Problemi di ansia e consigli

Gentili dottori,
sono uno studente universitario afflitto da pesanti problemi di ansia e pensieri che definirei "parassiti".
Nonostante sia sempre stato uno studente più che brillante, l'università è stata per me un supplizio psicologico: ho sempre avuto passione per quello che studio, sempre capito tutto, mai rimandato ad un esame, ma l'ansia da essa generata è sempre stata ingestibile, costringendomi il più delle volte ad abbandonare a metà la preparazione per un esame o a non iniziarla addirittura.

Ora, a 4 esami dalla laurea la cosa è diventata insostenibile. Se prima (fino alla maturità) l'ansia era costruttiva, ora è diventata distruttiva e mi impedisce di studiare come vorrei, penso che non ce la farei mai e mi viene voglia di abbandonare e di buttarmi in qualche fosso.

Sono già stato da un sedicente psichiatra (concedetemi l'aggettivo). Attirato dalla sua pagina personale, in cui si dipingeva come esperto nel fenomeno da me vissuto, ho speso la bellezza di 230euro per una visita superficiale, durata 10 min in cui mi sono stati prescritti farmaci ritenuti (da molti di voi, visto che ai tempi chiesi un parere, dal mio medico e dal mio farmacista) inadeguati sia per tipologia che per dosaggio.

Ora, volendo risolvere questo problema, ma non sapendo a chi rivolgermi (di psichiatri ce ne sono fin troppi, mancano i racconti delle esperienze di pazienti passati) ho deciso di rivolgermi ad un centro pubblico per i disturbi d'ansia, avente a disposizione psichiatri e psicologi.

La domanda è questa:
sarà nota anche a voi la totale sfiducia e stigmatizzazione delle strutture psichiatriche pubbliche. Tutti infatti consigliano specialisti privati! Ma data la mia esperienza, ho deciso di provare.
Qual è il vostro consiglio? pubblico o privato? lavorate nel settore, siate sinceri... non mi sembra il caso di ricordare che una persona, io, sta male, ergo cerca un aiuto concreto e serio.

Grazie
[#1]
Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.7k 54
Gentile utente,
nella mia esperienza ciò che più conta ed influisce sull'esito di una cura è il rapporto che si instaura fra medico e paziente.Tale rapporto è molto legato alla attenzione e alla dedizione che il medico pone nella sua professione.Pertanto non credo che si possa fare una distinzione fra cure pubbliche e private,quanto fra professionisti diversi.Anche nel pubblico si possono trovare medici che si prendono a cuore la situazione dei loro pazienti,tanto quanto nel privato.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani

[#2]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Sono pienamente d'accordo con lei.

Mi sono reso conto di quanto la mia domanda sia troppo generica e superficiale. Tutti consigliano il privato, ma io nel privato mi sono trovato malissimo.

In questo campo è ahimè difficile capire se la persona a cui ci si affida è "brava"/adatta a noi. Non è come andare dal dermatologo. Quindi vorrei sapere: quali elementi devo prendere in considerazione per valutare il medico a cui mi rivolgo?

Esempio tratto da esperienza personale:
ragazzo di 21 anni si presenta, dice che ha problemi di ansia, qualche pensiero ossessivo e che non riesce più a studiare bene. Queste sono le UNICHE informazioni che mi sono state chieste, nulla di più (a parte domande sul parto -naturale, complicazioni- , sul cioccolato, sul brodo di carne e se avessi mai avuto la percezione di muovermi anche quando sono fermo)
Senza ulteriori domande vengono prescritti lexotan 10gc e laroxyl 2 gc la sera. Nessun consiglio, nessun "fare anche psicoterapia".

Il medico di famiglia conviene con me, dicendo che l'ansia non si cura solo con i farmaci, ma con terapia (tipo TCC), quindi uno psichiatra che mi liquida solamente con una prescrizione, non è uno psichiatra adatto a me.

Ora ho preso appuntamento presso questo centro specializzato nei disturbi d'ansia, il tutto con il SSN, avrò la visita tra 10gg.
Potrei eventualmente aggiornarvi sugli sviluppi?



[#3]
Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.7k 54
Gentile utente,
certamente il tempo impiegato nella raccolta dell'anamnesi,e l'accuratezza della stessa nel sondare il più profondamente e completamente possibile eventi,stati d'animo correlati,e sintomi,sia presenti che passati,sono indice di attenzione verso le necessità del paziente , e possono essere per lei già un buon metro di giudizio.
Può comunque aggiornarci in qualsiasi momento circa l'andamento della sua situazione e le sue esperienze.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani

[#4]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Gentile Dottore,
oggi ho finalmente sostenuto la visita psichiatra. Nonostante le paure, devo felicemente ammettere di essermi trovato veramente BENE.
Ho trovato una dottoressa molto preparata, empatica, cordiale e pure simpatica! La visita è stata lunga e dettagliata e la dott.ssa in questione mi ha esposto il suo pensiero riguardo il mio problema, si è confrontata con me e mi ha spiegato tutto per filo e per segno.
Ho particolarmente apprezzato il confronto, il dialogo e non l'imposizione di un pensiero o della cura (non che mi abbia detto "le va bene se le prescrivo lo Zoloft?", ma essendo un aspirante chimico farmaceutico e conoscendo i farmaci in questione, è stata molto disponibile nello spiegarmi perché questa scelta ecc ecc, credo sia di prassi, ma reduce dall'esperienza negativa con l'altro medico, ne sono rimasto meravigliato).

Sono veramente molto felice e sollevato, spero che l'esperienza continui ad essere positiva anche in futuro.

Per ora mi è stato prescritto Zoloft 50 mg/die (25 mg per la prima settimana) e xanax al bisogno. Tra un mese il controllo.
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