Attacchi di panico o attacchi di aggressività?

Salve.. Sarò il piu breve possibile.
Esattamente un anno fa, ho sofferto in una maniera grave di Attacchi Di Panico.. Sensazione orrenda, e soprattutto non controllata, in quanto, malgrado i numerosi accertamenti cardiaci che sono risultati essere oltretutto normalissimi, In ogni momento della giornata temevo un imminente attacco ex novo. Grazie al mio psichiatra e la mia psicologa e alla terapia farmacologica fatta da Alprazolam e Citalopram, ero tornato alla normalità! Infatti ho successivamente vissuto un estate del tutto spensierata con un incredibile ritorno alla normalità e alla vita. Ora mi ritrovo in una situazione peggiore.. Agli inizi di gennaio 2012, ero in attesa di una notizia e, temendo molto il suo esito, sono stato in ansia per circa un mese, e ciò mi ha fatto ritornare alla memoria quell'orrenda sensazione che ormai avevo bene o male rimosso. Ora, il circolo vizioso è tornato! La paura della paura! Solamente che gli attacchi di panico sono peggiorati! Oggi ho visto la morte.. e vi chiedo davvero con il cuore in mano di darmi un parere.. Stamane, una mattinata tranquilla, sono stato colto improvvisamente da quello che io ora dubbiamente chiamo "Attacco di panico" I Sintomi erano i seguenti: 1) Agitazione forte e incontrollata 2)Giramento di testa, quasi da svenimento 3)sensazione di vuoto alle gambe e per tutto il corpo 4) cuore in gola, quasi fosse una fibrillazione cardiaca 5)incontrollata aggressività verso chiunque mi si presenti davanti, oggetti persone, muri..
Stavolta la paura che un attacco di panico possa tornare dentro me è ancora piu forte, perchè non solo la "classica" paura che con l'attacco di panico io possa morire ha trovato rafforzamento, ma ad appesantire l'orrenda sensazione ora è il non controllarmi! Dell'incredibile scarica di adrenalina che in quel momento ho nel corpo! Chiedo cordialmente aiuto! Il mio psichiatra aveva gradualmente diminuito i farmaci.. cosa devo fare? come mi devo comportare? Malgrado il fatto io abbia avuto innumerevoli attacchi di panico, non mi convinco ancora del fatto che non mi possa capitare alcunchè di organico, perchè nella mia mente è forte il pensiero che in quei casi sia stato solo fortunato, e che il prossimo potrebbe essermi fatale!
Tengo a precisare che non sono depresso, voglio vivere la mia vita, quella di sempre! Voglio tornare alla normalità.. Tornare a VIVERE! Vi prego aiutatemi..
Cordiali saluti
[#1]
Dr. Giuseppe Nicolazzo Psichiatra, Psicoterapeuta 2.2k 80
<.......Il mio psichiatra aveva gradualmente diminuito i farmaci.......>

forse sarebbe opportuno ritornare dal medico e verificare la necessità o meno di ripristinare la terapia al dosaggio più adeguato al momento

Saluti

Dr G. Nicolazzo
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta

[#2]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Per quanto tempo aveva fatto la precedente terapia?

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
La precedente terapia è iniziata a febbraio 2011 nel pieno del mio DAP. e consisteva in 1,50 mg di alprazolam 3 volte al giorno (mattina mezzogiorno e sera) per un totale di 4,50 mg di alprazolam al dì. Poi è stato pian piano ridotto fino ad essere eliminato, processo che è durato fino al dicembre 2011.Prendo ancora l'antidepressivo Citalopram, prima di andare a letto (quello non me l'ha mai dimezzato ancora).. Ma io vi chiedo, perchè ho questa scarica di adrenalina? Perchè sono così aggressivo negli attacchi? Ho paura.. ho paura che possa succedermi davvero qualcosa di serio..
Saluti
[#4]
Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.7k 52
Gentile utente,
considerata la sofferenza e l'urgenza che lei esprime nella sua lettera la cosiglierei di ricontattare quanto prima il suo psichiatra curante per una eventuale rivalutazione della terapia.
La gravità e l'intensita degli attacchi di panico presenta psesso delle fluttuazioni periodiche sia in rapporto a fattori esterni scatenanti che a situazioni intrapsichiche.
Per tali motivi la terapia va spesso adattata alle circostanze di vita del paziente e al suo stato psichico.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani.

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