Dap, sindromi vasovagali o crisi epilettiche?

Premetto che ho 31 anni, 1,74 per 76 kg, pressione 120(100)-60, fumatore, faccio attività fisica 3 volte a settimana, lavoro al pc (anche 8 ore senza mai alzarmi) e sono molto ansioso. Ho effettuato analisi del sangue (compresi marcator hiv,epatiti,tiroide,
Cobalamina ,Prl,Testosterone,Pcr,Potassio,Sodiemia,Magnesio,Ves 1h,IgA,IgG AGA,IgA EMA,anti toxoplasma IgC,anti toxoplasma IgM,anti EBV IgC,anti EBV IgM,anti CMV IgG,anti CMV IgM,vitamina b6), holter cardiaco, holter dinamico ad eventi, due elettrocardiogramma, due ecocuore, esame oculistico, rx in toto in ortostatismo, risonanza magnetica cervello-tronco encefalico-cervicale-dorsale-lombo-sacrale senza mdc, visita dall'otorino (prova indice-naso, romberg, fukuda, halmagyi, occhiali di frenzel, head shaking, seamont, pagnini-mc clure, rose e hallpike, prova audiometrica), rx esofago-stomaco-duodeno con contrasto, ecografia tiroidea, ecocolordoppler aortico-transmitralico-polmonare-transtricuspidale, due ecocolordoppler dei tronchi sovrartici, spirometria, saturimetro, carico glicemico, esame posturale e gnatologico, esame neurologico, psichiatrico. Tutti gli esami sono usciti nella norma. All'esame neurologico e psichiatrico mi è stata diagnosticata una depressione ansiosa con attacchi di panico e agorofobia. In verità questi due ultimi esami si sono avvalsi solo della mia anamnesi senza una visita completa.Sono in cura da sei mesi con una pasticca da 10mg di Entact e fino a poco tempo fa anche con 15 gocce En. Faccio contemporaneamente, una volta a settimana, sedute da una psicoterapeuta. Dopo nove mesi di cure non ho ancora accettato questa diagnosi perchè i sintomi non sono scomparsi (se non gli attacchi di panico) anzi se ne sono aggiunti molti altri (stanchezza, derealizzazione, nausea, malessere generale). Ho notato che quando passo molto tempo al pc senza nessuna pausa i sintomi aumentano cosi come aumenta la tensione muscolare ai trapezi e al collo. Leggendo sul web e su alcuni libri ho notato molte attinenze tra gli attacchi di panico e le sindromi vasovagali (pallore, sudorazione, nausea, sensazione di calore o sensazione di freddo) e alcune cose discordanti (abbassamento della pressione e sincope). Ho letto che uno dei possibili motivi delle sindromi vasovagali può essere lo schiacciamento dello stesso dato dall'artrosi cervicale o semplicemente da una forte tensione muscolare al collo (di cui soffro). Vorrei provare ad usare dei miorilassanti e fare delle visite specialistiche per aggiustare la postura. Un'altro campo che non ho ancora indagato (e che mi spaventa molto) è quello delle crisi epilettiche parziali semplici senza perdita di coscienza. Anche i sintomi di quest'ultime sono facilmente confondibili con quelle degli attacchi di panico o dell'ansia somatizzata (sensazione epigastrica, piloerezione, dilatazione pupillare, vampate, sudorazione, paura, rabbia, distorsioni del senso del tempo, alterazione della percezione). Ho ragione di preoccuparmi ?? Grazie anticipatamente.
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Non sarebbe il caso che invece di indagare personalmente lasciasse la direzione delle indagini ai medici?
La problematica relativa alla postura può spiegare alcuni dei suoi disagi. Anche se lei stesso riferisce di aver effettuato una serie interminabile di esami, anche in tal senso. Se la sintomatologia migliora in presenza di una terapia antidepressivo e ansiolitici è possibile che la patogenesi sia psicosomatica, almeno in gran parte. Un aggiustamento del dosaggio o e entra le modifica della terapia potrebbe dare risultati migliori. Ne parli con il suo specialista di fiducia.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la celerità della risposta. Secondo lei è opportuno che, anche per tranquillizzarmi, faccia un elettroencefalogramma? Ho letto, però, che prima di effettuarlo dovrei sospendere l'uso di antidepressivi. Quanto tempo prima? La mia paura purtroppo non è infondata visto che ho già un caso in famiglia di epilessia (mio cugino di primo grado) e in più non riesco a spiegarmi questi casi momentanei di derealizzazione che negli ultimi tempi si fanno sempre più frequenti. In particolare i ricordi, belli e brutti, del mio passato (in particolare legati all'infanzia) oppure un'immagine o un odore che me lo ricorda (giocattoli, cartoon, film, profumi) mi innescano questo fenomeno che, anche se per pochi secondi, mi spaventa moltissimo. Anche durante l'adolescenza (12-14 anni) avevo per pochi secondi questi fenomeni a cui solo adesso riesco a dargli un nome. Mi capitava per due-tre volte all'anno, quando stavo fuori casa, di avere un momento di distacco dalla realtà anche se riuscivo a continuare a parlare o a compiere azioni fisiche. All'epoca la descrivevo come una "perdita di memoria" tanto che, quando mi capitava, facevo a me stesso una specie di quiz riguardante le notizie base della mia vita (il mio nome, i nomi dei miei genitori, qual'era la data, dove mi trovassi). Dopo i 14 anni fino all'anno scorso non mi è mai capitato più un fenomeno del genere. Io descriverei la mia derealizzazione come uno "Stato Alterato di Coscienza" ovvero come ciò che si può provare assumendo determinati tipi di droghe. Nella mia vita ho fatto un uso sporadico di cannabis, tra i 20 e i 22 anni, e non ricordo una sola volta che ciò che mi provocava (perdita di controllo, tachicardia) non mi abbia spaventato. Non ho mai fatto altro uso di droghe proprio perchè i fenomeni che queste potevano provocarmi io le avrei avvertite come un pericolo per la mia vita. Il cosiddetto "trip" a me spaventava, Io ho sempre bisogno di controllare ciò che mi capita attorno, di essere lucido e vigile e soprattutto di controllare il mio corpo. Grazie ancora. Cordialmente.
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