Malessere da sindrome ansioso depressiva

Come da miei consulti ho sofferto di varie patologie e sono stato curato dal 2010 al 2011 (con successo e remissione) con citalopram e successivamente escitalopram per sindrome ansiosa depressiva.
A dicembre 2013 a causa di gonfiore ai linfonodi del collo con febbricola persistente feci esami che evidenziarono mononucleosi/linfoadenopatia.A fine aprile dopo uno sforzo mi venne tachicardia con dispnea,sudorazione e addome gonfio,chiamai i paramedici,che sopraggiunti constatarono un lieve miglioramento;il curante mi ha poi ordinato esami(ormonali,ematochimici,ect),tutti negativi se non una leggera diminuzione della funzionalità renale,e mi inviò da un neurologo che non ritenne dover iniziare una nuova terapia,Dal momento che è stato riconosciuto che sono vittima di mobbing,prima della visita del caso,mi sono stati prescritti altri esami(feci,di cui attendo esiti,e colonscopia per perdurare di un dolore area dx addome e feci sfatte,e rmn encefalo per cisti aracnoidea asintomatica ma che si ritiene da rivalutare,dal momento che fu scoperta con rmn senza mdc(ed ora dovendo ottenere documentazione precisa in merito ad eventuali patologie fisiche oltre che psichiche,si richiede con mdc).I sintomi sono:fronte calda e spesso brividi(no febbre, debolezza costante e lieve ripresa se molto riposo ma sintomi che riesplodono con tachicardie,affanno,sensazione di svenimento dopo sforzi talora anche lievi,e pressione che diventa poi repentinamente bassa(fino al 2013 era in media 120-85, ora 110-70),e perdita di peso(da 78 kg di dicembre a 71 ora).Avevo anche ripreso sport e se ci provo ora sto male,come da indicazione successive neurolo ora assumo citalopram da 2 settimane e soffro ancora sintomi(da adattamento?)quali brividi,paura,a volte sete continua e inarrestabile,tachicardia se mi sforzo di far un po' di moto(ma fatto ecg,negativo),ondate di caldo spec.di notte con risvegli nel panico(mi sento come ribollire,un paio di volte tremavo tutto e mi sembrava di impazzire o morire e ho chiamato i paramedici,in ps mi hanno sedato e consigliato un dosaggio a salire più graduale e per ora minore),che nella cura fatta 4 anni fa non erano così pesanti,sperando in una stabilizzazione del farmaco(e da prescrizione dovrò raggiungere 20mg/die)vorrei sapere:con la creatinina 1,4(soffro di lieve IRC per pieloplastica nell'infanzia,screening annuali sotto controllo)il dosaggio non sarà deleterio per i reni,prospettando una cura di 1 anno?potrò andare al mare e fare il bagno anche in acqua fredda?sono solito prendere molto sole,può dare problemi?quando mi sentirò meglio potrei fare sforzi come il body building?Inoltre, in caso di influenza,rinite o sinusite(sono frequenti)assumo paracetamolo,fluimicil o bentelan,zirtec per allergia,devo fare 2 cicli annui di cura benexol+prefolic per iperomocisteinemia da omozigosi mthfr(lieve trombofilia ereditaria),e talvolta ero solito assumere melatonina per dormire meglio:ci sono interazioni di evitare?grazie mille,attendo riscontro
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45k 1k 248
Gentile utente,

"l dosaggio non sarà deleterio per i reni,prospettando una cura di 1 anno?"

Lei ha una IRC lieve ma non vedo il nesso, perché i reni dovrebbero risentire di questo medicinale ?

Per quanto riguarda le altre domande, qual'è il filo logico, perché non se ne capisce sempre il nesso con le cose che ha riferito (il bagno in acqua fredda ?) e altre sono abbastanza prive di senso in sé (se uno si sente bene può fare sport ?).

Al di là di questo, poiché queste sono questioni relative alla gestione della sua cura, o di condizioni future che nessuno può sapere, non le ha poste al suo medico semplicemente ?
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Utente
Utente
Gent.mo Dott.Pacini,

dal momento che mi è sempre stato fatto presente di fare a meno il più possibile delle medicine,ho pensato potesse essere un problema dover ricorrere a cure prolungate senza dovermi preoccupare della mia situazione renale,il nefrologo non mi rivedrà fino ad ottobre e così non sapevo se era meglio discutere sul dosaggio(che peraltro ho scritto male,dovrò raggiungere 20gtt/die,quindi non 20 ma 40 mg).

Riguardo alle altre domande,il mio medico è sempre stato contrario a qualunque sport che non fosse il nuoto o la corsa a livelli blandi(e non solo per me ma anche per altri suoi pazienti che conosco che non hanno problemi di salute che hanno chiesto lumi in merito),così ho preferito non interpellarlo,dal momento che in vita mia ho praticato in passato,prima di avere questi problemi,ogni tipo di attività per anni(pugilato,alpinismo,sci,canyoning,calcio etc. con le relative visite agonistiche presso i centri di medicina dello sport,passate senza problemi).
Dal momento che da quando nel 2010 soffrii per la prima volta di somatizzazioni così invalidanti,non sono più riuscito a praticare a questi livelli senza accusare malori,ho approcciato allo sport quando mi fu di nuovo possibile con una maggiore cautela,e comunque era già stato deciso che potevo iniziare a dismettere la terapia a quel tempo: ora che devo seguire questa terapia a questo dosaggio,volevo quindi avere rassicurazione sui punti prima evidenziati nel caso fosse comunque non opportuno intraprendere attività di quel genere. Inoltre, se decidessi di fare escursionismo, potrei arrivare a quote come 3000mt slm senza avere delle problematiche(es.un po' di mal di montagna,che ogni tanto mi capitava,ma quando stavo bene,facevo addirittura il bagno nei laghi quasi ghiacciati in quota senza avere problemi)non compatibili con la terapia?
E secondo Lei,se verrà confermato,a breve,che trattasi solo di somatizzazioni,queste cure hanno delle possibilità di offrire una regressione totale ma anche definitiva,o esiste sempre il rischio di doverle riprendere per ricorrenza dei disturbi dopo qualche tempo che si è dismessa la terapia?

La ringrazio molto
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45k 1k 248
Gentile utente,

Se ha dei limiti a praticare sport per altre condizioni mediche è una cosa, con il problema psichiatrico non vedo il nesso.

Cioè perché non dovrebbe essere opportuno ? Chi ha detto questo dei medici che la seguono (in merito al problema psichiatrico) e per quale motivo ?

Le cure possono produre un buon controllo e regressione delle cosiddette somatizzazioni, anche se di solito hanno una durata lunga come già sa.

Continuo a non capire però perché un soggetto con somatizzazioni dovrebbe avere come limite consigliato quello negli sport (quando sta male è ovvio che ha dei limiti, ma non capisco da dove viene il ragionamento dello sport nei disturbi d'ansia-somatoformi).
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Utente
Utente
Gentile Dott. Pacini,

al momento mi sconsigliano di praticare attività impegnative solo fino a quando almeno non sarà certo che non vi siano altre patologie che richiedono riposo(sono in attesa di eseguire a breve rm encefalo e colonscopia),se gli screenings daranno nuovamente esito negativo,non ci saranno altre condizioni organiche che mi impedirebbero di riprendere anche le attività impegnative.

Riguardo al problema psichiatrico,era mio interesse sapere per il futuro(che mi auguro veda presto la scomparsa delle somatizzazioni),dovendo continuare a lungo la terapia a quel dosaggio,potrei riprendere quelle attività senza rischiare degli scompensi a causa dell'assunzione del farmaco;avevo accennato ciò al neurologo,che mi disse che finchè mi vengono tachicardie etc. avrei dovuto evitare per non sentirmi male,se poi passato un periodo volessi riprovare,di considerare lo sforzo in base alle risposte che dà il mio corpo. Sopra però ho chiesto dei dettagli quali esposizione a sole,acqua fredda,altitudine e interazioni con i farmaci che ho scritto,che non ho fatto a tempo a richiedere al neurologo nello specifico:avevo provato a ricontattarlo per questo ma non è stato possibile poiché sono in fase di cambio sede. Puoi darmi delle indicazioni Lei?

La ringrazio
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