Ansia,ipocondria,doc...come distinguerli..e come curarli?

Salve, preannuncio che nella mia via ci sono stati diversi cambiamenti sia nell'ambito lavorativo che nello stile di vita.
Circa 2 mesi fa ho avuto un primo attacco di panico( a ciel sereno).
Logicamente non lo avevo identificato come tale, bensì mi sembrava assai logico pensar ad un problema cardiaco.
Purtroppo da allora sto vivendo un periodo di perenne ansia ed ossessione.
Fra l'altro mi sembra che le mie ossessioni subiscano delle variazioni..dal primo attacco son passati 2mesi, nei quali mi sono presentato prima al prontosoccorso svariate volte(fino a che gli esami specifici non mi hanno dato garanzia di non aver problemi fisici), poi ho provato con uno psicologo cognitivo-comportamentale col quale sto avendo ancora delle sedute.
Inizialmente prendevo 30 gocce di Xanax ma essendo convinto che fosse lui a causarmi "confusione-mentale" in questo periodo sono decrementato fino ad ora che ne prendo 2gocce al gg +2gocce al bisogno(quasi mai cmq). Purtroppo mi sono reso conto che la confusione non era Xanax-dipendente.
Nel mentre il mio medico mi ha consigliato di pensare ad una cura con psicofarmaci diversi in quanto il sopracitato Xanax non lo ritiene così appropriato.
Nel primo periodo avevo paura ad uscire al caldo, in posti affollati, a star da solo in casa e qualsiasi attività del mio corpo che reputavo vagamente anomala mi prendeva tutte le attenzioni. Riscontravo anche parecchi dolori quasi ovunque arti esclusi.
Ora molti di questi evitamenti li ho attenuati(merito della psicologia immagino) ma continuo ad esser preoccupato per le mie condizioni..non so.. però mi sento quasi sempre mal di testa, groppo alla gola, quando mi sveglio soprattutto ma anche per il resto della giornata riscontro dolori alla parte sinistra dell'addome, senza contare che ho una tal confusione in testa da sentirmi inetto al ragionamento per incapacita a rielaborare 2o3 dati che dovrei ricordare senza problemi...
arrivando al dunque..vorrei chiedervi delle informazioni su degli psicofarmaci che facciano al caso mio con correlati effetti indesiderati e caratteristiche oppure anche qualsiasi terapia alternativa agli psicofarmaci e ben accetta.Ho solo deciso di mettere in programma la loro assunzione perchè non ce la faccio più, avrei evitato molto volentieri ma i progressi della psicoterapia mi sembrano inferiori ai peggioramenti della mia malattia.
Grazie e scusate se ho fatto confusione se volete dei chiarimenti sono qui.
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Dr. Sandro Morelli Anestesista, Perfezionato in medicine non convenzionali 257 7
Sono un medico omeopata, ho curate molte persone con la sua sintomatologia con successo. Vada da un medico omeopata della sua città di cui se ne parla bene e si lasci curare con tranquillità. In caso contrario, prendere psicofarmaci alla sua età non è consigliabile, a meno che la sua patologia non è proprio così grave!
Le dò inizialmente un piccolo consiglio: prenda DOLISOBIOS N. 16, sono delle capsule della Dolisos, le apra e metta i granulini sotto la lingua e poi li deglutisca e lo faccia tre volte al giorno.....
sembrerà un poccolo miracolo!

dott. Sandro Morelli

[#2]
dopo
Utente
Utente
Ne parlerò col mio medico sperando di provarlo prima di altri prodotti..anche se devo ammettere di aver sempre provato una vaga sfiducia nell'omeopatia però in conflitto con molti conoscenti che garantirono.
Io comunque credo che la gravità della mia patologia potrà esser definita come direttamente proporzionale alla mia esposizione ad essa.Sono forte ma non contro ciò. Il farla protrarre potrebbe esser il vero problema.
Mi ha sconvolto ritmi,abitudini e a pensarci ora le problematiche che avevo 2mesi fa, mi fanno sorridere attualmente. Inoltre denoto che il rimaner chiuso in casa(magari al cpu o a leggere) mi fa sentire peggio, ma d'altronde che fare? Se provo a studiare per avanzare di qualche esame mi rendo solo più partecipe della mia incapacità momentanea a farlo, uscire da solo non la trovo grandiosa come idea, quindi mi trovo ad aspettare un'intera giornata per uscire con amici e amiche che hanno finito di studiare o lavorare per poche ore..spero possiate capire la mia frustrazione..
Detto ciò spero che il mio medico non sia contro l'omeopatia e che magari sappia togliermi qualche pregiudizio su tali pratiche sicuramente meno dannose o perlomeno con effetti indesiderati di minior entità!
Ora le ultime 2 domande:
1) L'assunzione di dolisobios16 in concomitanza all'assunzione di Xanax( sempre nella posologia sopracitata) può avere effetti sinergici/indesiderati?
2) Iperico e valeriana, possono avere anche loro una utilità nella mia situazione? E dovrei sempre preoccuparmi di qualche interazione con Xanax o dolisobios?
Grazie 1000 del consiglio e soprattutto della tempestività.
[#3]
Psichiatra attivo dal 2007 al 2012
Psichiatra
Gentile utente,
mi inserisco nella discussione semplicemente per puntualizzare che le benzodiazepine (Xanax nel suo caso), seppur utili nel gestire le crisi d'ansia acute, sono da considerarsi farmaci ad azione sintomatica esclusiva il cui uso regolare e continuativo (mesi, anni) può condurre ad una "sindrome da dipendenza da benzodiazepine" caratterizzata da assuefazione e dipendenza/astinenza.

Cordiali saluti
Giuseppe Ruffolo
www.psichiatria-online.it
www.psichiatria-online.it/dblog/ "pillole" sul Disturbo Bipolare

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Utente
Utente
Ringrazio anche il dottor Ruffolo per la puntualizzazione e colgo l'occasione per chiedere un consiglio sul da farsi per evitar di divenire un tossico di Xanax dato che, da quel che ho provato, a togliere le 2 goccie che prendo tutti i gg la situazione diventa difficilmente sostenibile..l'omeopatia può esser funzionale a tal fine? Altrimenti se essa non bastasse quali psicofarmaci possono garantirmi dei risultati evitando o perlomeno riducendo al minimo gli effetti indesiderati(calo della libido, dipendenza)?! Ci tengo a precisare che ne discuterò in seguito con il mio medico ma ritengo importante avere informazioni da più "teste" del settore!
Graize ancora dell'attenzione.
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Psichiatra attivo dal 2007 al 2012
Psichiatra
Gentile utente,
esistono varie strategie per scalare gradualmente le benzodiazepine (BDZ) in chi ne è dipendente, ad esempio inserimento di una BDZ ad emivita lunga al posto di quella ad emivita breve e sua graduale riduzione fino alla sospensione.
In alcuni casi (più "ostici") si deve ricorrere all'associazione fra una BDZ a lunga emivita e altri farmaci ad azione GABA-ergica che hanno la finalità di coprire i sintomi d'astinenza man mano che si va riducendo la BDZ etc.
Si tratta comunque di procedure piuttosto "tecniche" che richiedono una competenza specifica in psicofarmacologia clinica.

Cordiali saluti
Giuseppe Ruffolo
www.psichiatria-online.it
www.psichiatria-online.it/dblog/

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Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicologo, Psicoterapeuta 648 21 5
Gentile Utente,
quello che lei riferisce sembrerebbe avere tutte le caratteristiche di un Disturbo di panico. Se la psicoterapia non fornisce i risultati sperati nei tempi sperati allora non rimane che ricercare l'aiuto della farmacoterapia (la loro associazione garantisce i migliori risultati nel breve termine) ma per fare ciò dovrebbe richiedere una visita specialistica (psichiatrica) dato che, evidentemente, le indicazioni che quà possiamo darle mancano di una componente imprescindibile che è la accuratezza della valutazione del caso.

Cordialmente

Ilenia Sussarellu
i.sussarellu@libero.it

Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense

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Utente
Utente
Secondo la mia psicologa sono già molto migliorato. Effettivamnente è così.. è il terzo gg che nn prendo benzodiazepine o altro..
Quindi pensavo di escludere la farmacoterapia.. sperando anche di nn aver ricadute.
faccio fatica a prender sonno, perchè proprio nella fase della dormiveglia mi sveglio affannato/agitato + volte( ma chi la dura la vince in questi casi) e quindi ci metto abbastanza..ma diciamo che posso permettermelo in questo periodo di vacanza..spero di riuscire a moigliorare..
poi oggi stesso parto per fare una "tendata" con amici..sarà un pò la prova del fuoco!!!
+ che altro ho dubbi sulle possibilità di tornare "proprio" come prima...
ieri x esempio penso di essermi arrabbiato per la prima volta da quando ho avuto il primo attacco... e la cosa ha avuto ripercussioni abbastanza importanti sul mio umore/condizioni..quando precedentemente sarei riuscito (senza dubbi) a passarci sopra
alchè, il mio quesito:

è verosimile che riesca a tornare come prima? oppure è più probabile che resti un segno in ogni persona che ha passato delle crisi di panico e periodi di ansia generalizzata?!?
Grazie ancora
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Dr. Sandro Morelli Anestesista, Perfezionato in medicine non convenzionali 257 7
Le rispondo al quesito del 21 luglio.
Può assumere omeopatici e farmaci tradizionali anche contemporaneamente, anzi sembra che addirittura il farmaco omeopatico riduce gli effetti collaterali del farmaco tradizionale.
La valeriana nel suo caso avrebbe scarso effetto, invece l'iperico va bene, ma come antidepressivo.

L'omeopatia è sicuramente efficace a curare molte malattie, potrei portarle migliaia di pazienti guariti anche da serie malattie!!!
Non se ne parla bene perché potrà capire che se tutta la gente si cura con l'omeopatia, poi cosa vendono le case farmaceutiche!!
Pensi che il solo voltare ha più fatturato di tutti i farmaci omeopatici di tutte le ditte!!
[#9]
dopo
Utente
Utente
Vi chiederei un'ennesimo consiglio..
ormai le problematiche legate al mio disturbo stanno diminuendo gradualmente, alle volte in modo un po altalenante, ma nn lasciandomi andare sto vedendo dei risultati.
In questo periodo ho utilizzato valeriana alla sera solo al bisogno e iperico con una discreta costanza(anche se le vacanze non mi hanno permesso di essere proprio ferreo nella posologia!!)
però, penso sempre a causa di questo disturbo, mi ritrovo con i muscoli molto contratti soprattutto la parte alta della schiena e le spalle.
Ciò mi causa svariati dolori e vorrei sapere qualche alternativa ai soliti antidolorifici o miorilassanti(che fra l'altro nn vorrei proprio usare).
Grazie in anticipo.
[#10]
dopo
Utente
Utente
Giusto a titolo informativo,ora come ora tutto bene ho ripreso la mia vita come prima e mi vien quasi da ridere (ma ci sarebbe da piangere al ricordo di cm stavo!!)a vedere cosa avevo scritto in quel brutto momento della mia vita.
Ah, il forte mal di schiena che avevo, dopo aver estorto al mio medico"reticente"(che diceva che era un problema psicologico, nervoso, blablabla) una richiesta per fare delle radiografie..
Risultato avevo un'artrosi con schiacciamento del disco..che adesso sto curando cn fisioterapia cn buoni risultati.
Buoonlavoro
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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,
quando da lei detto ultimamente, sottolina come sia in prima battuta necessario ed indispensabile ottenere un'accurata diagnosi medica (che possa per lo meno escludere disturbi chiaramente di ordine medico) e solo successivamente un'eventuale presa in carico dal punto di vista psicologico.
Cordialmente

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

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