Cura zoloft

Gentilissimi Dottori,
sono passati circa due mesi dall'inizio della terapia con zoloft a 100 mg e devo dire che mi sento molto meglio...
Sono più tranquilla e soprattutto i sintomi dell'ansia si sono attenuati...
I pensieri ossessivi invece, sono rimasti, ma non come prima, ora ci penso molto meno... proprio per questo che la psichiatra ha deciso di aumentare la dose a 150 mg da una settimana...(1 pasticca a colazione e mezza dopo pranzo)...
Vorrei porvi una domanda:
dovrò aspettare un altro mese per ulteriori benefici ?
Inoltre volevo sapere se, nonostante io prenda la pasticca, essendo un tipo particolarmente emotivo, è normale che mi capiti di avvertire battiti accellerati se per esempio faccio una visita medica ??(sono molto ipocondriaca) o se sono emozionata per qualcosa?
La differenza con prima , è che prima gli davo peso, mentre ora non sono nemmeno io ad accorgermi ma il dottore che mi visita...
Volevo sapere se è normale che anche sotto antidepressivi, ci sia una risposta emotiva dell'organismo in determinate situazioni.
Spero di ricevere una risposta! Vi ringrazio anticipatamente!
Cordiali saluti
[#1]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente

<<..dovrò aspettare un altro mese per ulteriori benefici ?..>>

Se fanno parte del disturbo anche i sintomi ossessivi, allora l'effetto massimale del medicinale potrebbe richiedere più mesi; e poi anche un periodo di mantenimento (da concordare con il curante). Qualie però è stata la diagnosi del Suo disturbo ?

<<..nonostante io prenda la pasticca, essendo un tipo particolarmente emotivo, è normale che mi capiti di avvertire battiti accellerati se per esempio faccio una visita medica ??(sono molto ipocondriaca) o se sono emozionata per qualcosa?..>>

L'aumento della frequenza cardiaca in seguito agli stimoli emotivi è un fenomeno anche fisiologoco che non necessariamente denota una malattia. Che possa succedere "da visita medica" o "da camice bianco" è noto. Questo in linea di massima. Nel caso individuale, però, deve il suo specialista psichiatra capire dove è l'emotività fisiologica e dove è la patologia. La reattività emotiva eccessiva potrebbe essere anche patologica, ma per concludere che la Sua sia eccessiva bisogna conoscerLa più a fondo.

Parla di una qualsiasi visita medica o di una visita da un medico particolare ?

<<..Volevo sapere se è normale che anche sotto antidepressivi, ci sia una risposta emotiva dell'organismo in determinate situazioni...>>

Certo. Gli antidepressivi non servono per eliminare l'emotività, ma per renderla più libera da aspetti patologici.

Dr. Alex Aleksey Gukov

[#2]
dopo
Utente
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Caro Dottore,
grazie per la sua tempestiva risposta!
Allora gli spiego subito , io sono 5 anni che soffro di ansia e attacchi di panico, e ho iniziato a prendere farmarci due mesi fa...
Sono ipocondriaca... parecchio...e per anni ho pensato di essere una cardiopatica.
Dopo varie visite cardiologiche, analisi del sangue e tiroide, apparte un battito più veloce, dovuto all'ansia , non è stato riscontrato nulla ... il cardiologo mi ha consigliato uno psicologo ... ma nel frattempo la paura di morire improvvisamente o di un'aritmia mi ha logorato l'anima...da qui si è istaurato un circolo vizioso, un pensiero ossessivo... passavo giornate intere a misurarmi la pressione, contare i battiti ecc...
Ho iniziato la psicoterapia ma l'ansia cmq si era radicata dentro di me e quindi due mesi fa sono andata da uno psichiatra.
Lunedì, sono andata a fare una visita cardiologica dopo anni, perchè volevo riniziare lo sport... e il cardiologo mi ha riscontrato 130 battiti al minuto ... mi ha detto che era l'emotività e non mi ha cmq voluto dare un betabloccante... perchè il mio cuore è sano..
Quindi mi era venuto il pensiero che lo Zoloft, alla dose di 100 e da una settimana 150, non copriva effettivamente tutta la mia ansia...
Il battito accellerato mi rimane in determinate situazioni come le dicevo, se sono emozionata, se ho paura, se ho un esame, una visita medica, incontrare un ragazzo...
[#3]
Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.6k 51
Gentile utente,
le manifestazioni psicofisiologiche di una particolare reattività della sfera emotiva non sono completamente inibite dall'uso dei farmaci che cita in quanto seguono vie biochimiche e nervose differenti.Pertanto è comprensibile che in determinate situazioni lei avverta l'attivazione del suo"sistema di allarme" interno.Pertanto,al di là dei benefici globali della terapia farmacologica sull'ansia ed il panico,la consiglierei di non abbandonare anche un approccio psicoterapico con lo scopo di comprendere il motivo per cui in lei,in particolari situazioni,anche non negative,si attivino reazioni neurofisiologiche così fastidiose da essere interpretate come segni di malattia.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani.

[#4]
dopo
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gentile Dottore,
Grazie per avermi risposto!
Volevo dirgli che la terapia psicologica la continuo... anche se ultimamente, stando finalmente meglio, ho saltato qualche seduta, che intendo recuperare ...
Io credo che negli anni, sia sia fermentato il pensiero di una malattia cardiaca e io abbia sviluppato un atteggiamento ipocondriaco(dato anche da traumi e lutti famigliari nella mia infanzia)
Inizialmente , ho convissuto con gli attacchi di panico e solo dopo tre anni ho deciso di intraprendere una terapia psicologica, ma il meccanismo disfunzionale si era ormai radicato bene in me
La psichiatra dice che, avendo convissuto molto con la mia ansia e i pensieri ossessivi, ci vorrà un pò più tempo, prima che la terapia faccia effetto, ma a 150 mg dovrei trovare ancora più benefici... io mi sento rinata, ma l'emotività ancora c'è ...ma da una parte mi fa sentire viva...dall'altra ancora non mi sento libera al 100% ma non credo di poter cambiare la mia struttura mentale con una pasticca insomma!
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