Sono afflitto da ansia persistente per circa tutto il giorno

buon giorno a tutti sono michele, un ragazzo di 25 anni. Intanto volevo fare un complimento per il sito molto ben fatto e utile per tutte quelle persone che soffrono e hanno bisogno di aiuto.
Arrivo al mio problema. Sono in cura da circa 2 mesi da uno psicoterapeuta a in ìdirizzo analitico junghiano. Sono afflitto da ansia persistente per circa tutto il giorno. L'ansia ha avuto dei picchi 3 mesi fa con veri e propri attacchi di panico non molto forti ma abbastanza frequenti e fastidiosi.
Ho sempre cercato di non badare molto a questa ansia ma di svolgere la mia vita come ho sempre fatto. Lavoro come geometra.
Sono felice di avere intrapreso questa strada con la psicoterapia anche perche lo psicoterapeuta è una persona di cui mi fido e stimo molto. mi ha dato da seguire questa cura : serenase 2 mg 5 gocce prima di coricarsi e trilafon 4 mg prima di coricarsi 1 pastiglia.
L'ansia con questa cura non se ne è andata del tutto è ancora presente e volevo chiedere il motivo secondo voi è una dose troppo bassa??
Volevo chiedere anche un altra cosa: ho sentito di persone che avevano ansia persistente e questa era causata da difficoltà di origine respiratoria (allergie tiroide ecc...) io faccio fatica a respirare con il naso pressoche tutto l'anno (se chiudo una narice faccio fatica a respirare con una solo) è come semitappata. La mia domanda è non è che sia questa cosa l'origine dell'ansia?? visto che prima di questi attacchi sentivo una stanchezza fisica presente tutto il giorno??e questo dura da anni? puo essere un problema respiratorio che provoca ansia?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

c'è qualcosa che non torna. Lei è seguito per quale diagnosi ? La cura che assume è composta da due farmaci antipsicotici, cosa non "oscura" perché è chiaramente scritto e sono farmaci notissimi.
Questa cura NON è una terapia antipanico. Né in generale per un'ansia così come si intende comunemente il termine.

Lo psicoterapeuta in questione è medico ?

L'analisi è una teoria interpretativa, non corrisponde ad un metodo scientificamente definito o comprovato come strumento di cura per disturbi o malattie.

Come minimo si dovrebbe chiarire la diagnosi, o il perché di questa cura se la diagnosi è quella di qualcosa incentrato sull'ansia.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
a mio parere la terapia attuale non è risolutiva per un disturbo d'ansia; i farmaci usati non sono la prima scelta in termini di disturbi d'ansia. Riguardo al legame con sintomi respiratori è possibile che questi possano esasperare una sintomatologia ansiosa. Tuttavia il loro reale impatto su un disturbo d'ansia può essere difficilmente valutabile.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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dopo
Utente
Utente
grazie mille per la risposta

si,lo psicoterapeuta in questione è medico.

La diagnosi è stata squilibrio psicotico dopo aver anche eseguito il test di Rorschach.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
quindi lei non è in psicoterapia per l'ansia ma per una psicosi.
Il trattamento prescritto non è indicato per l'ansia.
Il test di Roscharch non può essere utilizzato come strumento diagnostico ma come una indicazione di massima.
Il colloquio clinico consente di orientarsi verso una diagnosi appropriata.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

squilibrio psicotico non è una diagnosi chiara, il Rorschach non è uno strumento diagnostico utile se non per alcuni elementi che peraltro sono riscontrabili con la visita.

Lei sta assumendo due antipsicotici in quanto ritenuto psicotico. La diagnosi andrebbe però fatta clinicamente, se non è stato fatto così.
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dopo
Utente
Utente
Gentili dottori grazie mille per le risposte.

volevo solo dei chiarimenti su cosa significa fare la diagnosi clinicamente, ci sono degli esami specifici? non basta rivolgersi allo psichiatra psicoterapeuta come ho fatto io?

Faccio bene a seguire una psicoterapia analitica supportata da una farmacologica o ci sono altre strade?

Il medico mi ha detto che l'ansia è un sintomo, come la febbre non è l'ansia una malattia ma un segnale di qualcosa che non va in noi.

Ringrazio con anticipo
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Esame clinico significa visita.

L'analisi non ha valenza terapeutica in termini medici, è una teoria e non è scientificamente validata.

Esistono psicoterapie misurabili e prevedibili nei risultati che ottengono su determinati disturbi, esattamente come per una medicina.

Qualcosa che non va è appunto quello che significa avere un disturbo. Sotto l'ansia c'è il cervello che la controlla, per cui non "in noi" come persone, ma nel cervello, ovvero esattamente nella direzione opposta. "noi" siamo la conseguenza e l'espressione del nostro cervello, non siamo un fantasma invisibile che sta dietro al cervello.

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille a tutti i dottori per le risposte.

Volevo fare l'ultima domanda. Avete qualche consiglio per il tipo di psicoterapia addottare?? ce n'è una meglio di un'altra?

Posso veramente guarire da questa malattia?

Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Prima di ogni altra cosa serve una diagnosi psichiatrica. Poi una farmacoterapie e/o una psicoterapia forse, a seconda della diagnosi e degli obiettivi.
Le scelte vanno indirizzate nel campo della psicologia scientifica o della medicina psichiatrica, ma senza diagnosi non è possibile dare pareri.
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