Insensibilità vaginale

Salve,
chiedo un parere riguardo un problema (se si può definire tale) che ormai affronto con la mia ragazza da un anno.
Premessa: Sto con una ragazza da un anno e due anni fa lei ha perso il cognato,( a cui era profondamente legata), in un tragico incidente, è da quel momento non è riuscita più a riprendersi;
Nei primi mesi facevamo l'amore con molta passione tutti i giorni ma fin dall'inizio mi sono reso conto che per arrivare all'orgasmo si doveva "aiutare" con l'autostimolazione del clitoride durante la penetrazione .Passando i giorni decisi di parlarle e chiedere come mai non riusciva solo con la penetrazione e se questa fosse una sua "caratteristica"...ma lei mi disse che in passato non aveva mai avuto problemi e che riusciva tranquillamente anche solo con la penetrazione, ma questo fino alla perdita del cognato , poi il suo corpo è cambiato ed anche con il suo precedente compagno ha avuto bisogno di autostimolarsi.
La nostra storia comunque andava avanti, sperando che prima o poi le cose cambiassero, ma dopo sei mesi ha avuto un peggioramento è si è rivolta ad uno psicologo e successivamente allo psichiatra che le ha prescritto degli antidepressivi.Da quel momento sono iniziati i veri problemi , ovvero forte calo del desiderio e poca sensibilità del clitoride che le ha portato ad una sorta di anorgasmia.Ha così deciso di cambiare le pillole prescritte con altre più blande , il problema però adesso risulta alterno , cioè ci sono dei periodi che ha un forte desiderio di me e facciamo l'amore nonostante lei non arrivi all'orgasmo comunque , e altri in cui non riesce nemmeno ad eccitarsi , invece in rari casi lei riesce ad avere un orgasmo solo se le pratico l'orale.Tutt'oggi si presenta questo problema , dopo poco più di un anno , e decidendo di riaffrontare l'argomento lei mi ha confermato che non sente assolutamente nulla durante la penetrazione e non avverte più la sensibilità di prima al Clitoride.Sono sicuro che la poca sensibilità al clitoride è dovuta dal farmaco che sta assumendo e l'ha confermato anche la sua ginecologa rassicurandola che tutto si ristabilirà dopo la fine del trattamento.Però adesso la domanda che mi faccio è la seguente :
Il problema della penetrazione e del non sentire nulla è presente ormai da 2 anni e prima dell'assunzione degli antidepressivi e anche prima di conoscermi , quindi dopo la fine del trattamento con gli antidepressivi lei ritroverà la sensibilità al clitoride persa ma non quella nella penetrazione! Come si può migliorare questo aspetto?Tra di noi quando facciamo l'amore c'è una passione mai vista e lei mi ama tantissmo....però questa cosa ci fa star male.
Chiedo disperatamente consigli...

Grazie mille in anticipo a tutti

Cordiali saluti
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
" Nei primi mesi facevamo l'amore con molta passione tutti i giorni ma fin dall'inizio mi sono reso conto che per arrivare all'orgasmo si doveva "aiutare" con l'autostimolazione del clitoride durante la penetrazione .Passando i giorni decisi di parlarle e chiedere come mai non riusciva solo con la penetrazione e se questa fosse una sua "caratteristi"


La risposta orgasmica femminile non esiste senza una stimolazione clitoridea, non esiste una distinzione tra orgasmo vaginale ed uno clitorideo.
Eviterei inquisizioni e le suggerisco una consulenza di coppia,per conoscervi meglio, anche sotto le lenzuola.
Dare la " responsabilità " alla semplice penetrazione e sensibilità vaginale o alla farmaco terapia e decisamente riduttivo.

Dal suo racconto, sicuramente con dovizia di particolari, quello che mi ha fatto più riflettere è la sua totale assenza dalla storia.
L' amore e la sessualità hanno un significato di scambio, di empatia, di tantissimo altro...forse sarebbe utile riflettere anche su di lei e sulle dinamiche della sua coppia, lei non può essere solo un osservatore esterno....

Le allego delle letture per fugare i suoi dubbi




https://www.medicitalia.it/salute/psicologia/109-anorgasmia.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3437-orgasmo-femminile-e-veramente-indispensabile.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2348-l-orgasmo-femminile-si-puo-imparare.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/150-orgasmo-femminile-vaginale-o-clitorideo.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1813-calo-del-desiderio-sessuale-il-difficile-passaggio-dal-piacere-solitario-al-piacere-condiviso.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1620-orgasmo-femminile-i-10-ambiti-da-conoscere.html-

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Utente,

mi colpisce il fatto che sia lei a scriverci e non la sua ragazza.
Quanto ci descrive non riveste la stessa problematicità per entrambi? La ragazza percepisce come meno grave o fastidioso di lei il problema?

I farmaci antidepressivi incidono sul desiderio sessuale e sulla sensibilità della zona genitale, come confermato anche dalla ginecologa, quindi si può pensare che finchè li prenderà il problema generato dalla loro assunzione non recederà.

Non ho capito se la ragazza è anche in psicoterapia: come stanno le cose?

Per quanto riguarda lo stato precedente all'assunzione di antidepressivi se la ragazza ha riscontrato delle modificazioni nelle proprie risposte fisiche è necessario che ne parli direttamente con un nostro collega, oltre che con la ginecologa, per appurare a cosa sia dovuto.
Non esistono indicazioni e consigli generici da darle: le suggerisca di farsi seguire da uno psicologo se questo non sta già succedendo o di trattare questo argomento con chi la segue se è già in trattamento.

Un caro saluto,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Utente
Utente
Salve Dott.ssa Randone,
è vero forse sono sembrato esterno alla storia ma le posso assicurare che non è assolutamente così.Siamo una coppia molto complice e a letto non abbiamo praticamente nessu tabù....quando facciamo l'amore siamo pienamente coinvolti e la passione è smisurata. Dopo averle fatto presente il mio dubbio mi ha risposto che non sapeva spiegarsi del perchè non riusciva nonostante il fortissimo desiderio di me (spesso mi svegliava durante la notte chiedendomi di farlo!!) ma si rendeva e si rende solo conto che non prova niente durante la penetrazione, mentre prima non era così , anche se la stimolazione del clitoride magari veniva indirettamente , lei riusciva ad avere un orgasmo anche solo con la penetrazione. Ho iniziato poi a farmi vari problemi e complessi come ovviamente quello della dimensione ma poi sapendo che anche con il suo precedente compagno non riusciva più ho ritirato quel pensiero.
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dopo
Utente
Utente
Salve Dott.ssa Massaro ,
anche per lei è pesante questa situazione , più volte mi ha confessato che il massimo sarebbe quello di raggiungere l'orgasmo semplicemente con la penetrazione e ho paura che alla lunga anche per lei questa cosa possa diventare difficile da gestire e minare di conseguenza la nostra storia.
Per il calo del desiderio e della sensibilità sicuramente il tutto è dovuto ai farmaci , ma quello già lo so , ma mi preoccupa lo stato prima dell'assunzione degli antidepressivi,
La mia ragazza attualmente è in psicoterapia , e proprio ieri ha deciso di interrompere (in accordo con la psichiatra) il trattamento farmacologico.Una settimana fà , inoltre , ha eseguito una visita ginecologica completa che non ha rilevato niente di anomalo, quindi non saprei a cosa pensare. Un giorno mentre faceva l'amore la vidi piangere e tra le lacrime mi disse "Mi dispiace.....non provo e non sento nulla" così ci siamo fermati ,l'ho coccolata rassicurandola dicendole di non preoccuparsi, però in cuor mio non ho idea di come possa migliorare la situazione.

Grazie mille
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Da quel punto di vista migliorerà sicuramente sospendendo gli antidepressivi, ma occorre del tempo perchè l'organismo si "ripulisca" del tutto dal farmaco e soprattutto perchè effettui un corretto scalaggio della dose.

Se la ragazza è in psicoterapia non sta affrontando anche questi temi con chi la segue?
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dopo
Utente
Utente
Si certo.Però ho voluto comunque sentire altri pareri e questo sito mi è sembrato il più professionale di tutti gli altri , per questo poi ho deciso di ascoltare altri specialisti, spesso è difficile trovare la persona "giusta" che segue il filone "giusto".
Da quel punto di vista migliorerà lo so , ma la sensibilità persa durante la penetrazione non era dovuta al farmaco....quello in che modo potrà migliorare?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Non ha fiducia nel fatto che chi la segue la possa aiutare adeguatamente?
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dopo
Utente
Utente
Le è stato detto che alla fine del trattamento farmacologico pian piano ritornerà tutto apposto , però la mia perplessità sta nel fatto che il suo problema è nato prima di usare i medicinali.....quindi non vedo perchè dovrebbe sistemarsi un problema non dovuto ad essi.....per questo ho girato la domanda a voi.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Mi spiace, ma avendo solo una scarsissima conoscenza del caso e non potendo interloquire con la diretta interessata non le sappiamo dire altro.

Legga attentamente gli articoli della D.ssa Randone e magari li faccia leggere anche alla sua ragazza.
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dopo
Utente
Utente
Capisco.Io e la mia ragazza abbiamo parlato tanto di questo problema e conosco bene tutti i dettagli.
Non so mi può chiedere qualsiasi cosa , qualsiasi informazione al riguardo , almeno per aiutarmi a capire se il problema può migliorare o c'è anche la possibilità che diventi cronico.
Gli articoli li ho letti attentamente e sono cose già discusse con lei , non saprei.
Posso chiederle di iscriversi anche lei a questo sito così può interloquire direttamente con lei.

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Mi sembra una buona idea, glielo chieda così se è interessata ad avere altre informazioni potrà farci direttamente le domande perchè per interposta persona il discorso è limitato.

Tenga però conto del fatto che, essendo già seguita da uno psicologo, potrà non vedere il motivo di consultare anche noi, che comunque non la conosciamo di persona e possiamo fornire solo un consulto orientativo che non so se potrebbe essere più approfondito rispetto a quanto abbiamo già detto a lei.

Nel caso in cui la ragazza non fosse soddisfatta del percorso che sta effettuando potrà però sempre rivolgersi ad un altro psicologo per chiedere un consulto di persona e magari cambiare approccio terapeutico.

Secondo me sarebbe un'ottima idea che effettuaste qualche colloquio di coppia, dal momento che il problema riguarda entrambi e che lei esprime ansia e insoddisfazione con le quali potrebbe involontariamente condizionare in maniera negativa la ragazza.
Pensateci!
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
<<lei mi disse che in passato non aveva mai avuto problemi e che riusciva tranquillamente anche solo con la penetrazione, ma questo fino alla perdita del cognato , poi il suo corpo è cambiato ed anche con il suo precedente compagno ha avuto bisogno di autostimolarsi.>>

Gentile Utente,
qual è la vostra ipotesi rispetto alla correlazione tra la morte del cognato e le "difficoltà" della sua compagna?
Questo lutto quali ripercussioni ha avuto in altri ambiti della sua vita?
In che senso il suo corpo è cambiato?
Ci sono, a vostro avviso, elementi ricorrenti nei periodi in cui le cose vanno sensibilmente meglio?
Utilizzate qualche metodo anticoncezionale?

Cordialità.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Comprendo il suo disagio, ma come le e stato già detto dalla dottoressa Massaro, non abbiamo elementi a sufficienza per affrontare la complessa problematica, a quanto pare pregressa rispetto alle difficoltà attuali.
Inoltre siamo online ed anche se il sito le e piaciuto, non si può fare ne diagnosi, ne terapia, è vietato dai nostri ordini di appartenenza, dalle linee guida del sito ed ovviamente dal buon senso....

Cerchi un nostro collega de visu, sicuramente saprà aiutarvi .
[#14]
dopo
Utente
Utente
Salve Dr. Paola Scalco,

Lei dice che dalla tragedia non riesce a essere più serena anche perchè quando è venuto a mancare il cognato la sorella aspettava una bimba nata due mesi dopo.Pensa in continuazione alla sorella rimasta in difficoltà e vorrebbe avvicinarsi a lei ma il lavoro non le permette di poterlo fare.Spesso, nei primi mesi , durante la notte la sentivo piangere , ora non più ma il farmaco credo stia facendo la sua parte.Lei in quel periodo era fidanzata e non ha mai avuto difficoltà nel raggiungere l'orgasmo , poi dopo quel giorno si è sentita cambiata e come se avesse perso la sensibilità (così dice) ed anche con lui ha avuto bisogno di "aiutarsi" , poi la storia è finita e dopo circa 5 mesi ci siamo conosciuti ed anche con me ha riscontrato questo problema.Il lutto ha avuto ripercussioni anche sul suo lavoro , non riesce ad essere serena e la concentrazione è calata , tanto è vero che vorrebbe chiedere di essere trasferita per avvicinarsi alla sorella rimasta vedova con la bimba.Nei primi mesi, tra di noi , a parte la sua difficoltà , non è mancato mai niente , voglia , passione e desiderio , poi ha avuto un crollo psicologico ed è andata da uno psicologo e successivamente uno psichiatra che le ha prescritto degli antidepressivi.Da quel momento totale assenza del desiderio , così sono state cambiate due volte le pillole e ora da 2 mesi prende quelle più blande che le hanno fatto tornare la voglia , ovviamente non come prima.Adesso lei avverte voglia e il desiderio però non "sentendo nulla"(sempre sue parole) durante l'atto si fredda e non ha nemmeno la voglia di autostimolarsi come faceva all'inizio, anche perchè con le pillole lei non avverte più la sensibilità di prima al clitoride .Abbiamo provato davvero in tutti i modi , in tutte le posizioni , ma lei non avverto nessun stimolo piacevole alla penetrazione.
La psichiatra dice che questo aspetto torna alla normalità dopo essersi "disintossicata"dal farmaco ma non le dice mai nulla sua sua precedente difficoltà.
Non usiamo nulla come anticoncezionale , anzi provai anche dei condom stimolanti per lei , ma stesso risultato.....


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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Utente,
non mi è ben chiaro se la cura farmacologica e la psicoterapia sono effettuate dalla medesima persona, ma in ogni caso, concordando con le Colleghe, il mio suggerimento è quello di rivolgervi ad un altro psicologo per una parallela consulenza di coppia, in modo da valutare "in diretta" la situazione (non solo sessuale, ma anche affettiva e relazionale) e decidere se e come intervenire.

Saluti.