Fallimento esistenziale e terapeutico

Buongiorno gent.mi Signori medici, sono in cura con Sereupin (30 mg. al giorno) + EN al bisogno da marzo 2012 con diagnosi di Distimia. Sto inoltre facendo sedute di psicoterapia di gruppo di tipo cognitivo-costruttivista. La cura farmacologica mi è stata prescritta da uno specialista psichiatra del CSM.
Purtoppo io sto male da molto tempo, più o meno da quando avevo 12 anni cioè da quando sono stato bocciato in seconda media. Concluse le scuole medie sono stato bocciato altre due volte alle superiori e ho abbandonato la scuola a 17 anni. Per due anni mi sono chiuso nella mia stanza e volevo vedere solo pochissime persone, evitavo tutti gli estranei per il senso di vergogna che provavo per le mie bocciature. Ho fatto il militare e a 19 anni ho cominciato a lavorare come impiegato nella ditta di mio padre. Ho avuto un brutto periodo e sono stato ricoverato per 4 giorni nel reparto di psichiatria.
Ho assunto ciclicamente su prescrizione specialistica vari farmaci: Ludiomil, Lantanon, Mutabon ansiolitico con periodi in cui si alternavano serenità e depressione.
Ho affrontato ben 4 psicoterapie prima dell''ultima suddetta. Nessun risultato.
Tutti i giorni ho questo pensiero fisso: Sono un fallito. Sono una persona inadeguata, con un basso quoziente intellettivo, privo di istruzione. Penso spesso al suicidio ma avendo un bambino ho promesso di non metterlo in atto.
Ritenete utile un test per valutare il Q.I. ?
So per certo che porterò alla miseria la mia famiglia, finirò a fare il barbone e mangerò alla mensa dei poveri. Io non mi sento fallito, LO SONO DAVVERO.
E'' possibile fare qualcosa per me o è tutto perduto ?
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Dr. Roberto Di Rubbo Psichiatra, Psicoterapeuta 1.1k 24 4
Gentile Utente,
senza dubbio scrive sulla base di pensieri depressivi di rovina che sembrano affliggerla da parecchio tempo. La Distimia è effettivamente non facile da curare e da stabilizzare, ma non è impossibile. Lei sembra rapportarsi continuamente ad un ideale che avrebbe dovuto raggiungere e non ha raggiunto. Questo è il lavoro della mente operativa, confrontarci continuamente con un ideale (per definizione irraggiungibile) e farci trovare inadeguati. Nel frattempo non riusciamo a vivere la nostra vita reale (che è sempre difettosa).
Continui a cercare di prendersi cura di se' e si faccia aiutare.
Cordialità

Dr. Roberto Di Rubbo

[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
Gent.mo dott. Di Rubbo, la ringrazio per la sua risposta e presto vedrò lo specialista. Volevo comunque aggiungere che io non ho astratti pensieri depressivi di rovina, io so per certo che andrò in rovina e che sono inadeguato. Non è un'illusione depressiva, è la realtà suffragata da numerosissime testimonianze ed esperienze di vita che mi inducono a pensare questo. La mia è pura razionalità (come 2 + 2 fa 4).
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Dr. Roberto Di Rubbo Psichiatra, Psicoterapeuta 1.1k 24 4
Gentile Utente,
non voglio mettere in dubbio la certezza assoluta della sua rovina. Voglio soltanto sottolineare che la costruzione della realtà avviene nella mente. Se lei non avesse la mente, che tipo di mondo vedrebbe? Per cui, per quanto certa la sua rovina, non sarebbe male se potesse smettere di incrementarla momento per momento. Forse agendo sulla sua mente potrebbe smettere di incrementare e cominciare a almeno decrementare la sua rovina.
Cordialità,