Ripercussioni psicologiche post trapianto

Salve cari dottori.. mio padre ha subito nel marzo del 2011 un trapianto di fegato in seguito alla degenerazione della patologia di cui soffriva, la cirrosi epatica. Ha subito due trapianti a causa di complicanze e ha avuto una degenza di dieci mesi, in terapia intensiva, con conseguente uscita nel gennaio di quest'anno. Durante l'anno ha vissuto periodi di coma e forti allucinazioni. Al suo ritorno abbiamo assistito ad un suo totale cambiamento; scatti di ira e Di violenza psicologica e fisica sono diventati quotidiani, ma anche cambiamenti di personalità e una sorta di distorsione della realtà che Lo portavano a raccontare le violente azioni da lui compiute in maniera totalmente opposta. Vorrei dei chiarimenti riguardante ciò. Capire se c'è davvero un forte nesso, tra i due interventi e le cure quotidiane di immunosoppresori e la sua alterata condizione psicologica.
Distinti saluti.
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
Gentile utente

l'uso di immunosoppressori o altri farmaci può comportare lo sviluppo dei sintomi che descrive.

Sarebbe il caso di porre la questione all'attenzione dei medici intervenuti per il trapianto.

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