Cambio diagnosi

buongiorno 5 anni fa mi è stato diagnosticato un disturbo borderline sono invalida civile al 74% nel rinnovo dell'invalidità mi è stata diagnosticata
"anaffettività verso la sua storia personale" e diagnosticata una schizofrenia cronica con disturbi del comportamento. vorrei sapere è possibile che un disturbo borderline possa cambiare? premetto che a volte odo musiche e voci e sono in cura con 900mg seroquel 300rp 400mg tegretol 200 e frontal 200mg
potrei avere più informazioni?
rimgrazio di cuore
una ragazza che nn ci capisce più niente
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
I due disturbi appartengono a due assi di valutazione differente.
In teoria possono coesistere.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
mi scuso per la mia ignoranza ma nn ho ben capito in che modo possono coesistere
premetto che mia madre era (dico era perchè morta) schizofrenica cm pure mio fratello e mia nonna che soffre di schizofrenia paranoide
quindi l'ultima diagnosi fattami per l'invalidità civile è giusta
sbaglio?
nn si preoccupi di parlare vorrà dire che seguirò le cure
più attentamente
intanto la ringrazio vivamente per la sua risposta e per quella che verrà
buona giornata
ps premetto che mentre io ho vissuto con mia madre mio fratello a causa delle condizioni familiari è stato adottato da altri che ci informarono delle sue condizioni nel 1996 (è nato nel 76)
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Le due diagnosi che riferisce possono essere presenti entrambe in una stessa persona in quanto fanno riferimento a due differenti riferimenti di "asse" in quanto il disturbo borderline appartiene al II asse, la schizofrenia al I.

Per ciò che attiene alla esattezza della diagnosi, questo e' dato saperlo solo da chi ha stilato le certificazioni relative.

Sia se sono presenti entrambi i disturbi sia se ne e' presente solo uno, od anche per avere maggiore chiarezza in merito al trattamento.
[#4]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
salve grazie per la risposta la diagnosi di borderline l'ha fatta la psichiatra dalla quale sono in cura da cinque anni mentre quella di schizofrenia ecc. la commisione asl per l'invalidità civile
ammetto che il mio passato nn mi tocca forse perchè mi ha toccato troppo quando ero piccola
grazie ancora
a risentirci
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

la diagnosi di personalità borderline non è tanto una diagnosi instabile nel senso che tende a cambiare in qualcos'altro, ma a basso indice di affidabilità nel senso che c'è una discreta possibilità che uno psichiatra diverso faccia una diagnosi diversa.

Lei assume una terapia che potrebbe essere compatibile con varie diagnosi in teoria, e che come indicazione tipica ha quella di disturbo bipolare, entrambi i farmaci di fondo, o schizofrenia (seroquel). L'attuale rilettura del disturbo borderline lo colloca entro l'area diagnostica dei disturbi dell'umore visto che ne condivide gran parte delle caratteristiche.

Originariamente invece, il senso del termine "borderline" era riferito ad un "limite" di tipo psicotico, e quindi era un termine generico per indicare una serie di comportamenti che richiamavano non esplicitamente ma ipoteticamente una psicosi cronica.

La commissione l'ha visitata o ha derivato la diagnosi da qualche altro documento ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#6]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
gentile dottore, la commissione mi ha visitata e fatto quindi diverse domande. richiedevano anche la cartella clinica che la mia dottoressa non ha voluto dare "perchè troppo personale" quindi ha mandato loro una lettera che era però sigillata quindi non ho potuto visualizzare il contenuto.
il frontal me lo ha prescritto per disturbi ansiosi mentre il tegretol per sbalzi d'umore. in quanto al seroquel prima di esso prendevo il largactil che alla fine non mi faceva più effetto. il seroquel lo prendo da 2 mesi e da tre settimane al dosaggio di 900mg perchè sentivo voci e cose simili.
questo è quanto riesco a documentare
sperando sia sufficiente le invio i miei saluti e i mie ringraziamenti per la sua risposta
ps. la schizofrenia è ereditaria? io ho iniziato a tagliarmi 5 anni fa dopo un fortissimo dolore familiare
ora ho smesso da questo natale ed anche se a volte sto male nn mi taglio più
in breve è da questo che mi hanno 5 anni fa diagnosticato il disturbo borderline
ma quando ero ricoverata in spdc a volte capitava che vedevo di sfuggita cose che poi erano qualcos'altro ed ho continuato poi nn sempre però a udire voci e suoni
cordiali saluti e ancora vivi ringraziamenti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

gli sbalzi d'umore richiamano appunto all'ambito del disturbo bipolare. Il Dr. Ruggiero si riferiva al fatto che le diagnosi di "personalità" e le altre si sono sviluppate con modalità diverse e alla fine sono state aggiustate in maniera che possano coesistere, ma spesso sono due letture della stessa cosa secondo schemi diversi, o per sintomi, o per descrizione delle dinamiche psicologiche o di comportamento.
La schizofrenia non prevede veri e propri sbalzi d'umore, ma anaffettività o umore non adeguato e coerente, specie nel tempo. I sintomi psicotici come le voci non sono esclusive della schizofrenia.
Delle sue psicosi, quella più chiaramente ereditaria tra le due maggiori (bipolare e schizofrenica) è la prima.
A livello di invalidità probabilmente cambia poco, entrambe le psicosi sono delle malattie "maggiori", a livello di strategie di cura magari sì.
Certamente non si può stabilire qui quale diagnosi sia corretta o più probabile, ma la richiamavo ai problemi di ambiguità diagnostica e alle possibili ipotesi alternative che in questi casi si profilano.
[#8]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
gentilissimo dottore io ho sofferto di depressione (per altro causata da un antibiotico) solo nel 2005
i miei sbalzi d'umore sono che se magari sono tranquilla e parlo con qualcuno se questo qualcuno dice cose che non mi tornano mi incavolo di brutto e magari gli urlo pure contro, ma non ho mai momenti di euforia perchè a essere sinceri la mia vita è piuttosto piatta
la commissione mi giudico anaffettiva verso la mia storia personale
premetto che ho dimenticato di dire che la diagnosi della prima commissione (3 anni fa) era disturbo borderline con forte connotazione isterica
la ringrazio ancora per la sua gentile attenzione
ps. esattamente cosa è un disturbo bipolare?
pps.cm posso sapere dunque cosa ho esattamente se la mia psichiatra dice borderline e la commissione schizofrenica cr.
avevo chiesto al mio medico generico ma ha risposto solo che sono tutt'e due lo stesso polpettone
secondo lei per cosa mi sto curando?
grazie infinite per la risposta
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

indubbiamente le due diagnosi sono due entità nettamente diverse tra di loro.

Gli sbalzi d'umore sono valutati di per sé per la presenza o meno di caratteristiche di stato (durante) e di decorso (modalità di ricorrenza), in presenza di sbalzi indott da fattori esterni non si pone nessuna delle diagnosi riportate o ipotizzate. Tutte quelle diagnosi prevedono una reattività di un certo tipo agli eventi esterni, i quali sono semplicemente presenti (non esiste un prototipo di malattia mentale diagnosticata senza fattori esterni, è soltanto che la diagnosi prevede, a parte alcune diagnosi specifiche, che i parametri umorali, ideativi, percettivi comunque abbiano movimenti spontanei o non prevedibili in base a tali fattori).

Un disturbo bipolare è, per riassumerla in due parole, la predisposizione a fasi di agitazione/impulsività/"aumentata carica" che possono avere connotato distruttivo/ostile/polemico così come euforico/gioioso (e tutte le possibili varianti), con inevitabili comportamenti a rischio o conflittualità. In mezzo ci stanno fasi depressive. La persona denuncia la parte depressiva e identifica l'aumentata carica come normalità o condizione comunque non centrale. Alcune forme vanno con fasi di settimane, altre con sbalzi brevi o brevissimi, il tutto con una connotazione nel tempo di instabilità emotiva, instabilità relazionale, geografica, lavorativa, ideologica etc e nel tempo con una situazione di "crisi" d'identità per la difficoltà a trovarsi costante sulle linee principali delle proprie scelte o percezioni della realtà e degli altri, di solito con un senso di insoddisfazione e disgusto per il mondo, in vari grado.
[#10]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
la ringrazio per la sua spiegazione molto esauriente
ma non mi riesce vedermici con uno sfondo bipolare anche perchè è la mia badante che quando si litiga va a dire alla mia psichiatra che ho sbalzi d'umore
può essere che la diagnosi fatta tre anni fa dalla vecchia commissione (dist. borderline con forte connotazione isterica) sia la più quotata?
grazie per la risposta e mi scusi il disturbo arrecato
[#11]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

E' una diagnosi in cui le persone tendono a non riconoscersi, in genere descrivendosi come depresse o ansiose, o semplicemente vittime dell'ambiente circostante con cui sono in continuo conflitto, anche per atteggiamenti o screzi di piccolo conto.
In altre parole, diverse persone vengono per "attacchi di panico" ed effettivamente li hanno, mentre nessuna delle persone con disturbo bipolare di vario grado (o è raro) viene perché identifica quello che ho descritto sopra come il nucleo del problema.

Ci sono però diversi elementi che quantomeno fanno sorgere il dubbio, e comunque la diagnosi di borderline da una parte dalla ricerca più recente è semplicemente identificato come un sottotipo di disturbo bipolare con peculiari connotazioni. Altre volte la diagnosi corrisponde a quella di una forma, senza particolari connotazioni.

[#12]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
grazie è stato molto esauriente almeno per quello che ho capito il disturbo borderline è un sottotipo del bipolarismo
ma non ho ben chiaro quali possono essere le connotazioni
anche perchè non so cosa è una connotazione
scusi la mia asineria, ma ho solo la terza media
mio padre mi ha ritirato dalle superiori per occuparmi della casa quando è morta mia madre...
[#13]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
un tipo di sintomi o comportamenti caratteristici.
[#14]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
una cosa che posso dire di me è che ho avuto un'infanzia
travagliata
mia madre, schizofrenica, passava, per ogni più piccolo motivo il tempo a picchiarmi a sbattermi ai radiatori o la testa per terra.
mio padre, alcolista, provo quando avevo 4 anni a violentarmi, ma lo fermo a tempo la mia futura madre adottiva che era la mia prozia che anche lei soffriva di disturbi psichici dicono fosse maniaco depressiva e che in ogni caso era molto fanatica in fatto di religione e "parlava" con la madonna e con varie persone morte
la mia infanzia dunque è stata circondata da abusi fisici e psicologici (a suo tempo se ne interessò l'assistenza sociale) quando mia madre, la prima, morì avevo 8 anni e mi trattarono cm un'adulta raccontandomi cm era morta, facendomela vedere in bara e facendosi consolare da me.
a quell'età mi ammalai di bulimia,poi divenni(più grande)
cleptomane e infine mi divertivo ad appicare incendi piccoli ovviamente per vedere l'effetto che faceva alla gente (questo quando ero in vacanza in campagna)
col tempo mi calmai
vorrei chiedere: i miei disturbi odierni, la mia malattia,
può essere legata a questo mio passato? e se sì in che modo?
grazie per la risposta
[#15]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
ps. grazie infinite per il chiarimente e mi scusi la mia poca cultura
[#16]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

"maniaco depressiva" = bipolare nella terminologia attuale.

I disturbi del controllo degli impulsi, la cleptomiania e la bulimia, sono aspetti frequenti sia nelle sindromi denominate borderline che nel disturbo bipolare.

Ad oggi risulta che gli stress passati hanno la funzione di amplificare la predisposizione, per cui innescano comportamenti che non sono sempre gli stessi in relazione al tipo di trauma, ma cambiano con il patrimonio genetico.

C'è chi dopo aver subito violenza diviene introverso e solitario, chi diviene impulsivo, aggressivo e emotivamente instabile. Vi sono differenze genetiche a monte di questa diversa evoluzione post-traumatica.

Sicuramente il modo di porsi di una persona deriva dal tipo di esperienze a cui è abituata, così come il tipo di esperienze che hanno formato la sua "prima" visione del mondo, ma non vi è prova che in conseguenza di questo uno conservi questo tipo di punto di vista in maniera rigida anche in condizioni diverse.

Cerchi quindi di seguire cure adatte, di far affinare la diagnosi in maniera da capire se esistono tipi di cure da combinare, ad integrare etc. La riorganizzazione della memoria del proprio passato può essere oggetto di una psicoterapia, che non deve necessariamente essere incentrata sulla rievocazione di tale passato, sicuramente sull'evoluzione verso modelli di comportamento e di pensiero più funzionali ai suoi scopi generali e a quello che deve realizzare passo per passo nella sua vita attuale.
[#17]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
grazie del consulto dottor Pacini
io credo di essere molto aggressiva con l'altro sesso.
quando avevo 18 un amico del gruppo delle vacanze mi tocco il seno ed io gli tirai unoschiaffo mandandolo a terra. lui si alzo e me lo rese. io lo atterrai a calci e pugni. dovettero intervenire due adulti a togliermelo di sotto (lo avevo di nuovo spedito a terra) e fu faticoso per loro.
dai 15 ai 17 anni ho avuto il ragazzo ma per non essere minimamente toccata portavo il reggiseno due paia di mutande ed un body elastico rigido di una taglia sotto.
quando a 17 anni mi chiese di sposarlo io nn lo lasciai neppure, semplicemente mi dileguai dalla sua vita.
adesso che ho superato la trentina infatti sono single e ancora vergine perchè pensare che qualcuno mi possa anche solo sfiorare mi fa schifo.
grazie ancora della sua risposta.
a risentirci
[#18]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

L'episodio più curioso è se mai quello centrale, poiché prendeva contromisure anti-aggressione su una situazione che però corrispondeva ad uno stare insieme ad un'altra persona, quindi c'è un contrasto tra la ricerca o la curiosità per una situazione di coppia e la paura di un'aggressione.
Questo specifico aspetto, se per Lei è importante e causa di disagio, cioè vorrebbe avere relazioni amorose o sessuali ma non può a causa di questo tipo di fobia, è meritevole di un intervento separato di tipo psicoterapico. Anche per capire in questo caso non soltanto come controllare la paura, ma anche che cosa vuole e come ottenerlo secondo una linea che segua le sue inclinazioni e la sua sensibilità.

Ovviamente c'è anche da tener conto dell'effetto della farmacoterapia sulla sessualità, e sui fattori endocrini che talvolta possono ridurre il desiderio e quindi togliere la normale spinta sessuale, con il risultato di una specie di avversione o indifferenza nei confronti di questi aspetti. Mi par di capire che però c'era anche prima.

[#19]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
sì è vero il sesso nn mi è mai interessato. i miei genitori adottivi, in più, mi hanno insegnato che è solo una cosa per far figli dopo il matrimonio. un grosso, sporco, peccaminoso sacrificio.
i miei reali genitori invece si comportavano come bestie, avendo parecchi amanti sia da una parte che dall'altra.
no nn sono interessata ad alcun tipo di rapporto amoroso.
nn so perchè ma sto molto bene sola, mi sento libera, tranquilla. no l'amore, se l'amore esiste nn fa per me.
nn ha fatto per me per ben 37 anni. mi piace stare sola ed adesso ho intorno a me la mia famiglia che mi ama.
grazie per la risposta, ma il mio comportamento nn è tanto curioso, sa? il mio ex era fissato completamente col sesso e ci provava sempre da qui la contromisura
grazie ancora
a risentirci
[#20]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Può essere che la sua condizione attuale la porti a identificare quei due modelli opposti di inquadramento delle attività sessuali. Cambiando punto di vista gli eccessi dall'una e dall'altra parte potrebbero rimanere tali, ma si aprirebbe una naturale terza via.
Idem per l'interpretazione dei comportamenti altrui, in una relazione di coppia il fatto che il partner provi ad avere approcci non è ovviamente cosa strana, e ovviamente se non vi sono continuerà a far tentativi se ha un desiderio sessuale normale, salvo poi demoralizzarsi magari.

Per questo dicevo che il punto di partenza è logico che sia il suo personale adattamento, nel senso che adattare una persona ad un modello che non corrisponde alle sue inclinazioni ha poco senso. Cosa diversa è se quella persona vorrebbe avere rapporti che non riesce ad avere o a concepire all'atto pratico perché passa da un estremo all'altro, non avendo esperienza o modelli di riferimento "neutri".

Resta da capire però perché in passato cercasse relazioni, o se oggi le ha escluse in rrferimento all'impossibilità di averne di accettabili o in riferimento al fatto che non le richiede e vive bene così.

Saluti
[#21]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
sinceramente dottor Pacini io in passato ho avuto solo questa di relazione che poi erano solo baci e stretta di mano.
l'ho fatto perchè da cm avrà capito leggendo la mia vita ero una ribelle ed in casa una cosa così era considerata una proibizione tipo anni 20 come lo erano le sigarette che proprio per questo iniziai a fumare all'età di tredici anni o cm quando durante la ricreazione a scuola scappavo per andare a fare un giro in centro città.
mi attraeva la ribellione più che il rapporto in sè che poi vero rapporto nn era visto che la mia seconda madre usciva ogni tanto con noi per fare lo chaperon.
diciamo che il ragazzo a 15 anni era l'equivalente delle sigarette a 13 o dell'alcol a 16. niente di più.
a presto.
ps. un'altra cosa di me è che all'età di 6 anni essendo caotica ribelle confusionaria fui espulsa dalla prima elementare e quindi dalla scuola.
[#22]
Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 927 16
Buonasera. Negli ultimi post di questo interessante consulto, mi sembra, il tema è passato dalla ricerca della diagnosi 'giusta' a quello delle vicende personali della paziente.
Mi sembra che queste, così come descritte, possano essere ben definite 'traumatiche', (la psichiatria riconosce la possibilità di 'sindromi post-traumatiche, acute e croniche', cui ovviamente persone diverse in situazioni e momenti diversi reagiscono diversamente per tanti motivi, conosciuti e sconosciuti) anche se ovviamente il filtro dei ricordi può averle modificate in parte: sicuramente però il vissuto sembra essere stato e/o essere ancora terribile.
E' frequente nelle persone che hanno subito un abuso sessuale, o una minaccia d'abuso, di mantenere un atteggiamento negativo e timoroso verso la sessualità, come effetto duraturo del trauma subito che può minare la loro personalità, se non sufficientemente elaborato.
Altri 'traumi' familiari e vicende personali possono ugualmente condizionare gli atteggiamenti, le aspettative su sè e sugli altri, e rendere difficile l'adattamento ai contesti sociali.
Le condotte provocatorie sono spesso -come dice il nome stesso: provocatorie - il tentativo di 'provocare' comunque un interesse, una reazione. I fallimenti e le conseguenze negative possono indurre la ricerca dell'isolamento, cosa che, un po' alla volta, diventa un circolo vizioso ostacolando ancor più i contatti sociali e favorendo altre difficoltà.

Se questa descrizione non è completamente sbagliata, si può immaginare uno stato mentale come di sentirsi perduta in un labirinto di cui non si trova la via d'uscita, fino a scatenare a volte atti inconsulti, come per rompere gli specchi del labirinto, fra cui magari ci sono le diagnosi psichiatriche. Può darsi che un senso di superiorità, intellettuale, o di carattere, possa coprire d'orgoglio il fatto di essere rinchiusi in se stessi come in una prigione, e non desiderare di uscirne, quasi come le catene fossero d'oro. Ma sempre di catene si tratta: può essere utile aprire gli occhi e cercare di trovare la strada per uscire nella realtà. Non è mai troppo tardi, come si diceva una volta.
Mi associo all'indicazione della psicoterapia come intervento per tentare di trovare la via d'uscita dal labirinto. Ci vuole ovviamente uno /a psicoterapeuta disposto/a a fare questa strada, di entrare nel labirinto per poi aiutare la paziente a uscirne, magari con un filo d'Arianna che renda il compito possibile.
Cordialmente

Dr. Gianmaria Benedetti

http://neuropsic.altervista.org/drupal/

[#23]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
gentilissima dottoressa Benedetti,
nella mia famiglia adottiva ho un fratello che ha studiato
psicologia e se ho problemi mi rivolgo spesso a lui
in più la mia psichiatra dice che io nn sono analizzabile
perchè per il mio passato sono evitante o qualcosa del genere.
i ricordi sono molto precisi visto che ho purtroppo fin troppa memoria (a 7 anni ho usato i primi pc in prima liceo aiutavo quelli di quinta sempre col pc)quindi per mia sfortuna so ben memorizzare le cose
quello che ho scritto della mia vita e che invece di rinchiudermi in un labirinto di solitudine nn mi ha impedito di avere tanti amici e persone che mi stimano l'ho scritto solo per poter finalmente arrivare ad una vera diagnosi (una volta sono maniaco-depressiva, una volta borderline, una volta istrionica, una volta borderline con forte connotazione isterica e ora schizofrenica cr) capirà che sono stufa, che nn ne posso più.
ho scritto di me solo per dare più delucidazioni per arrivare appunto ad una diagnosi vera
insomma di che soffro io veramente? per cosa mi curo?
grazie per l'attenzione
a risentirci
[#24]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
ps. gentile dottoressa dimenticavo di informarla che tutte le diagnosi citate sopra nn mi sono state date nel corso della mia vita, ma solo da 5 anni in qua.
cm vede cambiano sempre...
credo che quindi riterrà normale che io scriva di me per poter finalmente capire davvero che cosa ho. ancora tanti ringraziamenti e saluti
buonanotte
pps.in due ricoveri (stesso ospedale, stessi medici, stesso reparto) prima mi diagnosticarono borderline, poi istrionica... tutte le altre diagnosi vennero dopo...
capirà quindi che gran confusione nella mia odierna vita e nella mia testa visto che leggo libri su libri chiedendomi sempre "ma allora che cavolo ho davvero?"
ancora buonanotte. spero in una sua risposta...
[#25]
Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 927 16
Gentile signora,
indubbiamente ha collezionato una quantità di diagnosi che potrebbe quasi metterle come medaglie ricevute nelle sue 'guerre psichiatriche'...

Forse, più che sapere qual è quella giusta - che magari dovrebbe interessare quanti redigono le statistiche epidemiologiche (se molti casi fossero come il suo la scientificità del sistema rischierebbe di saltare...) - credo che dovrebbe interessarle orientarsi meglio nella 'confusione' in cui è, come dice Lei, per cercare di uscirne.

Da alcune sue frasi mi sembra che 'il carro sia davanti ai buoi', cioè lei elenca medicine e diagnosi e poi vorrebbe sapere "per cosa si cura", con quelle medicine...

La questione mi sembra invece simile a quella di che si è ritrovato in un territorio sconosciuto, dove la gente parla una lingua poco comprensibile. La cosa principale credo che sia in questo caso conoscere il funzionamento di questo territorio, per evitare di cacciarsi ancor più nei guai, e poi un po' alla volta trovare una carta geografica, capire da dove c'è entrata e ritrovare la via d'uscita, per andare in un territorio dove lei preferisca stare (quello di origine, o un altro...).
Il rischio è però di ritrovarsi come dicevo in labirinti kafkiani, o donchisciotteschi, se non in un inferno dantesco, senza avere un Sancho Panza, se non un Virgilio, come guida per tornare " a riveder le stelle".
Cordialmente

PS la lunga e folta barba che ho in questo periodo sconsiglierebbe di chiamarmi "dottoressa", ma sono in molti a farlo, per iscritto, causa il mio nome che finisce per 'a', come diceva Benigni in uno sketch tempo fa su nomi maschili, femminili, incerti, ecc :-)
[#26]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
gentilissimo dottore, mi scuso sinceramente e mi sento un poco imbarazzata per averla scambiata per un medico donna,
cm dice lei il nome mi ha tratto in inganno perciò ancora le mie più sentite scuse.
le dirò: quando sono andata dalla mia psichiatra con la diagnosi della commissione lei mi ha detto per me sei borderline e resti borderline. e anche la sua sostituta nel 2007 quando mi diedero di maniaco-depressiva disse che era una cantonata e nn disse altro però.
dal 2005 al 2007 sono stata ricoverata ca 3 volte e furono queste le diagnosi: bdp, istrionica, maniaco depressiva.
la commissione mi ha visto 2 volte: bdp con forte connotazione isterica, schizofrenica cr con disturbi del comportamento
per la mia pischi sono borderline, ma nn ho problemi di sesso promiscuo o altro me lo diede perchè per superare quel fortissimo dolore familiare che nn starò a specificare mi tagliavo per stare meglio per soffocarlo
crede dovrei dar retta alla mia dottoressa?
certo cm dottoressa è un poco strana perchè quando si stressa se la rifà sui pazienti, ma con me è stata anche molto carina... dirò quando nel 2007 mi feci dei tagli veramente orribili mi portarono a medicare al pronto soccorso e ovviamente chiamarono il medico psichiatrico che quella sera casualmente era la mia dottoressa.
mentre mi medicavano lei mi tenne la mano tutto il tempo e mi asciugava sempre le lacrime con la mano.
molti la considerano strana, ma anche se io a volte nn la sopporto so di esserle per quel fatto debitrice di una grande comprensione.la mia confusione deriva dalle troppe diagnosi, secondo lei leggendo la mia vita qual è quella giusta? grazie e mi scusi ancora per lo scambio di persona
a risentirci
[#27]
Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 927 16
Le consiglierei di cambiare l'ordine delle domande, e della loro importanza. Cerchi per prima cosa di uscire dalla sua situazione, e retrospettivamente si interrogherà su quale sarà stata la diagnosi giusta.

Un po' come chi è su una barca a rischio di affondare, magari per una manovra sbagliata o per aver toccato degli scogli: credo che per prima cosa bisogna cercare di mettere in salvo le persone, poi si cercheranno le cause dei guasti.

Mi dirà che si può cercare di riparare la barca se si trova il danno, anche prima che affondi:
il rischio è che mentre le persone discutono su quale sia il danno e quale il rimedio, la barca affonda.

I latini dicevano, durante l'assedio di Sagunto da parte di Annibale (mi pare): mentre a Roma si discute, Sagunto brucia...
Cordialmente
[#28]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
grazie infinite dottore, farò come dice anche se le chiedo una indicazione in più per "salvare le persone sulla barca"
in quanto a mentre a roma si discute... mi sento molto imbarazzata, ma devo dirglielo (ho studiato storia tutta la vita xkè era ed è la mia passione) nn era sagunto a bruciare ma salerno...
mi scusi per la correzione che le ho fatto le ripeto mi imbarazza molto
attendendo risposta la ringrazio cordialmente
[#29]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

quindi ha ricevuto una diagnosi di disturbo bipolare (cioè sindrome maniacodepressiva) ?
Avevamo parlato di diagnosi ma non aveva menzionato questa, per cui nel 2007 qualcuno ha fatto diagnosi di disturbo bipolare. La terapia che peraltro assume è coerente con questa diagnosi, oltre che con il borderline, che però ha delle linee guida meno precise per le cure.
[#30]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
buonasera dottor Pacini. sì nel 2007 ero in tossicologia (no niente suicidio solo 5 largactil piccoli al posto di 2 perchè stavo male e mi ero intossicata scema che sono).
per sicurezza venni fatta visitare da una psichiatra che mi diede appunto questa diagnosi. quando andai alla visita della sostituta della mia dottoressa (che era in ferie) disse che era una diagnosi errata, ma nn disse altro e nè spiego il perchè
ho dimenticato che nel 2003 ebbi un esaurimento da stress e fui ricoverata in una casa di cura per 4 mesi e anche lì mi dissero che ero maniaco depressiva, ma la cosa finì lì.
fino al 2005 nn ho visto medici nè ho preso farmaci fino a che il mio medico generico nn mi dette un antibiotico che mi scatenò la depressione da qui il tentato suicidio ed il ricovero in spdc da cui uscì con la diagnosi di borderline mentre al secondo ricovero (perchè avevo preso a tagliarmi) uscì con la diagnosi di istrionica.
lei cosa ne pensa? premetto che nn credo proprio di essere istrionica perchè sono molto timida e tendo a nascondermi e nn certo a comparire anche perchè nn sono una gran bellezza se mi si paragona a moby dick...
1,63 di altezza per 101 kg di peso a causa dei farmaci e della tiroide.
infatti 2 anni fa pesavo 51 kg prima con lo zyprexa poi col largactil presi 49 kg in soli 10 mesi.
attendendo la sua risposta la ringrazio infinitamente per l'attenzione
a presto ps. se le sembrerà strano una così lunga degenza è perchè la mia famiglia decise col medico di tenermi lì, mentre il medico pensava che bastava il mese classico. questo lo dico nn xkè sia paranoica, ma xkè anche io parlai con la mia famiglia e ero d'accordo con loro anche se mi scocciava. ero d'accordo perchè li voglio molto bene e faccio sempre tutto ciò che mi dicono di fare e nn faccio mai il contrario xkè mi sentirei un cane a darli anche solo un piccolo dispiacere.
a risentirci a presto
[#31]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Lei descrive delle fasi maggiori, con ricoveri e gesti autolesivi, o comunque impulsivi, reazioni non previste a medicinali (ammesso che la depressione davvero fosse legata all'antibiotico), e in due occasioni una diagnosi che sicuramente ha un indice di affidabilità maggiore dell'altra. Le diagnosi di personalità non escludono quelle di bipolare, anzi direi che la diagnosi di bipolare si accompagna spesso a qualche tratto di personalità e in una parte dei casi a quadri completi di personalità borderline, istronica specie nel sesso femminile. Spesso però queste connotazioni non sono altro che una qualifica delle manifestazioni dal punto di vista delle relazioni e delle modalità di reazione, senza aggiungere niente in termini di quadro sintomatologico.

I farmaci presi, come già detto, coprono quella diagnosi e sono pensati per quella diagnosi in maniera specifica.

Fu fatta diagnosi di disturbo bipolare di tipo I, II o altro ?
[#32]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
buongiorno dottor Pacini. dunque... premetto che nn ho mai sofferto di depressione in particolare. la depressione che ebbi era scritta negli effetti collaterali dell'antibiotico preso e il medico generico cm gli altri medici riconobbero che l'avevo presa da quel farmaco.
nn mi fu fatta una diagnosi di tipo I o II dissero solo che ero maniaco depressiva cosa poi ritratta come "diagnosi errata" quindi nn so proprio cosa risponderle...
grazie per l'attenzione
a presto
[#33]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Al di là della cure e dei risultati attuali, il chiarimento della diagnosi può essere utile per capire meglio il decorso e avere presenti eventuali alternative terapeutiche o integrazioni.
"Diagnosi errata" non fu detto da chi la fece, ma da altri. Comunque, se ci sono sintomi psicotici il tipo è I.
La depressione non è un effetto atteso con l'antibiotico, e così come per altre sostanze quando si sviluppano vere e proprie fasi di eccitamento o depressione si presume vi sia una predisposizione. Comunque sono le fasi di eccitamento a definire i quadri bipolari o maniacodepressivi che dir si voglia.

[#34]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
sì ho studiato approfonditamente il disturbo bipolare e sinceramente a parte quell'episodio di depressione nel 2005 (antibiotico o no) nn mi sono mai sentita eccitata o depressa fuori dalla norma. è difficilissimo che io mi ecciti per qualcosa infatti chi mi conosce mi ha sempre detto"ma sei fatta di ghiaccio tu?" magari mi arrabbio se si discute con qualcuno che urla per nn farmi parlare e nn mi fa mettere proprio bocca nella discussione (parlando a raffica e continuando a parlare mentre provo io a dire qualcosa)ma direi che nella fase descritta cm eccitamento nn sono proprio io: nn sono superenergetica, anzi piuttosto pigra, nn faccio spesi folli ecc.
chi disse che la diagnosi era errata fu lo psicologo (prima) che lavorava a coppia con questo medico nel 2003 e poi nel ricovero spdc del 2005
grazie per l'attenzione
a presto
ps. lo psicologo in coppia al medico che disse che ero maniaco depressiva fu il primo a usare il termine borderline
[#35]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

capisco che ci tiene a capirci di più, ma dà per scontata una serie di cose che non sono esattamente così. L'umore del soggetto bipolare da parte della persona non è quasi mai descritto come buono, men che meno nelle forme a cicli veloci e più irregolari. La maggior parte delle persone bipolari si definiscono "depressi cronici" perché identificano le fasi "su" con fasi euforiche, non è così. La forma più frequente di fase eccitatoria è furiosa-impulsiva o mista. In spdc la diagnosi l'ha fatta un medico, e dovrebbe essere riportata.

Più di questo non credo di possa dire con gli elementi che può riferire qui, valgono comunque le altre osservazioni già fatte.
[#36]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
molte grazie per il suo chiarimento dottor Pacini.
in ogni caso io nn ho, almeno credo perchè presa da un grandissimo dolore familiare, agito d'impulso nel tagliarmi (cosa del resto ormai passata), ma pensavo solo a cm nn soffrire così violentemente.
nn ero arrabbiata o altro solo che nn facevo che piangere e la sofferenza mi attanagliava le viscere letteralmente,
ancora grazie.
a risentirci
[#37]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

come le dicevo i termini nel senso che intende Lei possono non corrispondere al senso tecnico delle parole.
Impulsività non riguarda solo le azioni estemporanee, ma le spinte comportamentali in generale e il loro emergere durante stati di umore particolari.
D'altro canto, anche prendendo la diagnosi di borderline, è una delle sindromi "impulsive" per eccellenza almeno nel senso attuale con cui si utilizza questa diagnosi.
[#38]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
gentilissimo dottor Pacini, sì ho capito adesso cosa voleva dire.
infatti quando sto male tipo mi incavolo con la mia badante che anche se è più giovane di me mi tratta cm un bimbo di 5 anni e vuol avere sempre l'ultima parola a costo di nn farmi proprio parlare beh se mi girano sono molto impulsiva. ad esempio una volta credo 3 o 4 anni fa presi la mia palla di neve preferita (._.') e la gettai a terra. premetto che fui provocata e mi veniva impedito di sfogarmi a parole.
la ringrazio sempre per la sua veramente gentile attenzione.
Ps. cosa posso avere del bipolare e cosa del borderline?
grazie
[#39]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

la domanda finale mi lascia stupito. Si rilegga quando detto perché non sembra abbia preso i concetti essenziali.

a) ho osservato che sono due diagnosi in gran parte sovrapposte, alcuni considerano borderline una variante di bipolare;

b) la descrizione di cosa è il bipolare l'ho accennata, con riferimento alle cose da Lei riferite, di più non è possibile dire.
[#40]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
sì avevo preso ben visione di quanto scritto, ma oggi sono andata in biblioteca e in un libro di psichiatria (forse le solite bufale) c'era scritto che la persona bipolare (lo dico con le mie parole) ha degli sbalzi (mania ecc)che vengono diciamo naturali ossia nn sono provocati da fattori esterni mentre per la persona borderline è l'opposto.
cmq da quello che credo di aver capito una diagnosi è in parte il sinonimo dell'altra.
grazie ancora per la gentile attenzione
a risentirci
buon lavoro
[#41]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Sì ma abbiamo anche detto che borderline è considerato un sottotipo di bipolare. Inoltre non è decisamente vero che gli sbalzi siano solo spontanei o solo provocati. Anche il termine provocati non aiuta a capire. Perfino le manie indotte da uso di droghe sono attualmente classificate come sottotipo di disturbo bipolare (indotto da sostanze ma che in futuro diventa anche spontaneo).
[#42]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
grazie della spiegazione e della pazienza ora ci sono arrivata. sentiti ringraziamenti e ossequi.
ps. qual è la differenza fra bipolare I e II?
scusi
[#43]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
II = fasi eccitatorie attenuate; I piene (le manie psicotiche sono più che piene).
Variante ciclotimica: anche fasi depressive attenuate oltre che le eccitatorie.
Più vari altri sottotipi non contemplati come diagnosi ufficiali e rientranti attualmente nella categoria "non altrimenti specificato", ma descritti in letteratura.
[#44]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
grazie mille per la risposta è stato molto esauriente.
ciclotimica mi ricorda qualcosa ma nn so cosa. o l'ho letto o l'ho sentito da qualche parte. ma è più probabile l'abbia letto. io in 2 gg un libro lo mangio cm una nocciolina...
mi scusi il ritardo nella risposta, eravamo a cena.
grazie infinite della sua spiegazione.
ripeto è stato davvero molto esauriente meglio di un libro.
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