Scalaggio citalopram - modi e tempi

Gentilissimi Dottori.
Per un disturbo di panico con tratti ossessivi sto assumendo citalopram in gocce da 6 mesi. I primi 2 mesi a 20 mg poi visti gli oiiimi risultati sul panico ed i pochi sulle ossessioni con lo psichiatra siamo passati a 40 mg. E' andata molto meglilo vi sono stati periodi in cui le ossessioni tornavano ma duravano solo pochi giorni e comunque non piu invalidanti come prima. Visto il lungo periodo di benessere (4 mesi) a 40 mg abbiamo deciso di scalare fino ad arrivare a 15 gocce (ora ne prendo 20) e poi saremmo arrivati a 10 per tenerlo stabile per un po. Beh io sto scalando 1 goccia a settimana e sono arrivato a 18. Sto un po peggio però, possibile che l'organismo capisca che manchino 2 gocce e basta oppure può essere un periodo come quelli sopracitati dove le ossessioni tornano per pochi giorni? Vedrò lo psichiatra a fine mese ma un parere esterno può esseremi utile. Grazie ancora
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Gentile utente,

sei mesi di trattamento continuativo al dosaggio terapeutico non sono sufficienti.

il trattamento andava mantenuto almeno al dosaggio minimo (20mg) e comunque a 40 mg per un tempo piu' lungo.

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

L'organismo non capisce niente, può risentire del fatto che non c'è più la stessa quantità di medicinale a condizionarne il funzionamento.
Siccome Lei dice che periodi in cui le ossessioni c'erano di più e poi andavano via erano "normali" anche con la dose di 40 mg, l'importante è verificare come credo intenda fare il suo medico se mediamente l'effetto è migliore con 40 mg oppure adesso è uguale anche con 20 mg.
Questo tipo di giudizio però è possibile ad una certa distanza di tempo. Una riduzione così graduale serve a poter tornare indietro prontamente se per caso nel tempo le cose dovessero peggiorare.

Questa sede però non può servirle a decidere cosa fare con la cura, pertanto se vuole prender decisioni sul da farsi o sapere se a livello operativo deve cambiare qualcosa rispetto al programma concordato, deve necessariamente contattare il medico.

Dr.Matteo Pacini
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dopo
Attivo dal 2009 al 2021
Ex utente
Grazie Dottori delle risposte. Si diciamo che questi periodi li definivo "normali" perchè è qeuello che mi è stato detto dal curante. Cioè che prendendo il farmaco non è che si azzerano i sintomi bensì si riducono notevolmente. In questo periodo di benessere è quindi possibile prepararsi ad affrontare un eventuale ritorno dei sintomi. In pratica è come se liberassero la mente dai problemi e permettessero a mente lucida di imparare un metodo, una strategia per scacciare le ossessioni quando arrivino. Inoltre mi è stato detto che il disturbo ossessivo, in alcuni casi (forse nel mio) fa parte di noi fin da piccini quindi non è che si "cura", si affronta.
QUesto è quello che mi è stato detto. Saluti!
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
In realta' con il trattamenti i sintomi dovrebbero scomparire completamente o in buona parte.

Durante l'uso di farmaci, il cervello si riabitua agli stimoli che prima erano considerati "nocivi" ed acquisisce nuovi metodi di affrontamento.

Questo e' uno dei motivi per cui sei mesi non sono sufficienti.

Inoltre, il programma e' di ridurre al di sotto del dosaggio terapeutico minimo.

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dopo
Attivo dal 2009 al 2021
Ex utente
Grazie dottor Ruggiero, ma il dosaggio terapeutico minimo per il Disturbo ossessivo è di 40 mg?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
La cura fa funzionare il cervello più o meno in maniera libera, quindi più che adottare strategie precise riesce a prescindere dalle ossessioni che sono depotenziate automaticamente. I sintomi possono anche azzerarsi, perché no ?
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dopo
Attivo dal 2009 al 2021
Ex utente
magari Dottor Pacini!
Grazie ad entrambi, gentilissimi come sempre
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