Dismorfofobia: ho bisogno di aiuto

Buon giorno, sono quasi cinque anni che soffro di questa patologia (scoperta casualmente in internet, ma nella quale mi rispecchio totalmente in ogni suo aspetto).
Non esco di casa, non frequento l'ateneo, ho tagliato rapporti con amici e parenti, sono schivo, medito continuamente il suicidio, ecc..
Ora però voglio uscirne.
Ho fallito con lo psicologo (4 anni di terapia) e ora vorrei provare con uno psichiatra.
Purtroppo mia madre non vuole assolutamente considerare il problema, ne tanto meno contribuire economicamente per il bene della mia salute, così dovrò sostenere da solo e le spese e questa battaglia.
Uno psichiatra però chiede da un minimo di 50 fino anche a 120 euro a seduta, e non posso permettermi di rimbalzare da un incompetente a un'altro (quasi nessuno psicologo con cui mi sono messo in contatto conosceva questa malattia), vorrei dunque sapere chi contattare.
Da poco mi sono trasferito a Venezia/Mestre, posso anche spostarmi un po' più in fondo se necessario.
ps: comunque il mio problema sono le proporzioni del corpo, non potrò quindi risolvere con la chirurgia estetica come molti suggeriscono.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente

in presenza di un disturbo psichiatrico deve essere primariamente valutata la possibilità di un trattamento farmacologico che consente un miglioramento sostanziale dei sintomi.

I servizi pubblici di zona consentono accessi al solo costo del ticket.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
la diagnosi spetta allo specialista che avrà modo di visitarla. Oltre ai servizi pubblici, se vuole, può provare a cercare tra gli iscritti al sito.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

la diagnosi è stata fatta da chi ?

Se l'ha fatta Lei, e non accetta che altri ne facciano una diversa, si pone un problema di ruolo. Nasce male un rapporto terapeutico con un medico o anche uno psicologo in cui Lei entra con la diagnosi in mano. Il fatto di rispecchiarsi in una diagnosi non implica niente, può semplicemente "leggere" le cose attribuendo significati a termini e espressioni che sono diverse da quelli usati dai tecnici del settore.

Detto questo, la dismorfofobia è conosciuta in ambito psichiatrico e contemplata nei manuali di riferimento, quindi che uno psichiatra la conosca direi che è probabile. Le cure sono disponibili, ma se la diagnosi è questa saprà che ne esistono forme nevrotiche e forme psicotiche, cose molto diverse tra loro.

La diagnosi potrebbe anche essere diversa se nessuno l'ha ancora appurato, in tal caso è bene che segua lo specialista e non ritenga l'autodiagnosi un buon metodo per capire qual'è il problema.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#4]
dopo
Utente
Utente
Nel corso di questi ultimi cinque anni ho sviluppato una forte insicurezza e disagio nel relazionarmi col mondo esterno.
Sono due anni che esco di casa solo se strettamente necessario e ho perso gli amici perché avevo paura di farmi vedere in giro dalla gente durante le nostre uscite serali.
Odio il mio corpo, sono le proporzioni il problema, vedo che la testa è rimasta identica a quella di quando avevo 15 anni sia per aspetto che dimensioni.
In più ho i fianchi larghi come le donne.
Ho fatto analisi su analisi per vedere quale poteva essere la causa parlandone col mio medico che ha ritenuto utile che io leggessi sulla carta che ero normale per mettere fine alle mie paranoie, ma ciò non è bastato.
Anche se gli ormoni e le relative ghiandole sono normali e lavorano correttamente continuo a percepire questo deficit di sviluppo.
Mi guardo allo specchio ogni volta che ne ho occasione, anche quando sono per strada per vedere se sono riuscito ad abituarmi, ma niente...a volte mi vedo bello allo specchio e a volte mi sento tanto a disagio da volermi nascondere, e il timore più forte è che questo possa portarmi al suicidio.
Nessuno oltre a mia madre sospetta questo disagio, apparentemente risulto perfino socievole e quando vengono fatti complimenti alla mia estetica raccolgo e ricambio sorridendo ma purtroppo non riesco nemmeno a fidarmi dei complimenti della gente.
E' probabile che sia solo una distorta percezione della mia immagine, ma è tanto distorta che per me è reale.
In conclusione non credo ci siano dubbi sulla mia dismorfofobia.
Andrò a parlare con uno psichiatra dell'ospedale ma a diagnosi accertata vorrei passare nelle mani di chi è in grado di gestire questa situazione.
[#5]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
"In conclusione non credo ci siano dubbi sulla mia dismorfofobia."

Gentile utente,

parte molto male con questo atteggiamento in cui Lei decide su cosa non ci sono dubbi.
Lei stabilisce che le persone sono o meno in grado di gestire la cosa sulla base di un suo pregiudizio diagnostico completamente assurdo perché la diagnosi non spetta a Lei. Per intenderci, se è giusta è un caso.
Lei esprima il tipo di disagio che ha, eviti termini tecnici quando si descrive e eviti di proporre o suggerire diagnosi al medico che la visita.

Quindi, "a diagnosi accertata" passi pure nelle mani di un esperto di quella diagnosi, a diagnosi non accertata questi discorsi sono inutili.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Non volevo risultare fastidioso; per quanto mi è possibile cerco di comunicare con voi in modo chiaro e appropriato, da qui l'uso forse inappropriato di qualche termine tecnico ma certamente non espresso in cattiva fede. E' anche un modo per essere presi sul serio.
Grazie per l'attenzione
[#7]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Non ci siamo per niente capiti.

Lei deve attenersi alle diagnosi fatte e non farla da solo, perché quella fatta da solo non è una diagnosi.

Quindi la diagnosi accertata potrebbe non essere quella che lei si aspetta, tanto varrebbe partire bene e non aspettarsene una in particolare, tantomeno suggerirla o presentarsi allo psichiatra dicendo "io soffro di dismorfofobia".

Il primo termine tecnico che sta usando senza apparente diagnosi è questo.

Lo fanno un po' tutti quello di provare a usare dei termini per cercare di essere capiti al volo, ma il modo in cui lei lo fa è rigido, dato che pretende di essere già un punto di partenza, con valenza diagnostica ma non corrispondere ad alcuna diagnosi.
Dal modo in cui si esprime sembrerebbe che abbia già ricevuto delle diagnosi e non le accetti.

Chi si presenta con una auto-diagnosi di questo tipo potrebbe avere diversi disturbi di fondo, magari un disturbo ossessivo nella variante dismorfofobia, oppure un disturbo bipolare con una dismorfofobia legata alle fasi depressive, o ancora un delirio.

Quindi parta da una diagnosi medica (psichiatrica) e segua le indicazioni terapeutiche.

[#8]
dopo
Utente
Utente
Ok, parlerò con lo psichiatra dell'ospedale e lascerò che sia lui a determinare la natura del mio disturbo, se riuscirò a vederlo presto vi dirò poi cosa mi ha detto.
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