Depressione cronica e attacchi di panico

Gentilissimi dottori, vorrei un suggerimento sul disturbo che mi porto avanti da circa 8 anni. Ho 33 anni, e soffro di Depressione cronica con attacchi di panico (almeno questa è l'attuale diagnosi). Il mio disturbo è iniziato con semplici attacchi di panico 8 anni fa, curato da Seropram + Tienor (gocce). A distanza di un anno dopo la sospensione ed un periodo di benessere, ho avuto una ricaduta e stavolta sono stato curato con Cipralex + Alprazolam (sempre gocce). Dopo 2 anni nuovamente fra alti e bassi ho accusato sintomi di forte stanchezza e ansia durante il giorno, stavolta curati con Sertralina + Alprazolam, + un ciclo di Samyr 400 e psicoterapia. Nel periodo successivo non ho avuto più attacchi di panico o meglio sono riuscito a controllarli, ma i sintomi d'ansia sono rimasti. Un altro specialista mi ha sostituito la cura con Paroxetina + Lorazepam (gocce) + psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale, con nessun risultato, o meglio a livello fisiologico. Due mesi fa sono ricorso ad un altro specialista che mi ha prescritto il Daparox 20 mg (mattina e sera) + Xanax (1 al giorno) + Samyr 200 e stavolta con risultati peggiori di prima: la mattina non riesco a svegliarmi, o meglio ho un forte sonno e un senso quasi di collasso. L'ansia permane per quasi tutto il giorno, tranne la sera intorno alle 11,00 momento in cui non riesco più a dormire. La cosa che più mi fa paura è che se faccio un po' di attività fisica (come camminare, fare faccende di casa), dopo poco ho dolori muscolari e ansia alle stelle ma soprattutto un senso di stanchezza molto forte (10 minuti di attività sembrano 24 ore di lavori forzati).
In pratica in 8 anni ho consultato 2 psichiatri del CSM, 2 neurologi privati, 2 psicologi del CSM. Ho fatto tutte le analisi possibili con risultati nella norma. Sono un libero professionista e lavoro davanti al computer. Secondo voi cosa dovrei fare? a chi mi dovrei rivolgere? E' possibile che il problema sia dovuto ai farmaci?
Grazie.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

Non sono state utilizzate tutte le opzioni possibili per i sintomi che lamenta e per la sua attuale diagnosi.

Sarebbe utile il parere di un altro psichiatra.

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore, vorrei tanto sapere a quali opzioni possibili allude. Andare da un altro specialista significherebbe cambiare terapia, un diverso farmaco inibitoro selettivo della ricaptazione della serotonina (tipo Paroxetina, Daparox, Zoloft, Sertralina ecc), oppure una diversa benzodiazepina con un emivita differente (tipo lexotan, alprazolam, lorazepam, Diazepam ecc).
Invece vorrei tanto sapere se tutto ciò non derivi proprio dall'uso prolungato di questi farmaci.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Non deriva dall'uso prolungato dei farmaci.

Rivolgendosi ad uno specialista in psichiatria potranno essere prese in considerazione altre opzioni terapeutiche che costituiranno un tentativo nel miglioramento dei sintomi che lamenta.

Sarebbe preferibile seguire le indicazioni di quell'unico psichiatra per consentire aggiustamenti o variazioni appropriate secondo quella che potrà essere la sua risposta soggettiva.
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