Insensibilità nella penetrazione

Salve a tutti ,
Purtroppo sto vivendo il periodo più difficile di tutta la mia vita che dura ormai da tempo,infatti due anni fa ho perso mio cognato di 42 anni, sposato con mia sorella da dieci che, al momento del decesso del marito, era all' ottavo mese di gravidanza in attesa di una bimba.Per me e la mia famiglia è stata una vera tragedia, adoravamo quell'uomo che ha lasciato un vuoto immenso.Per fortuna è arrivata la bimba dopo qualche mese e mia sorella si è dedicata a lei in toto. La mia vita non è stata molto semplice, ma mi sono sempre rialzata invece la morte di mio cognato ha scaturito un crollo psicologico non indifferente, che mi ha portato a rivolgermi ad uno psicologo. Non riesco ad accettare questa morte, non riesco a stare lontano da mia sorella che abita a 150 km da me, vorrei avere lei e mia nipote vicine ma non posso perchè il mio attuale lavoro non me lo permette. Ho conosciuto il mio ragazzo un anno fa, che mi ha aiutato molto inizialmente ma poi, purtroppo, ho avuto un altro crollo psicologico che ha influito pesantemente sulla nostra intimità.Proverò ora a spiegare il problema.
Gia con la mia precedente storia , e dopo la perdita , la percezione della penetrazione è come se fosse calata drasticamente al punto che per arrivare ad un orgasmo ho avuto bisogno di "stimolarmi" durante l'atto , e non mi era mai capitato.Ora questa situazione la sto vivendo anche con il mio attuale compagno , e nonostante l'amore che provo per lui , la passione travolgente , il massimo del coinvolgimento e dell'eccitazione non riesco ad avvertire nulla.All'inizio del nostro rapporto arrivavo all'orgasmo stimolandomi poi , come già detto , ho avuto un altro crollo che mi ha portato ad assumere farmaci antidepressivi (ovviamente seguita dalla psichiatra) è da li non riesco più nemmeno a stimolarmi , ed è calato il desiderio.Esponendo il problema mi è stato detto che tutto tornerebbe alla normalità dopo la fine del trattamento farmacologico , così ho deciso una settimana fa di interrompere la cura perchè sto distruggendo la nostra intimità e sto male per questo. La psichiatra mi ha detto che prima devo seguire l '"iter" per "disintossicarmi" completamente dal medicinale e poi si può pensare al problema precedente.Mi è stato detto che il desiderio tornerà a presentarsi , ma Io però ho paura che non riuscirò comunque a non sentire più nulla nella penetrazione ,non tornerà mai più come prima , anzi sono molto preoccupata che io non ritorni ad essere quella di una volta e non riesca a vivere quelle emozioni con il mio compagno che amo tantissimo.

Grazie a tutti per l'attenzione.




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Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.7k 52
Gentile utente,
in linea generale si possono avanzare molte ipotesi circa i cambiamenti che lei ha notato nella sua risposta sessuale.
Indubbiamente i farmaci antidepressivi possono influire negativamente sia sul desiderio che sulle tappe che conducono al raggiungimento dell'orgasmo.Tenga però presente che anche uno stato depressivo può influenzare sfavorevolmente l'assetto sessuale di una persona attraverso la sregolazione di svariati neurotrasmettitori.Pertanto non è così automatico che dopo la sospensione del farmaco le cose possano rapdamente tornare come prima.
Per quanto concerne la sopraggiunta insensibilità vaginale si entra in un campo ulteriormente complesso ove non è ancora del tutto chiaro se esistono vie nervose differenti per l'orgasmo a partenza vaginale o clitoridea.Anche se è di solito accettato dalla maggior parte degli studiosi che la stimolazione clitoridea sia il primo step,vi sono lavori scientifici che sostengono la possibile autonomia delle due vie perlomeno in alcune persone. Il tutto poi.otre che da fattori emotivi potrbbe essere ulteriormente influenzato negativamente anche da squilibri nell'assetto ormonale,o reazioni infiammatorie di vario tipo.Penso pertanto che solo una visita dal vivo con un professionista medico esperto nelle problematiche di salute sessuale potrbbe aiutarla nel cercare di capire quanto le sta succedendo.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille della risposta dottore,
tengo a precisare che un mese fa ho eseguito un esame completo ginecologico che ha dato esiti negativi.In pratica non ho nulla che non va.
Durante quest'anno con il mio compagno sono riuscita a raggiungere l'orgasmo con la penetrazione solo due volte , ma è stato poco intenso e non molto piacevole e non si è più ripetuto,e non riesco a capire cosa mi sta succedendo ,anche prechè ripeto lo amo alla follia e all'inizio il desiderio la voglia e la passione era smisurata ,ma nonostante tutto non riuscivo a provare nulla nella penetrazione.....è più passa il tempo è più ho paura che questo aspetto non tornerà mai più alla normalità!
Come mai nonostante il coinvolgimento e l'attrazione alle stelle che avevo nei suoi confronti inizialmente (poi calata dai farmaci successivamente) non riuscivo a provare nulla che mi portasse all'orgasmo?Avevo solo un modesto stimolo che io amplificavo aiutandomi durante , ma mai quella sensibilità che avevo prima del lutto che mi portava a raggiungere il piacere semplicemente con la penetrazione.


Grazie mille








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Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.7k 52
Gentile utente,
un esame ginecologico negativo è senza dubbio un fatto positivo.tuttavia spesso una visita indirizzata ad un controllo di routine non è in grado di evidenziare possibili problematiche correlabili con quanto da lei esposto .In linea generale situazioni quali quella che lei riferisce possono spesso necessitare di valutazioni anche di tipo ormonale o neurofisiologico.Stante sempre,naturalmente,il fatto che ogni organismo è particolare,e quindi un consiglio appropriato non può prescindere da una valutazione diretta.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani
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dopo
Utente
Utente
Salve,
in merito sempre alla mia problematica vorrei poter chiedere un consiglio.
Assumendo antidepressivi ho riscontrato un fortissimo calo del desiderio, fino a scomparire del tutto , è per questo motivo decisi di interrompere l'assunzione sottoponendomi al corretto scalo della dose degli stessi che mi hanno portato tutt'oggi ad assumere 1/2 pillola. Ora dovrei aver finito , ma il desiderio comunque è assente , ma la psichiatra mi ha detto che secondo lei dovrei tornare a prendere l'intera dose vista l'assenza del desiderio. In pratica mi ha detto che se non ho avvertito il desiderio durante lo scalo della dose vuol dire quindi che non dipende dal farmaco ma bensì dallo stato di umore.
E'corretto quello che mi dice? Come mai mi dice che non dipende da quello se proprio dopo la loro assunzione il desiderio è scomparso?

Inoltre riguardo il problema dell'insensibilità nella penetrazione ho effettuato altri due controlli ginecologici e una risonanza al bacino (come consigliato dalla ginecologa) ma tutti con esito negativo , non è stato riscontrato nulla!
Infine ho ripetuto tutti gli esami ormonali perchè la ginecologa ha notato ,negli ultimi effattutai 7 mesi fa , un livello basso di estrogeni.Per questo mi ha prescritto un detergente intimo specifico e una crema da applicare all'interno , la crema si chiama ESTROGYN.

Grazie mille sempre in anticipo per le risposte!!
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Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.7k 52
Gentile utente,
il calo del desiderio da lei riscontrato potrebbe in effetti essere correlabile alla terapia antidepressiva .se cosè fosse la situazione dovrebbe migliorare nel giro di alcune settimane dalla sospensione dei farmaci.Tuttavia potrebbero esserci anche altre spiegazioni legate sia allo stato depressivo che lei descrive,sia al problema della insensibilità vaginale che interferendo con la risposta gratificante allo stimolo innescato dal desiderio sessuale può bloccare il meccanismo alla sua origine.
Per quanto concerne il problema della insensibilità vaginale si entra in un campo molto complessoe quale quello dell'orgasmo femminile e dell'esistenza di una unica via nervosa legata comunque alla stimoazione clitoridea diretta o indiretta,oppure a vie differenti per la sensibilità vaginale e quella clitoridea.Probabilmente esistono molte varianti individuali che vanno valutate per ciascuna persona..Ciò detto mi ricollego a quanto ho esposto in precedenza.Ha fatto bene la sua ginecologa a prescriverle una risonanza,al fine di escludere patologie rilevanti e di particolare impatto sulla conduzione nervosa.Anche l'assetto ormonale può avere il suo rilievo,anche se una sola rilevazione non sempre è esaustiva.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani
[#6]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dottore ,
Grazie mille x la risposta.
Di seguito riporto gli esiti degli ultimi esami ormonali effettuati al 3° giorno del ciclo considerando anche che soffro di ipotiroidismo :

FSH = 40,90
LH :25,29
E2: 21,30
Prolattina : 164
Testosterone : 0,08
Progesterone plasmatico : 0,3
DHEA-S : 42


Cosa ne pensa?


Ringrazio nuovamente
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Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.7k 52
Gentile utente
purtroppo una valutazione in astratto e a distanza di valori ormonali di laboratorio non è ragionevolmente possibile.Le risultanze degli esami vanno strettamente correlate a quelle della visita e talvolta confrontate con valori ripetuti nel tempo,data anche la grande variabilità di tali dosaggi.Si rischierebbe altrimenti di fornire valutazioni molto generiche, non adeguate al singolo soggetto,e con grandi margini di errore.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani
[#8]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille Dottore.
Allora cambio la domanda :
Quale sarebbe l'iter corretto da seguire per poter verificare le condizioni di una premenopausa?
Gli antidepressivi e l'ipotiroidismo possono influire sugli esiti degli esami?

Sempre mille grazie
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Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.7k 52
Gentile utente,
la diagnosi di premenopausa discende da una valutazione globale del soggetto in cui oltre l'anamnesi e la visita possono essere presi in considerazione i dosaggi ormonali,così come esami strumentali,che il medico può ritenere necessari secondo le sue conoscenze e la sua esperienza.
Per quanto concerne l'ipotiroidismo si pùè dire che esiste uno stretto legame fra funzionamento tiroideo e assetto degli ormoni sessuali.Infatti molto spesso un cattivo funzionamento della tiroide può portare ad alterazioni del ciclo estruale o della libido.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani
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Utente
Utente
Grazie mille Dottore.
gli antidepressivi e quindi un ipotiroidismo potrebbero influenzare tali valori fino a far diagnosticare una "falsa" perimenopausa ?
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dopo
Utente
Utente
Salve,
riprendo questo post per agiornamenti.

E 'passato un po' di tempo ma il problema non va via. Ho effettuato una visita specialistica endocrinologica che non ha rilevato nulla di anomalo , se non confermarmi la tiroidite di Hashimoto (che ormai da una vita) e la cura con eutirox che seguo da tempo.
Ora per la mia premenopausa precoce assumo la pillola LOETTE da 4 mesi che mi ha drasticamente azzerato la libido e di conseguenza non ho più stimoli . Non so più cosa fare , come comportarmi, ormai è un anno che ho azzerato la mia sessualità e sento che il rapporto si sta rovinando......questo mi fa male , perché lo amo tantissimo ma questa situazione quando può andare avanti? Vedo che lui soffre tanto seppure in modo paziente , mi riempie di attenzioni , di coccole , fa di tutto per non farmi pesare la situazione , eppure non sento proprio il bisogno di cercare l'intimità!
Come posso fare per aiutare questo aspetto e la storia in generale? e se fossi diventata frigida? Ho paura.....