Mio marito mi nasconde le medicine

vi scrivo per un aiuto per mia zia, si è accorta che il marito 83enne (lei ne ha 73) le nasconde le medicine che si prepara, pensava fosse una sua dimenticanza di averle gia' prese ma per caso l'ha proprio visto prenderla e buttarla in pattumiera, dicendo poi che non ne sapeva nulla. Sono molto preoccupata perchè quest'estate ha avuto un raptus e ha tentato di strangolarla inoltre nella famiglia del marito ci sono casi di patologie psichiatriche gravi-bipolarismo psicosi con ricovero per deliri. la domanda è perchè le nasconde le medicine, per renderla solo debole o per farle del male in modo grave? c'è rischio che le metta di nascosto l'insulina nel cibo (è diabetica)? mio zio all'apparenza sembra normale ma in famiglia ha sempre seminato il terrore, anche se mia zia si è sempre sacrificata per il marito e i figli curando per 30 anni anche la suocera in casa e ora in vecchiaia si è accorta della natura del marito, che continua a mettere in difficoltà lei e anche i figli umiliandoli gratuitamente.
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Salve.
Di quali medicine si tratta ? Oltre al diabete, da quali malattie è affetta la Sua zia ? Il marito di Lei l'estate scorso ha avuto un "raptus" su sfondo di che cosa ? Lui soffre di qualche malattia (psichica e no) ? Qualcuno nella loro famiglia attuale è seguito dallo psichiatra ?

Dr. Alex Aleksey Gukov

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Utente
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Era la compressa per la tiroide (eutirox), altre patologie di mia zia la diverticolite, neuropatia vascolare agli arti inferiori;
il raptus è avvenuto di notte mentre mia zia dormiva e a detta di lui stava sognando stava facendo un incubo, mentre le ha messo le mani al collo (questa è stata la sua giustificazione); lui non vuole sentire parlare di psichiatri o psicologi e ha gli acciacchi della vecchiaia; alla figlia è stata diagnosticata psicosi ed è stata ricoverata per 1 settimana nel reparto psichiatrico; lui è sempre stato caratterialmente violento verbalmente e fisicamente terrorizzando e umiliando ad ogni occasione anche in pubblico figli e moglie benchè mia zia non gli dà mai modo di alterarsi. all'improvviso cambia di umore (esempio entra in una stanza ed è calmo, esce ed è agitato).
Però volevamo capire cosa significa il fatto che ogni tanto ha iniziato a nasconderle le medicine, perchè lo fa, con l'intento di 'neutralizzarla' renderla inoffensiva o di farle proprio del male?
Questo perchè mia zia prende anche l'insulina e ha paura che possa mettergliela di nascosto nel cibo.

un altro dettaglio: siccome mia zia è stata indossatrice in gioventù e ha conosciuto mio zio a 17 anni (lui ne aveva 27) e sono cresciuti insieme e poiché lei ha conservato le riviste dell'epoca dove c'era lei, ha scoperto che il marito le ha cancellato tutti gli occhi in tutte le fotografie in cui c'era mia zia con una penna sulla rivista, anche questo che significa?

la ringrazio molto per l'aiuto e attendo con ansia la risposta

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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
via internet, senza visitare e conoscere la persona e soprattutto senza il consenso della persona stessa, non posso esprimere alcun parere sulle sue condizioni psichiche e sulla prognosi come queste possano evolvere. Cercare di decifrare, senza essere adetto al caso, i significati dei suoi comportamenti e le sue intenzioni non è un approccio serio o che vi possa aiutare.

Rimaniamo piuttosto sul fatto della vostra segnalazione: che, secondo voi, lo zio sottrae alla zia le sue medicine, e che, anche se da sempre ha un comportamento non del tutto prevedibile, ora lo temete di più. Consideriamo che una persona anziana, a parte avere o meno delle intenzioni negative consapevoli, può manifestare alterazioni comportamentali o dello stato d'animo anche su base di deterioramento cognitivo. Considerando i vostri timori più questo fattore della sua età, lo zio deve essere visitato dallo specialista. Se lo zio rifiuta di farsi visitare, questo si può fare anche in regime obbligatorio.

Se la figlia è seguita al Centro di Salute Mentale (CSM), a maggior ragione bisogna rivolgersi a loro (CSM), perché sono loro deputati alle visite di questo tipo se necessario (volontarie e no), anche se lo zio ha già 83 anni (i servizi di psicogeriatria o geriatria, quanto ne sappia io, non fanno le visite in regime obbligatorio). Rivolgetevi al CSM della zona di residenza degli zii (se almeno la zia e la figlia sono d'accordo), meglio se allo psichiatra della figlia (se hanno la stessa residenza), spiegate i vostri motivi; e loro decidono cosa fare.

Solo dopo la visita diretta si potrà capire se i vostri timori sono fondati o no.

Ma per iniziare, bisogna che la zia tenga le proprie medicine in un luogo che lo zio non conosce, e che le tiri dal blister magari solo al momento di prenderle.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio molto per le sue preziose indicazioni
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