Depressione e disturbi comportamentali

Salve a tutti, sono una ragazza di 29 anni e scrivo per cercare di capire come aiutare mio padre...
Comincio dall'inizio: mio papà, un uomo di 57 anni, 30 anni fa ha avuto un'emorragia cerebrale dalla quale , dopo l'asportazione dell'angioma posto sotto il cervelletto e con tanti sforzi e tanta pazienza, si era ripreso tanto da concepire con mia madre,2 figlie!!!
Tutto bene quindi...se non fosse che nel 1997 ha avuto un "semplice" incidente stradale ma da allora tutto è cambiato: a soli 40 anni mio padre ha lasciato il lavoro perchè aveva paura di guidare ed è sprofondato in una depressione, affiancata a disturbi comportamentali psicotico-aggressivi, gravissima...
Ansia, frustrazione, ira, manie di ogni tipo, aggressività ... e farmaci per tentare di arginare il fiume in piena:tegretol...topomax...gardenale...frisium...rivotril... ed ora???
10 gocce rivotril la sera
1200 mg di tegretol ( 3 da 400 mg )
150 mg di topomax ( 3 da 50mg )
Ma la situazione è grave: è fissato, per ogni cosa si arrabbia, crede che tutto il mondo (noi figlie comprese) sia contro di lui,ora comincia ad avere anche pensieri sul suicidio (dice che se morisse, se si togliesse la vita, tutti staremmo meglio, compreso lui), qualsiasi cosa lo manda su tutte le furie e gli vengono le crisi ( si irrigidisce e si contorce, a volte sembrano attacchi di epilessia ma altre assenze ) , a volte diventa molto violento tanto da alzare le mani a mia madre,a me ...
L'abbiamo portato ovunque: Firenze, Pisa, Bari , Lecce ... è stato seguito da neurologi, neuro-psichiatri, psichiatri , ma ogni volta sembra che le cose vadano meglio e poi ritorniamo al punto di partenza!
Ciò che vi chiedo è:
noi figlie,mia madre, che atteggiamento dobbiamo avere con lui? a volte è impossibile ragionare e pensare "è malato,non dobbiamo dargli peso" , diventa impossibile conviverci!
E poi... potete fornirmi il nome di qualche bravo psichiatra o neurologo (insomma secondo il vostro parere sicuramente più attendibile del mio) , anche in privato, se possibile;
è da qualche anno che lo segue un ottimo neuropsichiatra ma a volte ho l'impressione che sottovaluti il caso e soprattutto non si accorga del forte disagio che vive la mia famiglia...
scusate se sono stata prolissa, spero in una vostra "illuminazione" .
Grazie mille.
A.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Se vuole puo' cercare tra gli specialisti del sito.

Diversamente non e' possibile fornire nomi di chi puo' non gradire essere nominato qui.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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dopo
Utente
Utente
SI, l'avevo immaginato ed è giusto...
Ma ha un nome questa sindrome? ho letto sul web che il rivotril è un pò più leggero rispetto al frisium, ha un'emivita più breve ed è una benzodiazepina a durata d'azione intermedia rispetto al frisium che invece è a lunga durata,potrebbe essere questa la causa dei suoi disturbi? una "parziale" copertura farmacologica ?
Comunque provvedo immediatamente a cercare un medico nella provincia di LE su questo sito...
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Se il problema persiste con i trattamenti attuali vanno considerati trattamenti con classi farmacologiche differenti.
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dopo
Utente
Utente
scusi l'insistenza...ma può essere che dopo 4/5 anni della stessa cura l'organismo si sia assuefatto e quindi non risponda più come dovrebbe ai farmaci?
E poi , leggendo il foglietto illustrativo del rivotril, mi sono accorta che potrebbe far insorgere effetti collaterali come disturbi della parola, ipotonia, confusione, depressione, tutti sintomi che riconosco in mio padre... quindi mi chiedo: sono una conseguenza del medicinale o ci sarebbero comunque?! è come un gatto che si morde la coda: per curare l'epilessia viene usato un farmaco che induce effetti collaterali abbastanza gravi e per curare poi questi effetti allora?!

Poi leggo il foglietto illustrativo del Topamax , anch'esso un antiepilettico; effetti collaterali: nervosismo, atassia, affaticamento, disturbi della parola, rallentamento psicomotorio, disturbi della memoria, confusione, parestesia,disordini del linguaggio, difficoltà di concentrazione, depressione, dolori addominali e disturbi del comportamento...praticamente mio padre ce li ha...tutti!!!
Idem per il tegretol...

E allora mi chiedo: perchè 3 antiepilettici e non, per esempio, un antiepilettico e un altro farmaco che agisca sugli effetti indesiderati del primo?
Oppure mi chiedo: per curare l'epilessia si manda al manicomio (scusate l'espressione, la franchezza) una persona ?!


Grazie ancora dott. Ruggiero

A.
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dopo
Utente
Utente
PS: non voglio assolutamente sostituirmi o mettere in dubbio il parere del medico ma , sono molto sincera, vedendo mio padre a 57 anni così infelice, con le attività motorie di un 80enne acciaccato, con tanti disturbi, mi vengono troppi dubbi ...
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Gentile utente,

a mio avviso va rivalutato il tutto.

E' strano che tutti siano stati concordi nell'uso di stabilizzatori dell'umore senza pensare ad altre molecole.

Questo fa pensare che forse c'e' qualche sequela post-emorragica.

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Il rivotril e' potente, ma aumentando le dosi tutti diventano tra loro equivalenti. Di fatto e' una delle benzodiazepine meno tossiche, e' utilizzato nella terapia dell'epilessia, della dipendenza da benzodiazepine e anche come stabilizzatore dell'umore. Pero' la terapia si compone anche di altro, e la dose di rivotril e' minima.
La diagnosi qual'e' stata ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini