Disturbi della concentrazione, della memoria, sensazione di stanchezza, difficoltà nel formulare un

Salve a tutti.
Frequento uno studio di avvocati perché faccio pratica legale da un anno e 3 mesi circa.
E' da tempo che ho difficoltà a concentrarmi, perché capita che, mentre provo a ragionare, entrano nella mia testa pensieri che non c'entrano nulla con quello su cui cerco di focalizzare l'attenzione; oppure, mi parlano ma non seguo quello che mi dicono, cioè ho come la sensazione di avere la testa "vuota" in quei momenti. Tipo stamattina, dove, siccome parlavo con una collega che era esperta di diritto penale, molte cose non le capivo perché non è il mio campo, e quindi, invece che chiedere chiarimenti, spesso annuivo.
Altre volte, ho difficoltà nel ricordarmi cose, e non solo date o nomi, ma anche semplici commissioni (come passare in farmacia per comprare un medicinale, piuttosto che scendere il sacchetto della spazzatura) che mi dico o mi dicono di fare, che poi non faccio, perché è come se avessi rimosso; ieri, per esempio, avevo dimenticato le chiavi dello scooter attaccate al bauletto, ma di esempi ce ne sono tanti, quindi si ripetono.
Poi capita che mi blocco mentre scrivo un messaggio con il cellulare oppure su facebook, perché penso che gli altri possono giudicarmi, oppure che non sono chiaro quando espongo un pensiero. Infatti, spesso scrivo e poi cancello, e sto quindi per diversi minuti, delle volte decine di minuti, per scrivere un messaggio.
Mi capita di leggere un articolo, o un messaggio e di non capirlo, e quindi ritorno a leggerlo, anche più di una volta.
Tutti questi sintomi penso che sono dovuti ad ansia e depressione, perché avverto un cambio di umore, uno stato d'animo differente in quei momenti.
C'è da dire che nell'aprile 2011, siccome questi sintomi erano particolarmente forti e non riuscivo a controllarmi (in quel periodo, ebbi una crisi di pianto perché non riuscivo a ripetere quello che studiavo, e mi sembrava di aver dimenticato come si studiava), andai dal medico di base, che diagnosticò uno stato di ansia-depressiva. Tant'è che, in seguito, andai da uno psichiatra, che mi prescrisse una cura a base di ansiolitici e antidepressivi, seppur leggera, che però sospesi dopo circa 10 giorni, perché preferii provare da solo a sviluppare "meccanismi di difesa" (esempio: quando scrivo messaggi e mi blocco o cancello, mi dico che me ne devo fregare del giudizio degli altri, e di scrivere quello che penso) che, solo se non ce la facevo, avrei consultato uno psicologo o uno psichiatra.
Anche mia madre soffre di ansia e depressione, ed è molto insicura di se, e ha diversi timori addosso; lei infatti prendeva le gocce EN, che se non sbaglio sono tra le più forti, e che ora, se non sbaglio, non prende più solo per scelta sua. E anche mio padre, pur se non è andato dallo psicologo, è una persona che si isola (infatti non ha amici né li piace uscire), aggressiva, specie con mia madre con cui litiga spesso e per fesserie, non dialoga ed è fissato con l'istruzione e la cultura.
Ditemi voi, che posso fare per stare meglio
[#1]
Dr. Massimo Lai Psichiatra 829 30 24
Gentile utente,

>>>Ditemi voi, che posso fare per stare meglio<<<

partendo dalla fine "per stare meglio" dovrebbe mettere un nome a quello che le succede e apprendere ad affrontarlo curandosi, ma dubito che possa riuscirci da solo.

Il suo è uno di quei casi che necessitano di un consulto dallo psichiatra (lo psicologo non può prescrivere farmaci qualora ve ne fosse necessità).
La depressione e l'ansia sono malattie che se non affrontate in alcuni casi tendono a diventare croniche.

Cordiali saluti

Massimo Lai, MD

[#2]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Grazie per la risposta
Infatti di solito do dei nomi a "quello che succede" (ansia, fisse, giù di morale), e poi cerco di affrontare il problema con quelli che chiamo "meccanismi difensivi". Esempio concreto: se succede che cancello parole mentre scrivo un messaggio perché non mi piace il lessico usato, mi dico che non mi devo fissare sulle parole, e quindi di sbloccarmi per andare avanti, perché tanto basta che si capisce il senso. Il problema è che delle volte non mi ascolto, e quindi continuo a cancellare e riscrivere, e rimanere bloccato, per decine di minuti.
Comunque, penso che chiederò consulto ad uno psichiatra, così affronto il problema con serietà e, mi auguro, in modo definivo.
[#3]
Dr. Massimo Lai Psichiatra 829 30 24
buona idea, penso le convenga affrontare il problema seriamente
Auguri