Ansia e se gli antidepressivi non funzionano?

Ho 44 anni e da quasi 20 anni soffro a fasi alterne d'ansia. Ci sono stati anni in cui purtroppo ho sperimentato anche gli attacchi di panico. La prima volta il tutto si è manifestato dopo la nascita di mia figlia (19 anni fa) e allora il medico di base mi diede un blando ansiolitico e poi per alcuni anni le cose sono migliorate. Quattro anni fa dopo la nascita della mia terza bambina sono cominciati una serie di disturbi (tachicardia, nausea, vertigini, sudorazione, senso di svenimento, difficoltà a respirare, paura di morire ed impazzire). Mi sono rivolta al cps della mia zona e lo psichiatra mi ha curato per 3 mesi con Elopram e Xanax (0.50 due volte al giorno). Dopo tre mesi stavo molto meglio ed ho sospeso di mia iniziativa l'antidepressivo ma in compenso ho continuato a prendere lo Xanax autodosandomelo (comunque mai più di 0.50.). Tutto ciò sino a 5 mesi fa, quando dopo un anno stressantissimo (3 figli, lavoro, casa e nessun aiuto esterno) ho cominciato ada avere forti cristi d'ansia, prima occasionali sino ad arrivare ad attacchi giornalieri. Sono tornata al cps dove di hanno somministrato ancora l'Elopram che però dopo soli 7 giorni di assunzione ad un dosaggio bassissimo mi ha dato reazioni paradossali e sono finita al pronto soccorso. Cambiato antidepressivo, lo psichiatra mi da il Cipralex. Stesso risultato. Al terzo tentativo sembra che il nuovo antidepressivo funzioni. Sto assumendo da 6 settimane lo Zolof (50mg alla sera) e per tamponare l'ansia 2,50 mg di Xanax. Faccio presente che non lavoro da 4 mesi, solo da 3 settimane ho ripreso ad uscire di casa, a mangiare (avevo perso 8 chili),e la qualità della mia vita sta migliorando..ma molto lentamente. Ho paura che i farmaci non siano giusti perchè nonostante la loro assunzione ogni 10-15 giorni circa ho ancora attacchi d'ansia che mi terrorizzano e mi fanno compiere dei salti indietro nella ripresa della fiducia. Ho notato che sono spesso in concomitanza con l'arrivo delle mestruzioni o appena dopo. Lo psichiatra mi dice di stare tranquilla perchè il tutto dovrebbe passare tra un po di tempo, che gli effetti dei farmaci saranno ottimali tra circa un paio di mesi. Ho fatto anche i controlli tiroidei ed è tutto nella norma. è possibile che ci siano problemi ormonali che il medico non ha considerato? Dovrei consultare anche un endocrinoogo? Secondo voi il dosaggio dei farmaci è giusto? Vi prego aiutatemi, voglio avere una vita normale, poter vivere serenamente con i miei ragazzi, poter uscire senza questa paura costante di stare male, poter riprendere a lavorare.
Grazie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Gentile utente,

il trattamento previsto deve valutare due condizioni nel suo caso:
- il sottodosaggio dell'antidepressivo, in quanto deve essere sempre portato al dosaggio efficace quando la sintomatologia non e' completamente compensata.
- il sovradosaggio delle benzodiazepine, anche legato al fatto che lei ha continuato ad assumerne autonomamente creando situazioni di assuefazione.

A tali condizioni va aggiunto il fatto che i trattamenti devono essere prolungati per un tempo superiore ad un anno fino a 18-24 mesi di trattamento a dose piena e senza riesacerbazione di sintomi.

Tale trattamento puo' costituire di fatto la possibilita' di ridurre completamente i sintomi.
Se eleggibile, potrebbe anche valutare un trattamento psicoterapeutico da farsi consigliare dal suo psichiatra.

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[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la celerità nel rispondere.
Ho appuntamento con il mio psichiatra il 17 giugno e rivaluteremo insieme il dosaggio dei farmaci.
Nella mia richiesta le accennavo alla possibilità di soffrire di disturbi ormonali. Probabilmente so di apparire ipocondriaca, ma questo mio dubbio deriva dal fatto che, come le accennavo, gli attacchi sono spesso vicini all'arrivo delle mestruazioni.
Forse tutto deriva dal fatto che credevo che una volta assunto l'antidepressivo gli attacchi d'ansia sarebbero spariti del tutto.
La ringrazio e la saluto cordialmente.

p.s. peccato lei viva così lontano dalla mia città, altrimenti avrei preso in considerazione un trattamento psicoterapeutico con Lei.
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Dr. Vito Fabio Paternò Psichiatra, Psicoterapeuta 586 22 3
Gentile signora,
come le ha spiegato il Dott. Ruggiero, lei assume poco Zoloft e troppo Xanax, pertanto riequilibrando i dosaggi, in accordo con il suo medico, trarra' ulteriore giovamento dalla terapia.
Inoltre è piuttosto frequente che molte donne, nei giorni precedenti la mestruazione, possano accusare sbalzi d'umore, irritabilità, ansia, ecc. e non è dovuto certamente ad una patologia ormonale.

Cordialmente
Dott. Vito Fabio Paternò

www.cesidea.it
info@cesidea.it

[#4]
dopo
Utente
Utente
Ringraziandovi di cuore per le risposte avute ho un ultimo quesito da porre. Ho cercato di contattare telefonicamente il mio psichiatra ma purtroppo sarà fuori città sino alla fine della prossima settimana. Sono in piena angoscia perchè dovrò affrontare nei prossimi giorni 2 appuntamenti ai quali non posso mancare. Mi avete consigliato di aumentare lo Zoloft e diminuire lo Xanax (cosa che tra l'altro il mio psichiatra mi aveva prospettato eventualmente a partire dal prossimo controllo). La mia domanda è la seguente : posso iniziare ad assumere 75 mg di zoloft in un unica soluzione alla sera, anzichè solo 50 mg come fatto sinora?. Da quando prendo lo zoloft ed ho aumentato lo Xanax continuo ad avere formicolii alle estremità...è l'effeto dei farmaci? So che l'autoterapia non è mai accettabile, ma ho veramente bisogno di aiuto. Grazie di tutto cuore
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Gentile utente,

la variazione di trattamento non puo' essere prescritta in questa sede.
Ad ogni modo anche l'idea che la variazione possa darle un miglioramento immediato che possa consentirle di gestire le situazioni e' sbagliata e puo' portare a valutazioni inappropriate del trattamento
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Dr. Vito Fabio Paternò Psichiatra, Psicoterapeuta 586 22 3
Gentile utente,
nessun aumento di farmaco le gioverà in pochi giorni, pertanto potrà attendere il suo psichiatra che le dirà come fare eventuali modifiche.
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