Distimia, ansia e confusione.

Salve,

sono un ragazzo di 25 e circa 4 anni fa ebbi un forte episodio di confusione mentale (ricordavo in maniera veloce e discontinua sogni fatti) a cui subentrarono fortissimi mal di testa e forte astenia! Dopo un ricovero in neurologia dove ho effettuato tutti gli esami del caso, non risultò nulla e la diagnosi fu: astenia da distimico.
Da lì in poi mi è stato prescritto l'Elopram che ho assunto fino a quest'anno con 10 gocce giornaliere. Ho cambiato stile di vita ed ho un lavoro stabile ed una ragazza speciale accanto. Negli ultimi periodi però tutto è diventato complicato in ogni sfera emotiva ed ho avuto una ricaduta. Il mio medico mi ha consigliato di riprendere la cura perchè ho avuto un forte attacco di panico e sento nuovamente quella brutta confusione (stavolta si affollano velocemente tanti ricordi).

Volevo sapere se anche secondo voi quei sintomi sono riconducibili all'ansia.

Grazie in anticipo.
[#1]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Genntile utente,
per favore, può spiegare più in dettaglio quale stile di vita aveva all'epoca dell'insoorgenza del disturbo ?
Ora lo stile di vita è nuovamente cambiato ?

Lei scrive:
"Negli ultimi periodi però tutto è diventato complicato in ogni sfera emotiva".
Può spiegarlo meglio ?

Essendo uno psichiatra, vorrei anche chiederLe se, oltre ai farmaci, fa o faceva uso di sostanze.

Dr. Alex Aleksey Gukov

[#2]
dopo
Utente
Utente
Dunque, 4 anni fa ero appena rientrato nel mio paese dopo un'esperienza di 2 anni fuori per studio. Devo precisare che il 2° anno ho avvertito il 1 attaco di panico.
Il mio rientro è avvenuto perchè non riuscivo ad avere buoni risultati negli studi.
L'anno del rientro è stato molto difficoltoso, in quanto non sono riuscito a concludere nulla neanche studiando a casa mia e questo mi destabilizzava non poco; inoltre vivevo una relazione tormentata con una mia coetanea. Devo precisare però che c'erano stati due importanti lutti che mi hanno scosso tanto, non familiari ma persone a cui ero legatissimo!
Da lì sono partiti i sintomi da me sopra descritti.
Nel momento in cui ho cominciato a riprendermi ho avuto la fortuna di trovare subito lavoro ed una nuova ragazza, per cui le cose sono andate alla grande. Sveglia presto al mattino, sport, amicizie, Amore e famiglia tutto davvero tranquillo.
Negli ultimi mesi però ho avuto diversi problemi lavorativi e ciò - insieme alla mia immaturità - ha anche messo in discussione la mia relazione! Negli ultimi giorni, durante le ferie, ho cominciato di nuovo a star male. La ragazza che mi sta accanto ha avuto una sorta di allontanamento nel vedermi star di nuovo così.
Premetto che nè ora nè 4 anni fa facevo uso di alcuna sostanza. Per quanto riguarda alcolici invece ne faccio un uso davvero blando, quasi da astemio insomma.
Facevo uso di hashish in adolescenza ma mai in maniera esagerata. ho comunque cessato completamente intorno ai 20 anni.

Grazie di nuovo.

[#3]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentille utente,
da quello che descrive, le basi dei fenomeni nell'episodio precedente e nell'episodio attuale provengono dalla stessa matrice. Questa matrice comprende sia gli importanti fattori esterni, sia le Sue predisposizioni.

E, anche se l'uso di hashish, come Lei scrive, non è stato "mai in maniera esagerata" ed ha avuto i propri limiti di tempo, non posso escludere nemmeno questo come un fattore che ha potuto contribuire (anche dopo la sospensione di questa droga, a distanza anche di anni, in maniera sporadica è possibile vivere i fenomeni di flash nella forma dei pensieri o dei ricordi, e non a caso Le ho chiesto dell'uso di sostanze; inoltre, l'uso di cannabis in età più giovane ha un maggior impatto sullo sviluppo del sistema nervoso rispetto al suo uso nelle età successive).

Lei chiede:
"Volevo sapere se anche secondo voi quei sintomi sono riconducibili all'ansia."

La parola "ansia" in questo contesto è un concetto abbastanza generico. Senz'altro è presente come un fenomeno anche in questo caso, ma fa parte del contesto d'inseme e non può dare da sola il nome alla Sua condizione. All'epoca del primo episodio Le è stata diagnosticata la Distimia, che è fondamentalmente un disturbo di umore, del quale i sintomi d'ansia sono una manifestazione, ma il meccanismo base di tale disturbo consiste nell'abbassamento di umore di carattere protratto. Questa diagnosi, però, andrebbe fatta nel caso nel quale si valuta che i fattori esterni non sono sufficienti a spiegarlo e si presume che tale abbassamento di umore abbia le cause "endogene". Nella luce, però, del Suo racconto, i fattori esterni sono abbastanza importanti, e dunque potrei considerare un'ipotesi di un Disturbo di umore reattivo (a tali fattori) ovvero un Disturbo di Adattamento. Accanto va considerata anche la predisposizione ai disturbi psichici alla quale, pur in misura limitata, poteva comunque contribuire l'uso di hashish.

Queste sono solo le mie ipotesi (perché le diagnosi in internet non si può fare). Per valutare il Suo caso dal vivo, per fare una diagnosi del disturbo e per decidere sulla cura, consiglierei non limitarsi al medico di base, ma di rivolgersi ad uno specialista Psichiatra.

Infatti, se il disturbo d'ansia o depressivo fosse "reattivo" ("di adattamento"), allora l'uso della terapia antidepressiva è da valutare più attentamente, perché non è scontata: non sarebbe il primo passo; può essere comunque giustificata a secondo dell'intensità e delle manifestazioni, ma in ogni modo non sarebbe sufficiente.

Credo che questo è chiaro anche a Lei, che riesce a collegare il proprio precedente miglioramento con il cambiamento delle circostanze di vita (dunque, in questo caso sarebbe necessario lavorare anche sul miglioramento delle condizioni esterne e sulle proprie capacità di affrontare le circostanze sfavorevoli, eventualmente anche con l'aiuto della psicoterapia).
[#4]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio molto per le sue riflessioni in merito!
A questo punto si, credo che la psicoterapia sia la strada giusta da percorrere. L'unica cosa che mi spaventa è questa iperattività cerebrale che mi porta a ricordare i maniera veloce e confusa (senza mai però perdere il contatto con la realtà).
La cura mi è stata prescritta da un neurologo.

Saluti
[#5]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
ho espresso le ipotesi che vanno valutate nel consteso di una visita specialistica dal vivo. Come ho già accennato, Le consiglio di fare una visita dal vivo da uno Psichiatra (si tratta delle competenze dello psichiatra e non del neurologo), e in base a tale visita si vedrà quali strade percorrere (può darsi, anche di farmacoterapia e di psicoterapia abinate, ma è da valutare).

un saluto,


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