Blocco emozionale

Cari dottori,
sono mari ho 25 anni,da un anno è mezzo convivo con la paura e l ansia di perdere le persone a me care. Tutto questo accade dopo un grave lutto.
Nell' ultimo mese queste mie paure si sono fatte sentire parecchio perché dormo male,ho cali di attenzione,sono svogliata.
Per di più negli ultimi tre giorni non riesco più ad avere nessun tipo di emozione nel senso che tutto mi è indifferente e oltretutto non riesco ad esprimere emozioni nei confronti del mio uomo,addirittura noi riesco ad avere desiderio.
Cosa mi sta succedendo?
Vi ringrazio in anticipo x le vostre risposte
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Può essere che abbia appunto sviluppato un disturbo del pensiero che la costringe a pensare continuamente a questo problema, che ovviamente non ha una soluzione. Il fatto che non abbia desideri può derivare dal fatto che in uno stato di preoccupazione solitamente i desideri sono ostacolati, oppure che nel tempo si è sviluppata una depressione.

Direi che è il caso di farsi visitare da uno specialista, la cosa va avanti da molto, e se è una delle situazioni di cui sopra è curabile senza troppi sforzi.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.7k 52
Gentile utente,
capisco il suo spavento di fronte a questo evidente cambiamento del suo assetto emotivo.Tutto ciò che per lei era normale e appagante fino a qualche tempo fa sta ora mutando e perdendo di significato.Penso che in questa situazione possa esserle di aiuto il ricorso ad un consulto specialistico Psichiatrico al fine di giungere in tempi brevi ad un preciso inquadramento diagnostico della sua situazione,e quindi affrontarla con le terapie che lo specialista riterrà opportuno consigliarle.Un lutto vicino e recente non è sempre facile da assorbire e metabolizzare dal punto di vista psicologico per cui penso non vi sia nulla di negativo nell'appoggiarsi ad un sostegno vuoi farmacologico,vuoi psicoterapico secondo quanto vorrà poi consigliarle il suo curante.
Cordiali saluti
Piergiorgi Biondani.