Pesanti disturbi gastro intestinale di origine psicosomatica

Egregi Dottori,
ho 61 anni e sono circa 22 anni che soffro di pesanti disturbi gastro intestinali quali gastroparesi di grado severo e colon irritabile. Ho fatto tutti gli esami che potevo fare, ricoveri, tutte le terapie esistenti sul mercato farmaceutico, omeopatia psicoterapia insomma di tutto. Non ho niente di organico ma il fatto e' che in questo momento, visto che sto provando una cura omeopatica, non prendo niente per la funzionalita' gastro intestinale e devo dira che sostanzialmente la situazione non e' diversa da quando, per esempio prendevo a dosi massicce procinetico, regolatori della pompa protonica, lassativi e quant'altro. La mia alimentazione e' composta esclusivamente da due o tre omogeneizzati al giorno, sono dimagrita anche se le mie condizioni generali sono buone. Pero' per quanto tempo ancora? Devo aggiungere che a seguito di vari percorsi psicologici e' emersa una notevole capacita' intellettuale, personalita' complessa ed un corollario infinito nella mia vita di situazioni avverse. E mi chiedo se per caso, come ho sentito dire si possa fare io non sia un caso da curare con l'ipnosi. Sono assolutamente consapevole e lucida rispetto alla mia situazione ma ho assolutamente bisogno di qualcuno che mi dia un consiglio. Aggiungo in dettaglio che, ovviamente, in 22 anni non e' stato sempre uguale altrimenti sarei gia' morta ma adesso sono in una fase discendente che mi fa paura. Mi e' stata diagnostica una sindrome del nido vuoto e in questo momento sto in cura dallo psicologo, ho curato per tutta la vita la depressione nel cui culmine ho avuto anche una situazione di alcolismo e bulimia ricorrenti tra l'altro fino ad un certo punto della vita, mi sono curata con terapie mediche e psicoterapia sono sobria da 16 anni e ripeto assolutamente lucida, forse troppo? Cosa posso fare ancora?
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
per indirizzarLa è necessaria una diagnosi di malattia.

La "Sindrome del Nido Vuoto" è una diagnosi che può essere valida e utile nel contesto del Suo percorso psicoterapeutico, ma non è una diagnosi di una malattia psichica, fa parte più di un linguaggio degli psicologi che dei medici. Un "disturbo psicosomatico": anche questo è poco speficico come diagnosi. Dalla Sua descrizione è possibile anche un disturbo di umore, ma rimane solo un'ipotesi. Benché Lei non assume più né gli psicofarmaci, né altri farmaci convenzionali, sarebbe necessaria comunque una visita psichiatrica dal vivo, almeno per definire la Sua diagnosi.

Che tipo della psicoterapia sta facendo? Da quanto tempo?

Dr. Alex Aleksey Gukov

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Utente
Utente
Grazie per la risposta e vediamo di riassumere.
In passato (in cincidenza con la risoluzione dell'alcolismo a seguito di una psicoterapia di gruppo e vari antidepressivi) ho avuto una diagnosi di depressione reattiva, se ricordo bene. Poi, benche' io abbia probabilmente una propensione alla depressione e non so se per genetica o situazioni esistenziali e benche' abbia continuato a curare la mia depressione anche in seguito ad una situazione di probabile mobbing, resta il fatto che oggi pur non avendo, credo ,un vero e proprio problema psichiatrico, se non forse una lucida interpretazione della realta', come la chiamo io,
(dopo 20 anni di frequentazione psichiatrica mi conosco) ho tuttavia questa situazione di blocco gastroenterico che nessuno mi sa spiegare. Un mese fa ho fatto 10 fiale di Samyr 40 mg , prescrittomi tra l'altro da un medico internista-gastroenterologo e prendo circa 30 gocce di Xanax perche' l'insonnia e' un altro problema che mi affligge. Quindi, se fosse opportuno non esiterei a fare una visita psichiatrica (una ulteriore visita psichiatrica nella vita) ma nella mia ignoranza mi chiedo, se sarebbe sufficiente. La ringrazio ancora per la risposta
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,

se in passato è stata posta la diagnosi di "depressione" (anche se "reattiva"), se come Lei scriveva prima, "in 22 anni non e' stato sempre uguale", mentre attualmente si avverte nella "fase discendente", coi limiti del consulto via internet, posso ipotizzare un disturbo depressivo ricorrente, nella fase di riacutizzazione. I disturbi di umore hanno l'andamento cronico e oscillante. Nei disturbi di umore la persona normalmente rimane lucida, ma, non vivendo più da tempo un episodio depressivo, può sentirsi soggettivamente guarita, però la malattia non è continua, si manifesta "a fasi", "a episodi", e non possiamo escludere, senza la visita psichiatrica che ci sia in corso un nuovo episodio.

Non è da sottovalutare neanche la psicoterapia che sta facendo. La Sua notevole capacita' intellettuale, che si è emersa, è un buon presupposto per poter avere ulteriori miglioramenti su questa fronte. Le ho chiesto prima: di che tipo è e da quanto tempo la segue?

La situazione di "blocco gastroenterico che nessuno mi sa spiegare" all'età di 61 anni, nonostante gli esami negativi, non bisogna liquidarlo con frettolosità solo con un meccanismo psicosomatico. Senza negare quest'ultimo,i disturbi gastrointestinali possono essere anche funzionali, senza lesioni subito evidenti della materia. Che tipo di cura omeopatica segue?
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Utente
Utente
Egregio dottore,
non sono stata chiara nel senso che , dato il mezzo telematico, ho difficolta' di usare parole mirate alla sua comprensione. Dunque, quando dico" negli ultimi 22 anni non e'sempre stato uguale " mi riferisco alla situazione gastroenterica perche' dopo una situazione iniziale disastrosa, come adesso e dopo diagnosi di reflusso gastro esofageo, metaplasia intestinale per la quale faccio ogni anno una gastroscopia, cardias beante curate come dicevo sopra nella maniera canonica, ci sono stati periodi successivi in cui e' andata meglio.L'unico esame che non ho fatto e' una colonscopia che mi hanno consigliato di effettuare ma "senza fretta". Ho fatto esami sulle intolleranze alimentari compresa la celiachia risultati per fortuna (oppure no?) negativi. Sono andata dai migliori specialisti gastroenterologi d'italia, il tutto a quanto pare senza esito positivo dal punto di vista dei risultati di guarigione.Sull'altro fronte c'e' la mia depressione ( io mi sono diagnosticato il male di vivere) perche' e' questo il mio problema. E qui, Lei mi insegna c'e' tutta la letteratura medica sui perche' di tale malattia. Da psichiatra , vorrei Lei mi dicesse che forse essere intelligenti non sempre paga forse perche'la serenita' risiede nella non conoscenza della realta' o nella sua completa accettazione oppure nella impossibilita' di percepirla per come realmente e' , non so forse sto solo annegando nei perche'. Comunque come omeopatia sto assumento ora argentum nitricum, nitricum acidum, nux vomica, ruta lycopodium e ignatia. Mi scusi lo sfogo extra medico ma purtroppo i contesti in cui ogni individuo vive non sempre e' quello adatto a lui oppure il mio sarebbe solo un mondo ideale. La ringrazio ancora
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
sulle mie domende riguardo la psicoterapia Lei non ha risposto..
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Utente
Utente
Ho dimenticato di aggiungere che non conosco il tipo di psicoterapia che sto effettuando ora e la sto effettuando da circa sei mesi. E' da dire che per certi versi e' stata per me illuminante e dal punto di vista psicologico mi ha chiarito molti punti oscuri ma il punto e' che, cosi' dice lo psicologo, il corpo mi manda dei messaggi forti. Ho aggiunto questa postilla perche' cercando la sua risposta ho visto la finestra relativa aperta. Grazie
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