Consulto su terapia farmacologica psichiatrica
Buongiorno
mia madre (anni 66) dopo un ricovero di 23 giorni, è attualmente in cura presso il centro salute mentale provinciale da circa 3 mesi.
Visto che la terapia non dava gli effetti sperati, ci sono stati vari aggiustamenti.
Attualmente, dopo l’ultimo controllo, lo specialista le ha assegnato:
- Tavor 2, 5 mg mezzo al mattino e mezzo la sera
- Rivotril 5 gocce al mattino e 5 gocce alla sera
- 2 compresse di Brintellix 10 mg dopo pranzo
- 1 compressa di Olanzapina 5 mg dopo cena
- 1 compressa di Ezequa 60 mg dopo cena
Nonostante ciò non si vedono miglioramenti concreti, infatti lamenta principalmente sintomi psicosomatici, sostiene di non riuscire ad essere autosufficiente nemmeno nel camminare (complici i problemi di deambulazione causati da alluce valgo e artrosi alle ginocchia, ma non così inficianti come lei dichiara in quanto fino a qualche mese fa era completamente autonoma), chiede aiuto e presenza costante di qualcuno che la supporti anche nei movimenti più blandi, lamenta qualsiasi malessere, è totalmente disinteressata a ciò che le succede attorno, ed è come se avesse avuto un black out di memoria in quanto non si ricorda come si svolgono le attività quotidiane tipo cucinare, e se prova a farlo è totalmente scoordinata e comunque va in ansia per qualsiasi attività provi a fare.
Inoltre, da circa tre settimane manifesta dissenteria e feci sciolte con 2/3 episodi al giorno.
A tal proposito, vorrei avere un parere sulla terapia che sta seguendo, è adatta o c’è qualcosa che non va?
Ringrazio anticipatamente per la disponibilità
mia madre (anni 66) dopo un ricovero di 23 giorni, è attualmente in cura presso il centro salute mentale provinciale da circa 3 mesi.
Visto che la terapia non dava gli effetti sperati, ci sono stati vari aggiustamenti.
Attualmente, dopo l’ultimo controllo, lo specialista le ha assegnato:
- Tavor 2, 5 mg mezzo al mattino e mezzo la sera
- Rivotril 5 gocce al mattino e 5 gocce alla sera
- 2 compresse di Brintellix 10 mg dopo pranzo
- 1 compressa di Olanzapina 5 mg dopo cena
- 1 compressa di Ezequa 60 mg dopo cena
Nonostante ciò non si vedono miglioramenti concreti, infatti lamenta principalmente sintomi psicosomatici, sostiene di non riuscire ad essere autosufficiente nemmeno nel camminare (complici i problemi di deambulazione causati da alluce valgo e artrosi alle ginocchia, ma non così inficianti come lei dichiara in quanto fino a qualche mese fa era completamente autonoma), chiede aiuto e presenza costante di qualcuno che la supporti anche nei movimenti più blandi, lamenta qualsiasi malessere, è totalmente disinteressata a ciò che le succede attorno, ed è come se avesse avuto un black out di memoria in quanto non si ricorda come si svolgono le attività quotidiane tipo cucinare, e se prova a farlo è totalmente scoordinata e comunque va in ansia per qualsiasi attività provi a fare.
Inoltre, da circa tre settimane manifesta dissenteria e feci sciolte con 2/3 episodi al giorno.
A tal proposito, vorrei avere un parere sulla terapia che sta seguendo, è adatta o c’è qualcosa che non va?
Ringrazio anticipatamente per la disponibilità
Gentile signora,
intanto le consiglierei di avvertire lo psichiatra per la diarrea, che può essere un effetto collaterale di Ezequa. Non dice se sua madre in passato ha sofferto di depressione o ansia e se ha avuto recenti lutti o episodi che possano averla traumatizzata. Sarebbe utile una valutazione delle funzioni cognitive, pur con le difficoltà dovute alla condizione psichica, per escludere un deterioramento mentale da cause organiche. Anche una Tac o una risonanza cerebrale sarebbe opportuna, se ancora non è stata effettuata, per escludere infezioni o neoformazioni.
intanto le consiglierei di avvertire lo psichiatra per la diarrea, che può essere un effetto collaterale di Ezequa. Non dice se sua madre in passato ha sofferto di depressione o ansia e se ha avuto recenti lutti o episodi che possano averla traumatizzata. Sarebbe utile una valutazione delle funzioni cognitive, pur con le difficoltà dovute alla condizione psichica, per escludere un deterioramento mentale da cause organiche. Anche una Tac o una risonanza cerebrale sarebbe opportuna, se ancora non è stata effettuata, per escludere infezioni o neoformazioni.
Franca Scapellato
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 132 visite dal 18/11/2025.
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