Un forte formicolio diffuso

Gentili Dottori,
Sono un ragazzo di 25 anni, vi scrivo per via dei miei problemi di ansia e attacchi di panico che ultimamente sembrano aumentare.

Devo ammettere di essere un tantino ipocondriaco, non in modo eccessivo, ma comunque tendo sempre a rimanere sotto controllo facendo le analisi del sangue(compresa Tiroide, urine) complete ogni anno. Fortunatamente è sempre andato tutto bene.

Comunque tornando al problema dell'ansia cercherò di essere estremamente sintetico riguardo i disturbi che si presentano.

Purtroppo ho ridotto la mia vita "sociale" all'osso. Per via dei problemi di ansia e attacchi di panico tendo ad evitare quelle situazioni nelle quali in precedenza sono stato male.

Il mio principale problema sono le situazioni "bloccati" ovvero quelle situazioni nelle quali la mia mente crede di "rimanere bloccati", ad esempio:
- Durante un lungo viaggio
- Traffico
- Ristorante (qui mi viene quasi da ridere perché essere "bloccati" al ristorante è assurdo, ma comunque ci tenevo a dirlo.)
- Riunioni

ovviamente stare con persone che non conosco oppure non "famigliari" amplifica il disturbo. I sintomi riscontrati sono:
- Sudorazione enorme (già soffro il caldo quindi durante l'estate è veramente un dramma)
- Stato di agitazione
- Pallore
- Forte formicolio alle mani e ai piedi (alle volte quando aumenta anche in volto e all'altezza dello stomaco). Inoltre, cosa successa proprio ieri (che mi ha fatto pensare di rivolgervi a voi) è stata una sorta di torpore alla mani, rigidità...legati appunto a questo formicolio.
- Senso di stanchezza
- Nausea (pur magari avendo moltissima fame un attimo prima, quando capita devo fermarmi assolutamente....e quindi potete capire l'enorme disagio qualora sia al ristorante con altre persone)
- Voglia di scappare da tale situazione, rifugiandomi in posti conosciuti come ad esempio la mia abitazione.

Ovviamente mi sono recato dal mio medico di base spiegando la situazione.
Prima di tutto per quel pallore riportato prima mi ha fatto fare delle analisi del sangue come l'moglobina glicata, potassio, magnesio, ferro e altre che non ricordo e fortunatamente anche queste analisi sono andate bene.

A questo punto recandomi la volta seguente dal mio dottore mi è stato prescritto DROPAXIN 10mg/ml goccie (Paroxetina), indicandomi la seguente assunzione: 1 ml (20 gocce) a colazione.Dopo alcuni giorni non notando alcun miglioramento mi ha detto di aumentare la dose a 30/35 gocce.

Arrivati ad oggi non so sinceramente cosa fare, da tre settimane prendo Dropaxin, ma la situazione non sembra migliorare. Ieri avrei dovuto fare un viaggio da Roma a Ravenna, ma prima di metà strada sono dovuto tornare a casa per via di un forte formicolio diffuso e di ansia. Mi sono molto impaurito perché stavo guidando e a questa senzazione forte di formicolio si è abbinato un senso di torpore/rigidità agli arti (non li sentivo quasi più).

Ho paura che il farmaco crei dipendenza e che non mi stia aiutando.
Cosa potrei fare?
Grazie mille
[#1]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
la paroxetina ha come dosaggio minimo terapeutico 20 mg. Per vedere i primi effetti bisogna attendere almeno 3-4 settimane. I disturbi d'ansia spesso rispondono a dosaggi più elevati. Il suo trattamento è attualmente sottodosato (30 gocce=15 mg). Le consiglierei di farsi seguire da uno specialista in psichiatria, con tutto il rispetto per il suo medico di base. Il farmaco non crea dipendenza.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore la ringrazio moltissimo soprattutto per avermi risosto di domenica!
Le volevo chiedere,a parte il dosaggio che sicuramente andrebbe rivisto come mi ha detto, vorrei sapere se il farmaco prescritto sia buono...o meglio adatto a questo tipo di disturbo...
Inoltre come ho scritto ho paura che il farmaco crei dipendenza perchè ho letto da alcune persone che già lo utilizzano che per interrompere la cura c'è bisogno di molto tempo perchè una brusca interruzione potrebbe causare diversi problemi,è vero?


Un ultima domanda...secondo lei oltre a questo farmaco bisognerebbe abbinare l'assunzione di qualcos'altro oppure iniziare un percorso di psicoterapia?(non so se è il termine adatto)

grazie mille
[#3]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Il farmaco è adatto. Non crea dipendenza. L'associazione con una psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale aumenta la percentuale di efficacia e stabilizza i risultati.
Cordiali saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Salve non conosco nessun dottore della mia città,conosce qualche suo collega di Roma o provicia (sono ad Ostia).

Grazie
[#5]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Può provare tra gli iscritti al sito.
Cordiali saluti
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