Di medici psichiatri presenti in questo sito

Buongiorno a tutto lo staff di Medici Psichiatri presenti in questo sito,ho 44 anni e da circa 15 anni sono affetto da depressione maggiore ricorrente, classificata dal mio medico come disturbo bip.II.
Sono in terapia farmacologica da tutti questi anni, con antidepressivi ssri(prima citalopram - poi paroxetina) assunti alle massime dosi 50/60 mg die, e purtroppo in modo ricorrente sono passato da momenti di benessere ottimale a riacutizzazioni di sintomi depressivi che, quando si ripresentavano, erano sempre piu' difficili da contrastare con la terapia.Premetto che non ho mai avuto eventi maniacali, ma ipomaniacali soprattutto dopo terapia con cortisone ad alte dosi(ho una polineuropatia motoria cronica)e quindi il mio medico incomincio a farmi assumere carbolithium 450 + 450 mg die.
Caratterialmente fin da piccolo sono sempre stato ipertimico e
super attivo e confrontandomi allo stato che vivo ultimamente,sembro
una ferrari che viaggia con la benzina a 50 ottani
In sintesi, da circa 2 anni gli antidepressivi non mi hanno + dato giovamento come in passato e per potenziarne l'effetto, mi e' stato aggiunto Lamictal 100 mg x 2 die, cambiando l'antidepressivo con escitalopram.Il risultato e' che purtroppo i sintomi e le sensazioni spiacevoli percepite,non hanno avuto alcuna remissione e anche da parte del mio medico,c'e' un certo imbarazzo a come affrontare questa situazione.Purtroppo non sto bene e vivo male nonostante giornalmente cerco di reagire lavorando e distraendomi dialogando con mia moglie, ma l'anedonia e' piu' forte di ogni reazione
Un saluto e confido in una vostra risposta
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Gentile utente,

non ho ben capito se la sua diagnosi rientra nella depressione o nel disturbo bipolare.
Dal trattamento sembra essere un disturbo bipolare attualmente in fase depressiva.
Il trattamento farmacologico prevede l'uso di stabilizzanti dell'umore + antidepressivi, questi ultimi possono certamente essere della classe SSRI, ma qualora non sufficientemente efficaci, puo' essere utilizzata anche qualche altra classe, tra l'altro anche piu' sicura dal punto di vista della "maniacalizzazione" se eventualmente presente.
Credo che la rivalutazione debba ripartire da tali considerazioni.

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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Il Disturbo Bipolare tipo II è caratterizzato da episodi ricorrenti di Depressione Maggiore intervallati da episodi di Ipomania (eccitamento lieve o moderato).
Non è ben spiegato se lei sia tuttora in trattamento con i sali di litio.
Tenga conto che nel Disturbo Bipolare gli antidepressivi possono in qualche caso essere controproducenti, perchè sostengono il continuo circolo depressione --> ipomania --> depressione. E' anche possibile, se prende il litio, che lei possa scambiare per depressione quello che è invece il tipico "appiattimento" da litio. Il litio spunta anche l'ipertimia costituzionale.Lo so che è difficile da accettare, ma se uno vuole evitare la depressione deve rinunciare all'ipertimia.

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

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dopo
Utente
Utente
Gentilissimi dottori Ruggero e Carbonetti,io ho sempre avuto il soospetto che i sali di litio appiattissero come dite voi lo stato di benessere e nonostante l'assunzione di carbolithium da 6 anni a questa parte,gli episodi ricorrenti di Depressione Maggiore non hanno esitato a tornare.La diagnosi primaria nella mia forma e' sempre stata quella di Depressione Maggiore Ricorrente, non ho mai avuto episodi maniacali tali da perdere il controllo nel mio modo di pensare e nel commettere azioni fuori dall'ordinario.Penso che il mio carattere ipertimico(molto allegro, spiritoso ed intreprendente) abbia in qualche modo influenzato negativamente la diagnosi del mio Medico,e in questo momento quando vedo la gente che mi circonda che ride scherza ed esprime il proprio benessere, mi fa pensare che per me non ci sia piu' via di scampo.
Sono anche affetto da una Polineuropatia motoria cronica e nell'arco degli ultimi 14 anni quale in passato
Abbiamo anche provato da Gennaio 08 scorso fino ai primi di maggio a fare un decalage dei farmaci per fare un quadro ottimale con la mente lucida dei sintomi precisi.Il sintomo piu'importante che mi rende la vita piatta ed insignificante e' l'anedonia, la totale mancanza di piacere per tutto cio' che mi circonda.(Molto invalidante, credetemi)

Eravamo scesi a questo dosaggio:
lamictal sempre 100 mg x 2 - carbolithium 300 mg x 2
paroxetina gocce 5 mg - Il resto dei farmaci scalati piano piano

All'inizio mi sembrava di ricomincaire a provare sensazioni positive tanto che mi ero riavvicinato ai miei hobby e alle mie passioni, ma poi piano piano e' insorta di prepotenza un' ansia allucinante, con tremarella tensione e panico...Un disastro.
Premetto che sono sempre stato intollerante alle benzodiazepine per i sintomi ansiosi e quindi per attenuare l'ansia mi ha di nuovo aumentato la paroxetina a 15 mg

La terapia che seguivo con insuccesso fino a Gennaio 2008 era la seguente:
lamictal 100 mg x 2 - carbolithium 450 mg x 2 - sereupin 30 mg - cipralex 10 mg - lantanon 30 mg - Abilify a basso dosaggio(secondo lui potenziante sulla dopamina)

Nel 2007 ho provato anche lo Xeristar con esiti negativi, mi annebbiava la mente e mi provocava ansia esagerata con panico.
In effetti un po tutti i farmaci che agiscono anche sulla Noradrenalina mi hanno sempre creato dei problemi con eccessivi effetti collaterali.
Inoltre penso che tra me ed il mio Psichiatra si sia instaurato un rapporto particolare di fiducia da parte mia, tale da non farmi pensare di andare a fare un consulto da un altro specialista.
Questo in sintesi e' il quadro della mia situazione e non vi nascondo che ho il terrore ni non uscirne piu'da questa ricaduta depressiva, considerando che da circa due anni non so piu' che cos'e' il benessere e la serenita', e tutte le mattine mi sveglio
con una tensione per incominciare a lavorare e passare la giornata in questo stato apatico e privo di emozioni positive
Aspetto un a vostra cortese e positiva risposta,
A.C.

[#4]
dopo
Utente
Utente
Scusate avevo dimenticato di scrivere questo testo:

Sono anche affetto da una Polineuropatia motoria cronica e nell'arco degli ultimi 14 anni mi sono sottoposto a varie terapie farmacologiche tra cui boli di cortisone endovena, in compresse e plasmaferesi.
Il cortisone assunto nel (1993) all'inizio mi ha provocato una notevole performance psico fisica che a detta del Neurologo rientrava nella normalita' dei possibili effetti collaterali.Il problema e' insorto quando ho prolungato la terapia in compresse per circa 10 mesi e da li' c'e' stato in modo ingravescente un tracollo dell'umore.(non facevo alcuna terapia antidepressiva in quel periodo)
Da li lo stato depressivo aumento' progressivamente e dovetti interpellare uno specialista per ovviare alla mia sintomatologia e cosi' mi prescrisse Seroxat 20 mg
Dopo un paio di mesi incomincia a ritrovare me stesso e il benssere, quindi continuai con la terapia fino al momento della plasmageresi
Premetto che anche in questo arco di tempo in terapia con steroidi non sono entrato in uno stato maniacale ma ero un po' sopra le righe, molto energico nonostante il deficit causato dalla polineuropatia.In seguito tentarono la terapia delle Plasmaferesi e dopo 5/6 sedute rincomincio' a calarmi l'umore.
Sottoponendo il problema al Prof. Psichiatra che mi seguiva, venne fuori che con la puliiza del plasma anche il farmaco in circolo subiva una sottrazzione di principio attivo e quindi mi prescrisse il Seropram.Inizialmente con 20 mg e non vedendo risposte (facevo ancora le plasmaferesi) arrivo' a prescrivermi fino a 60 mg die.
Fortunatamente tornai con l'umore nella normalita', ma purtroppo da li a oggi seguirono sempre delle ricadute del quadro depessivo pur essendo sotto terapia antidepressiva.
Scusatemi se mi sono dilungato a scrivervi in sintesi la mia storia, ma credo che per voi sia importante sapere ogno dettaglio per poter capire la storia clinica.
A presto,
A.C


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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Caro amico
da quello che ho capito il trattamento cortisonico, del resto indispensabile, ha messo in moto il meccanismo bipolare, come non raramente capita a soggetti predisposti ("caratterialmente ipertimico e super-attivo".
L'essere "sopra le righe" equivale ad una lieve ipomania; tenga inoltre conto che molti stati di ansia appartengono al versante "eccitatorio" della malattia, e peggiorano con gli antidepressivi.Gli stessi attacchi di panico sono spesso fenomeni di eccitamento (v.la sua esperienza con lo Xeristar), tanto è vero che rispondono egregiamente ad antipsicotici atipici come l'olanzapina (*Zyprexa)ed agli stessi stabilizzatori dell'umore.
Tutte le sue ricadute indicano che l'umore è tuttora destabilizzato; il segno della stabilizzazione sarà l'assenza di ipomania e di ansia, anche a costo di una forse "normale" apatia.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Caro Dr. Carbonetti,
so che e' molto difficile entrare nella mente di un paziente e poter creare un rapporto empatico per sintonizzarsi sui sintomi che provocano disagio alla persona che vi chiede aiuto.Tuttora a distanza di anni che sono sotto terapia psicofarmacologica seguito dallo specialista psichiatra, ho sempre il timore di non essere capito al 100% soprattutto perche' si ripresentano questi sintomi che mi rendono l'esistenza difficile e annebbiata.Mi reputo una persona con molta forza d'animo che ha sempre reagito anche nei momenti di gravissima difficolta'.Sono riuscito a rimettermi in piedi dopo una malattia Neurologica molto grave ed invalidante, dove i medici mi davano pochissime speranze di ripresa per arrivare all'autosufficienza.
Comunque cambiando capitolo, devo ammettere che ho una ipersensibilita' marcata rispetto alla norma, e alcuni farmaci mi hanno sempre provocato fastidiosi effetti collaterali tanto da doverli sospendere.Questo probabilmente ha ostacolato una personalizzazzione piu' appropriata della terapia.
Da qualche giorno considerando il peggioramento del quadro depressivo,il medico mi ha nuovamente fatto aumentare il dosaggio di sereupin(unico farmaco che nella mia storia ha sortito beneficio), da 15mg a 30mg per poi passare a 40mg tra una settimana,
contemporaneamente a carbolithium 300mg x2 e lamictal 100mg x2
La mia domanda e' questa, ma se diminuissi il carbolithium piano piano fino a sospenderlo, secondo la vostra esperienza potrei rischiare di avere qualche problema di sorta?
Sono convinto e lo sono stato dall'inizio, che il litio nel mio caso non serve a nulla, mentre il lamictal in teoria dovrebbe stabilizzare l'abbassamento dell'umore, il litio dovrebbe stabilizzare la mania.Io non ho mai avuto deliri di onnipotenza o sintomi psicotici e se questo farmaco attenua certi sintomi in soggetti ammalati di mania, figuriamoci su un fisico sensibile come il mio cosa puo' comportare.Mi sembra un paradosso, senza volermi sostituire ai giudizi di un medico ed ai suoi studi,ma nel contempo essendo molto riflessivo,mi documento tantissimo leggendo testi ed articoli sulla Depressione e quindi sono sempre piu' convinto che il litio non sia efficace nel mio caso.
In effetti dopo la mia ultima visita Neurologia,ho esposto al Mio Prof. che purtroppo ancora soffrivo di cali depressivi importanti nonostante da circa 1 anno assumevo il Lamictal come da lui in precedenza consigliato allo specialista Psichiatra e facendo un sunto della situazione(premetto che il Prof. Neurologo mi segue dal 1992)anche lui sosteneva che l'unico episodio di ipomania era stato scatenato dal cortisone in tempi lontani e poi non si era piu' presentato tanto da mettere in discussione l'assunzione del litio.
Scusate il mio sfogo ma fa parte del mio carattere e della mia personalita' esporre con precisione e dettagliatamente i fatti da me vissuti, affinche' possano essere presi in esame e valutati al meglio.Sono di Milano e a poche decine di metri dal mio ufficio c'e' il centro dei disturbi dell'umore dell' Ospedale S.Raffaele(Turro)dove da tempo vorrei fare un consulto in piu' per sottoporre la mia situazione ad un'altro specialista.
Lei cosa mi consiglia, conosce questa struttura?
La ringrazio infinitamente per la sua gentilezza e disponibilita' e se mi prolungo a scriverle questi papiri di parole e' solo perche' voglio stare bene e vivere una vita serena e costruttiva nella norma ed uscire dai pensieri negativi e dai sintomi debilitanti che mi turbano l'esistenza
A presto
A.C.


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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Caro amico
se entrare nella mente di un paziente è già difficile in una situazione standard, si figuri in un rapporto basato solo su email. Questo è il limite di Medicitalia, e lo è tanto più nell'ambito della psicologia-psichiatria.
Togliere il litio è una delle decisioni più gravi e difficili nell'ambito dei trattamenti psichiatrici. Non lo tocchi assolutamente da solo. Se ha a disposizione il centro del S. Raffaele, cosa aspetta?
Di nuovo saluti.
[#8]
dopo
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