Interrompere mirtazapina e depakin?

Buongiorno gentili Dottori,
chiedo cortesemente un consulto su questa terapia che è stata data alla mia compagna dallo psichiatra: Mirtazapina 30mg 1/2 compressa la sera e Depakin granulare bustine 500mg 1c bustina dopo cena.
Situazione:
La ragazza (anni 30) lavora in un pubblico esercizio con turno notturno 6gg a settimana in ambiente stressante e difficile.
La situazione lavorativa risulta però essere da tempo particolarmente stressante ed ultimamente si sono manifestati sempre più problemi e contrasti con un collega sfociati con un episodio di crisi/sfogo di urla e comportamenti sfoganti (di lei).
A detta dello spicologo che ha ascoltato tutta la situazione nei dettagli in fase di visita, per quato riguarda il posto di lavoro trattasi di evidente "mobbing".
(La ragazza circa 1 mese fa ha rifiutato un episodio di "avance" da parte del collega ed il giorno dopo non ricevendo le scuse ha riferito alla titolare. Da li
il collega le sta facendo fare vita difficile a lavoro..)
L' accumularsi di questi problemi interpersonali nel tempo sono la causa di una crisi di ansia, peggioramento del sonno (lei assumeva già Lormetazepam 10gg per addormentarsi), stato di umore alterno, diminuzione della fame e soprattutto ripetute crisi di pianto nei giorni successivi lo sfogo sul lavoro di 1 settimana fa.
Ci siamo così recati al pronto soccorso in quanto lei giunta al culmine della pazienza verso questo collega, voleva assolutamente un parere da uno specialista riguardo il suo stato con il forte dubbio di avere lei dei problemi psicopatologici che però lo spsichiatra ha puntalmente ma frettolosamente escluso con una visita piuttosto rapida.
La diagnosi è quella di "stato ansioso" ed è stata consigliata appunto questa terapia (leggera vista la corporatura) con un esame del sangue da effettuare ed una futura visita di controllo.
La ragazza essendo stata così rassicurata circa il suo stato (psichiatra + psicologo nei gg seguenti) si è sentita subito un pò meglio e non si sono più verificate crisi di pianto durante il suo periodo di riposo di 1 settimana (mutua) ormai finito.
Vorremmo cortesemente chiederVi, in base al suo miglioramento ed alla causa del suo stato di crisi, se o come è possibile/consigliabile interrompere la terapia evitando eventuali effetti collaterali.
Attualmente il periodo di assunzione dei farmaci è di 1 settimana ed una prossima visita dallo specialista avverrà tra altri 10gg come minimo.
Grazie per la cortese attenzione,
cordiali Saluti.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente

Fermo restando che non è consentito richiedere e ricevere variazioni terapeutiche attraverso il sito, una terapia di 1 settimana non può essere considerata risolutiva della problematica riferita e va mantenuta secondo le indicazioni del curante.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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dopo
Utente
Utente
Buona sera,
grazie per la risposta.
Ovviamente il nostro intento non è chiedere una variazione ma solo un consiglio su come proseguire, in questo determinato caso di problema.
La ragazza deve ora riprendere il lavoro serale/notturno, è possibile assumere i medicinali nel pomeriggio o alla mattina ad esempio?
Abbiamo il dubbio che questa terapia sia per forme di problematiche maggiori e consolidate nel tempo. In questo caso (singolo episodio) è veramente necessario iniziare una cura che sembra molto lunga?
Grazie ancora per la disponibilità che offrite
Cordiali saluti.




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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Vanno seguite le indicazioni del prescrittore che avrebbe dovuto tenere in considerazione anche le necessità della paziente durante la prescrizione di farmaco.

Attualmente, variare l'orario di assunzione non è consentito se non concordato con chi ha prescritto il farmaco.

L'indicazione al trattamento è stata decisa in sede di visita.
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno Egregio Dr. Ruggiero,
grazie per la risposta.
Abbiamo contattato lo psichiatra che aveva effettuato la prima visita e, spiegata la situazione in merito all'orario di lavoro, ha concesso la variazione di orario di assunzione del farmaco.
Tuttavia ha consigliato di proseguire la cura e considerato il fattore del mobbing "importante".
Alla prossima visita di controllo (maggio) si valuterà.
In caso di miglioramento delle condizioni lavorative e personali si potrà
gradatamente ridurre la cura.
Aggiornerò in caso lo riteniate utile
Cordiali saluti