La situazione era sempre buona

Salve. Innanzitutto ringrazio anticipatamente coloro che mi risponderanno.
Sono Antonio e ho quasi 22 anni. Sin da preadolescente ho avuto una piccola esperienza con gli attacchi di panico e la derealizzazione ma l'esperienza è rimasta circoscritta e breve. Dopodichè ho avuto un'adolescenza serena e tranquilla fino a quando nel luglio del 2007 è venuta a mancare mia madre a seguito di una grave malattia, quindi mi sono ritrovato 20anni a dover affrontare questo terribile trauma.Detto ciò, dopo circa 7 mesi dalla perdita ho iniziato a soffrire di attacchi di panico, inizialmente isolati ma poco dopo(in seguito ad un attacco di panico fortissimo) il problema è diventato invalidante perchè ho iniziato a soffrire di derealizzazione, una derealizzazione forte e costante 24h su 24h. dopo 3 mesi mi sono deciso ad andare dallo psichiatra, che dopo un consulto mi ha prescritto cipralex e xanax come terapia. da maggio 2008 ho iniziato la terapia. Il primo periodo è stato molto brutto e per i primi 3-4 mesi sembrava che il trattamento non sortisse alcun effetto, salvo lievi miglioramenti che poi si alternavano a ricadute. Dopo un altro po' di tempo però il tutto è migliorato, si alternavano sempre periodi migliori e viceversa ma sentivo che tutto sommato le cose andavano meglio.quindi ho perseverato con la terapia(terapia che era di un dosaggio di 20 gocce di cipralex e due compresse di xanax 0,25 una al mattino e una la sera).A questo punto sono arrivato a circa 9-10 mesi di terapia e gli attacchi di panico erano spariti e la derealizzazione andava molto meglio, quasi non l'avvertivo più.A questo punto con il medico di base abbiamo deciso di ridurre il dosaggio settimana per setimana di due gocce a volta e salvo qualche periodino peggiore la situazione era sempre buona.Quest'estate è stata molto positiva poichè i sintomi praticamente non li avvertivo più e quindi siamo scesi ancora di dosaggio arrivando a fare l'estate con 6 gocce di cipralex.finita l'estate sono passato a 4 gocce e tutto andava per il meglio fino a che abbiamo tentato(sempre con il medico di base) di eliminare il cipralex, a metà ottobre.tutto è andato bene finchè, dopo 4-5 giorni ho preso l'influenza. comunque, dopo l'influenza cioè circa 10-12gg dopo aver staccato la terapia ho iniziato di nuovo a soffrire di forte derealizzazione, molto fastidiosa e quindi abbiamo deciso di ripristinare la terapia, reinoltrando le gocce di cipralex e aumentare il dosaggio di xanax da 0,50 tra volte al dì.ora sono al settimo giorno di terapia ma ancora niente risultati e sono un po' scoraggiato. la mia domanda è questa: è possibile che dopo 1anno e mezzo di terapia che andava bene ora mi ricapitino tutti questi problemi, che vuol dire? risparirà la mia derealizzazione come è già successo una volta?chiedo scusa per il mio lungo intervento e ringrazio anticipatamente le risposte. distinti saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Sulla recidiva sopo la sospensione di una cura di un anno e mezzo niente di strano, è quasi la regola.

Sul fatto che dopo 7 giorni non stia meglio è in generale normale, mi sorprende che la sorprenda visto che la prima volta ci sono voluti mesi.

Infine, mi sembra strana una risposta addirittura dopo nove mesi, di solito a 1-2 mesi la risposta si può valutare, dopo 9 mesi la probabilità di un remissione spontanea o di un decorso periodico, "va e vieni", è più probabile, magari stagionale.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Gentile dottore,
innanzitutto la ringrazio per la risposta.
Mi sono espresso un po' male vista la fretta che avevo di voler chiedere un consulto.
Dopo 2-3 mesi dalla prima volta che mi sono curato, ho avvertito dei miglioramenti, ma non significativi, questo intendevo, volevo dire che ci sono state fasi altalenanti ma che mese dopo mese le cose sono migliorate. A circa 9 mesi mi sentivo bene molto più che i primi mesi, questo intendevo dire. Cioè gli attacchi di panico non li ho avuti più dopo un paio di mesi dalla terapia, la cosa che mi angosciava era questa fastidiosa derealizzazione(sempre costante) che pian piano è sfumata e che è quasi scomparsa verso i 9-10 mesi, e del tutto dopo 1anno e mezzo. Questo intendevo e scusi se mi sono espresso male. Comunque la ringrazio per la risposta e volevo chiederle se è stata giusta, secondo lei, la scelta di riprendere i farmaci. Che vuol dire che non era ancora arrivato il momento di sospendere la terapia? oppure...?perchè il fatto che mi sia tornato il senso costante di derealizzazione mi ha scoraggiato, visto che me ne ero liberato e mi chiedo se andrà nuovamente via. Comunque grazie mille per l'attenzione.
Distinti saluti
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Confermo allora quello che dicevo, può benissimo essere che il disturbo si riproduca alla sospensione dei medicinali, con una certa autonomia iniziale (cioè latenza di ricaduta). Non se ne era liberato, non si sa questo, si prova a ridurre o sospendere le cure con un ragionamento probabilistico, non perché si disponga di un segno di non-rischio-di-ricaduta.
[#4]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
la ringrazio nuovamente per la risposta Dottore.

Volevo cogliere l'occasione per rivolgerle un'altra domanda:
se ha funzionato la prima volta la terapia, funzionerà anche questa volta?riuscirò a stare nuovamente bene e liberarmi di nuovo dalla derealizzazione? questa è la mia paura più grande, questa caspita di derealizzazione.

Grazie per la disponibilità.


cordialmente La saluto
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Questo ce lo dirà il tempo. Altrimenti sono domande che applicate al caso singolo diventano "da sfera di cristallo".
[#6]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
la ringrazio nuovamente Dottore per la sua attenzione.

Ma comunque la terapia nel frattempo potrà farmi tornare a stare meglio? più o meno come prima che sospendessi la terapia? lei cosa ne pensa?
[#7]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Che ha ripetuto esattamente la stessa domanda nonostante la risposta, come se niente fosse. Questo meccanismo di pensiero credo faccia parte del problema.
[#8]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Le chiedo scusa Dottore per il fraintendimento.

Io pensavo che la sua risposta fosse rivolta alla risoluzione totale del problema e non alla risoluzione riguardante ora che ho ripreso a prendere i farmaci, per questo le ho riformulato la domanda, quindi errore mio nell'interpretazione della sua risposta. Comunque le ho fatto queste domande perchè potrà capirmi che vivere con la derealizzazione è alquanto fastidioso e vorrei riuscire a uscirne da questo problema.

Grazie ancora per l'attenzione e mi scusi ancora per il fraintendimento.

Cordiali Saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
La derealizzazione è frequente in soggetti che hanno, nel contesto del loro quadro clinico, una struttura ossessiva di personalità oppure un vero e proprio disturbo ossessivo. Faccia approfondire se crede questo aspetto.
Il tipo di dubbio suggeriva questo tipo di struttura di pensiero.
[#10]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Dottore la ringrazio per l'attenzione dedicatami.
Spero che non le dispiaccia se la terrò informata, magari per chiederle ulteriori consigli.

Distinti saluti
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