Ansia, panico, fobia sociale, ansia anticipatoria,ossessioni

Salve, e circa un'anno che faccio ogni settimana sedute cognitivo comportamentali insieme alla terapia, (tofranil e rivotril) mi sono trovato abbastanza bene ma non riesco capire parecchie cose, ho 36 anni e soffro di tutto questo dall'età di 6anni, il mio primo stato d'ansia fortissimo poi nel tempo ho peggiorato sino a uscire quasi di testa.. Ho preso di tutto e di più ma non sono mai riuscito a stare bene, in più il mio sistema immunitario è debole e spesso sono soggetto a virus di qualsiasi tipo.

In questo periodo sento bisogno di mangiare e di riempire lo stomaco con prodotti dolci, va via l'ansia e arrivano le ossessioni senza compulsioni,poi torna la fobia sociale ogni giorno a rotazione, il sonno è un problema e non riposo bene anche se prendo una dose massima di rivotril la notte, mi sento come se il mio corpo gli mancasse qualche sostanza che cerca di richiedere in svariati modi e nessuno gli offre, ora non penso che ci sia un farmaco che possa guarire il mio problema, come non penso che faccendo anni di sedute possa uscirne fuori, dico questo perchè un giorno sto meglio poi tutto riparte da zero.
Volevo chiedervi se è normale che nessun farmaco abbia fatto effetto nel tempo, negli anni... e come mai nessun psichiatra e psicoterapeuta riesca a capire cosa c'è dietro questa forma di disagio, sono stato dai migliori medici Italiani e ho ingurgitato decine di farmaci senza risulatato e trovandomi in situazioni molto pericolose, ora vorrei chiedervi;
ma può essere solo ansia? solo panico? solo ossessioni dovuti all'ansia?

Mi piacerebbe sapere se esistono farmaci di ultima generazione che mirano dritte al problema, test o analisi specifiche, tutto risulta negativo non sono intollerante e non sono allergico ma continuo ad avere dubbi sulla chimica più che a un fattore psicologico, anche perchè non ho mai avuto di questi problemi e sono una persona solare.... Il percorso è quello giusto o mi sto intossicando senza risolvere nulla.
Grazie anticipatamente.


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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
"Volevo chiedervi se è normale che nessun farmaco abbia fatto effetto nel tempo, negli anni."

Quali terapie ha seguito, se non le elenca non si può dare un parere

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la tempestività nel rispondere Dr.Pacini.

Di sotto tutti i farmaci usati dal 1996 sino ad oggi 2013.

Samyr, Xanax,
Levopraid,Lexotan,Efexor,Anafranil,Droprexin, En, Cipralex,Entact,Elopram,Serupin,Seropran,Tofranil,Surmontil,
Topamax,Zoloft,Compedium,Cymbalta, Carbolithium, Rivotril, Fluoxeren,Zoloft,Fevarin e qualche altro farmaco che non ricordo e non trovo.

Oggi sono in cura con Tofranil e Rivotril, pernso che poche persone abbiano cambiato cure anno dopo anno in questo modo senza aver nessun risultato.

Grazie della sua cortese attenzione.

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Se la diagnosi è quella di un disturbo d'ansia, ha provato molte delle terapie disponibili, ci sarebbe da vedere a che dosi e se anche in associazione.

Prima però elencava sintomi, non è chiaro poi se la diagnosi corrisponda a quei sintomi (disturbo ossessivo) o no.

Il carbolithium fu prescritto perché fu diagnosticato un disturbo bipolare, attenuato o meno, o come potenziamento per un disturbo ossessivo in associazione ad antidepressivi a dose piena ?
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dopo
Utente
Utente
Ha detto bene, se la diagnosi è quella di un disturbo d'ansia... per ora siamo arrivati che è ansia anche perchè ho fatto controlli sulla tiroide e diciamo che siamo nella norma forse lavora un pò troppo ma non mi è stato detto di assumere farmaci e come forma risulta regolare.
Ho fatto la TAC e nessun riscontro, così come l'elettroencefalogramma e lastre zona cervicale.

Riguardo i dosaggi sono sempre andato ad aumentare, un piccolo esempio di dosaggio è l' anafranil, iniziato per una settimana da 10mg, per poi passare a 25mg, sino ad arrivare a 75mg, nel periodo di carico prendevo 3 pastiglie al giorno mattina,pomeriggio e notte da 75mg con 15 gocce di En la notte, per un periodo riuscivo a stare bene poi dopo che il corpo si abituava i sintomi tornavano come sempre, nauralmente parlo dagli 8/10 mesi di cura per farmaco che le ho indicato precedentemente, spesso sono arrivato a forti intossicazioni e dalle analisi i valori delle transaminasi superavano i limiti, allora mi davano lo stop e cambiavano farmaco. Ma alla fine quasi tutte le cure non ho riscontrato nessun beneficio ma solo miglioramenti per brevi periodi.

Il carbolithium fu prescritto per provare una nuova terapia e capire di più il mio problema, ma il Prof. non mi ha mai fatto una diagnosi dove scriveva che io sofrivo di disturbo bipolare, infatti dopo 20 gg mi è stato tolto per i gravi effetti colaterali all'intestino.
Per le ossessioni hanno lavorato con Anafranil,Zoloft e sertralina insieme ad altri farmaci per l'ansia e la fobia sociale, ma queste vanno e vengono sempre se l'umore e a terra o i pensieri sono troppi...

Anche se mi sento una cavia da laboratorio sono positivo e cerco sempre di capire insieme ai medici da dove nasce il tutto, capisco che non è semplice ma trovare il problema, curarlo e poi liberarsi di tutto per me sarebbe un sogno, anche se non sarà del tutto e se dovrò fare dei cicli mi andrebbe bene lo stesso ma ogni tanto mi vorrei disintossicare perchè sento che il corpo ha bisogno di qualche pausa. La ringrazio per la sua disponibilità. Buona giornata.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Per il disturbo ossessivo ad esempio quando falliscono le prime terapie a dose piena, per periodi di qualche mese, si provano associazioni tra gli antiossessivi e l'associazione con psicoterapia cognitivo-comportamentale.
Questo vale per il disturbo ossessivo.

Ogni diagnosi ha le sue linee-guida, per questo è bene definirla. Non tanto e non solo rispetto ad altre diagnosi mediche non psichiatriche, dico rispetto alle varie diagnosi psichiatriche che possono condividere parte dei sintomi tra di loro.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio di aver risposto Dr.Matteo Pacini,

capisco che ci possano essere alterazioni e associazioni nei primi mesi tra antiossessivi e psicoterapia cognitivo-comportamentale, dopo un'anno inizia a diventare più difficile capire che il cognitivo comportamentale fa lo stesso effetto del farmaco, praticamente il corpo e la mente inizia ad abituarsi a quei ritmi e alle stesse parole confortanti del psicoterapeuta,
All'inizio si lavora su una linea guida ma alla fine si arriva sempre ad una conclusione, poi si rigira per studiare il punto focale del problema e quando non ci sono vie d'uscita si ritorna alla psichiatria con una carica di farmaci.

Non voglio rubare altro tempo e non vorrei farle mille domande, (anche se il mio pensiero è l'opposto) ma almeno una domanda prima di chiudere questo splendido scambio di idee tra medico e paziente penso che possa giovare la lettura di qualche altra persona, quindi la ringrazio per avermi dedicato un pò del suo prezioso tempo.

Veniamo alla mia domanda, secondo un suo parere medico quale strada bisognerebbe intraprendere per stabilizzare il tutto?

Cordialmente 198025.





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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Non è così che però interagiscono psicoterapia e farmacoterapia. Sono due terapie biologiche che condizionano il cervello contro la malattia, agiscono insieme e specialmente nel tempo, nei mesi. Per entrambe il periodo di trattamento dopo i primi risultati valutabili a poche settimane è di molti mesi.
E' sbagliato pensare che il farmaco agisca sul sintomo e la psicoterapia sul punto focale del problema. Così come è sbagliato pensare che la psicoterapia agisca sulla mente: stiamo parlando di cervello, la mente ne è l'espressione.

La strada l'avevo già accennata: diagnosi e programmazione di una terapia, è sempre la stessa, facevo riferimento all'importanza di specificare la diagnosi e non di restare all'interno di un vago ambito di ansia.
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Utente
Utente
Grazie della risposta è stato molto esaustivo,
continuerò a fare la psicoterapia e cercherò di trovare un farmaco eficace al problemam, studiando insieme al psichiatra e al psicoterapeuta.

Cordiali Saluti.
Ansia

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