Dipendenza da farmaci

Salve, sono la ragazza di un ragazzo di 19 anni con una storia difficile alle spalle e sono veramente preoccupata non so come comportarmi non sono tanto brava a parole, vorrei scrivergli... per spiegargli che deve andare avanti e crearsi il suo futuro ma non vorrei sbagliare le parole...e non saprei da dove incominciare, (confido in un vostro aiuto)

Viene da una famiglia con disturbi da psicofarmaci la mamma della mamma (morta per abuso di psicofarmaci) e la sorella in cura dagli assistenti sociali per lo stesso disturbo, il padre senza un lavoro e risposato con una straniera... E la mamma... da 30 anni dipendente da qualsiasi genere di farmaco quali Entumin, Prozin ecc.., nel corso della sua vita ha tentato più volte il suicidio ed è stata più volte ricoverata nel reparto di psichiatria dell'ospedale, e sempre mandata a casa con una cura diversa per questa depressione.
Da 2 anni a questa parte il tempo che noi ci conosciamo, abbiamo contattato gli assistenti sociali che se ne erano sempre disinteressati e fatto presente di questo abuso di psicofarmaci dato che arrivava anche a auto somministrarsi 80 e piu gocce al giorno non sapendo neanche dove si trovava, e dicendo le cose pìù brutte che io abbia mai sentito dire da una madre a un figlio parole che spaccano il cuore io cmq gli sono sempre stata vicino tanto che viviamo assieme da piu di un anno a casa con i miei data la sua situazione che non riusciva piu a sostenere
Potrei stare ore e ore a scrivere del passato, ma è proprio questo che non voglio ora che la situazione si è stabilizzata per lo meno è seguita da uno psicologo, che la segue nella terapia ed è ospite in una casa famiglia dove le somministrano per mano loro la terapia seno lei ne abuserebbe....
vorrei che il mio ragazzo cercasse di andare avanti di costruirsi una vita ora più che mai che ha trovato un buon lavoro che lo occupa dalle 8.30 alle 17 e che ha deciso di tornare a scuola facendo un serale per prendere anche il diploma vorrei che fosse sereno. E che i problemi della madre non lo portino di nuovo in una cattiva strada
Il dubbio che mi assilla ora è che gli assistenti sociali gli anno chiesto di fare l'amministratore di sostegno di sua mamma io mi chiedo come fa a fare anche questo... come possono pensare di mettergli anche questo peso sulle spalle, dopo tutto quello che ha dovuto sopportare...e come fa a occuparsi anche di questo visto che non ha neanche il tempo di farsi una doccia...
Vi ringrazio e Vi saluto, e mi scuso per lo sfogo...
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Dr. Michele Patat Psichiatra, Psicoterapeuta 640 11
Gentile utente,
la storia del suo ragazzo e della sua famiglia è sicuramente complessa e difficile da affrontare, anche se mi sembra che allo stato attuale sia stato individuato un percorso idoneo a migliorare la situazione.
Riguardo alla richiesta fatta al suo ragazzo di rivestire il ruolo di amministratore di sostegno per la madre, è uso comune rivolgersi prima di tutto ai familiari. Ciò avviene sia per garantire al malato (in questo caso la madre) il sostegno di una persona conosciuta (e quindi rendere più semplice accettare di dipendere da qualcun altro), sia per salvaguardare eventuali proprietà economiche da una cattiva gestione.
Forse il suggerimento migliore potrebbe essere quello di incontrare i servizi sociali per comprendere al meglio ciò che comporta l'assunzione di tale ruolo.
Cordiali saluti,

Dr. Michele Patat
https://www.medicitalia.it/michelepatat

[#2]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Grazie della repentina risposta,
La persona in questione non ha beni, uno stipendio, ne tanto meno una casa, Abbiamo a breve un incontro con gli assistenti sociali per discutere appunto di questo quello che mi preoccupa è che tutte le volte che andiamo a trovare la signora chiedono dei soldi per le sue medicine io ho paura che con questo amministratore di sostegno loro vogliano nuovamente scaricare tutto su di lui...poi ripeto non ci sarebbe proprio il tempo materiale dovrebbe chiedere dei permessi al lavoro con il rischio di essere licenziato?
Lo stanno spremendo assistenti sociali e madre fino all'osso non so come fa a essere ancora in piedi ha una grande forza questo sì, ma è pur sempre un ragazzo di 19 anni....
La ringrazio e saluto
[#3]
Dr. Michele Patat Psichiatra, Psicoterapeuta 640 11
A maggior ragione allora è opportuno un chiarimento con i servizi sociali.
In ogni caso se il suo ragazzo dovesse rifiutare di diventare amministratore di sostegno, c'è sempre la possibilità che il ruolo venga assunto da un funzionario del comune di residenza.
Vi faccio comunque i migliori auguri,