso una valeriana e della camomilla, mi ero addormentato tranquillamente sul divano, ma appena mi sono messo nel letto di nuovo tensione sul petto e tachicardia, sono ripassato sul divano e sia la tachicardia che il peso al petto sono diminuite quasi del tutto, ho dormito un pò ma alle 5 mi sono svegliato e ho preso 10 gocce di lexotan; mi sono cmq svegliato intorno alle 7, 30, un pochino intontito ma appena ho carburato ho fatto colazione e sono andato al lavoro. Al momento non avverto il peso al petto e anche la tachicardia sembra non essercene, forse grazie al Lexotan. Da sabato comunque non avverto più il peso alla testa dei giorni passati, ma vivo comunque di preoccupazioni e non riesco a svolgere in tranquillità tutte le attività, ma se mi tengo impegnato con il lavoro e non faccio caso al mio stato, diciamo che stò abbastanza bene. Il mio medico mi ha consigliato di prendere delle gocce di Lexotan la sera e al mattino entact. Attendo un Vs. gentile parere.
Saluti, Mario.
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 5k 204
Gentile Mario,
i suoi sintomi all'apparenza sono psicosomatici.
La preoccupazione spasmodica per la sua salute esisteva già prima della separazione? Può esserne stata la causa?
Se invece questa continua osservazione di "tensione e peso al petto simile a tachicardia che mi ha generato nuove tensioni e paure durante tutta la giornata, con piccole fasi di tranquilla" è insorta solo dopo, lei dovrebbe dirci:
- da quanto tempo è finito il suo matrimonio
- da chi è stata voluta la separazione
- chi ha stabilito che i figli (di che età?) fossero affidati a lei
- se lei stesso, da solo, in coppia o con i figli avete consultato un* specialista psicologo.
I farmaci che assume non possono avere piena efficacia se non sono accompagnati da una ristrutturazione cognitiva del suo vissuto, passato e presente.
Restiamo in attesa di ulteriori notizie.
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza
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Buongiorno D.ssa Anna,

grazie per la gentile risposta.

In linea di massima ho sempre avuto preoccupazione per la mia salute sempre, anche prima della separazione.
Tuttavia sono 13 anni tra separazione e divorziato; il percorso giudiziale è stato conflittuale.
La causa della separazione è stata per infedeltà dell'ex coniuge, reiterato in quanto già molti anni prima avevo scoperto una relazione perdonata.
Ricordo che all'epoca di prendere la decisione di separarmi ho sofferto molto in quanto ero combattuto, perchè temevo per la sorte dei figli.
I figli che all'epoca avevano 9 e 17 anni li ho cresciuti io in quanto il giudice di prime cure decise di fare uscire lei di casa.
Purtroppo non nego che per me è stata una battaglia difficile tra lavoro, accudire i figli e combattere per tanti anni battaglie giudiziarie.
Se ha bisogno di altro chieda pure.
Grazie e saluti.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 5k 204
Gentile utente,
mi dica se ho capito bene:
- Lei vive coi suoi figli, ma senza sua moglie, da tredici anni, essendosi separato nel 2012 (ma ha divorziato solo quest'anno?)
- I figli hanno adesso rispettivamente 22 e 30 anni, e vivono ancora con lei.
- Ha preso lei la decisione di separarsi, ma sua moglie ha resistito (per ragioni economiche oppure relative ai figli?)
- Lei ha sempre sofferto di ipocondria.
Non ha risposto alla quarta domanda: se lei stesso, da solo, in coppia o con i figli ha consultato un* specialista psicolog*.
La sindrome che segnala, sia in questa che nella precedente email, richiede a gran voce una terapia, la quale oltre a farle superare i disturbi psicosomatici, le permetterebbe di comprendere meglio anche la resistenza alla nuova relazione, la mancata eiaculazione e così via.
Se era preoccupato per i figli avrà certo svolto, a suo tempo, un percorso di coppia. Ora si tratta di accedere ad un percorso individuale, al fine di acquistare una diversa visione della sua salute e in generale della sua vita.
Le faccio molti auguri.

Prof.ssa Anna Potenza
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Utente
Utente
Sono separato dal 2013 e divorziato da due anni. I figli di 20 e 29 anni vivono ancora con me.
Ha resistito più per ragioni economiche.
Mai avuto rapporti con psicologi.
Non ho mai svolto percorsi di coppia
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 5k 204
Gentile utente,
lei sembra consapevole di avere un problema di ansia che da anni si manifesta come ipocondria.
Ha attraversato un matrimonio, poi un divorzio, difficili e dolorosi.
Ha affrontato la gestione di due adolescenti e al proposito ha scritto: "all'epoca di prendere la decisione di separarmi ho sofferto molto in quanto ero combattuto, perchè temevo per la sorte dei figli".
Recentemente ha avuto un problema serio in una relazione, sfociato in un disturbo sessuale e accompagnato da molte manifestazioni ansiose.
Assume psicofarmaci - si spera prescritti da uno specialista psichiatra.
Scrive a Medicitalia nel settore Salute e Benessere, e visto l'argomento del suo quesito le risponde una psicologa.
A questo punto lasciano perplessi le sue affermazioni: "Mai avuto rapporti con psicologi. Non ho mai svolto percorsi di coppia".
Intende dire che tutto quello che le è accaduto, tutto quello che le accade ancora, per lei è perfettamente gestibile e non richiede alcun aiuto professionale?
E allora, mi scusi, perché si rivolge a questa pagina?
Ci aiuti a capire.

Prof.ssa Anna Potenza
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