Cipralex in gravidanza

Buongiorno. Ho 30 anni e soffro di ansia fortissima che mi porta avere vertigini e tachicardia (ho un lieve prolasso della valvola mitrale quindi i sintomi sono accentuati) per 3 volte ho iniziato la terapia con cipralex e ogni volta che la smetterò stavo bene per circa 1 anno senza l utilizzo di farmaci. Nell ultimo anno ho avuto un periodo molto stressante e anche un aborto alla 6 settimana. Io e il mio fidanzato volevamo tanto un figlio ma dopo qualche mese ho avuto un attacco di panico fortissimo con aritmia e sobo finita al pronto soccorso dove mi hanno consigliato di riprendere la cura. E così ho fatto. Mi sono anche rivolta a una psicologa che mi sta supportando ma non riesco ad accettare di non poter più riprovare ad avere una gravidanza per colpa dei farmaci e temo di dover rinunciare ad avere un figlio per questo. Perché puntualmente ritornano i sintomi daansia con battiti a 170 pressione alta. Etc...ho già sentito i pareri di 2 ginecologhe che mi dicono che quando sarò pronto saranno pronte a seguire e valutare come fare con i farmaci ...scalaggi o adeguamenti terapia. Il problema è che lo psichiatra che mi ha prescritto il farmaco è contrario all assunzione del cipralex mentre io ho telefonato al telefono rosso e mi hanno rassicurato che non c i sono CoNero indicazioni per una gravidanza se non nel periodo dell allattamento. In cui andrebbe sostituito o smesso. Sono molto confusa da un lato penso che potrei aspettare qualche mese (la cura l ho iniziata da 2 mesi)e cercare la gravidanza senza cipralex ma tra i miei tanti sintomi c è anche la fobia della nausea e so già che al primo accenno di nausea mi si scatenerebbero attacchi di panico (visto che poi il mio grosso problema è che l ansia mi provoca disturbi fisici invalidanti) com il rischio di dover riprendere la cura in gravidanza e subire tutti i terribili effetti collaterali che puntualmente sento a inizio cura. Dall altro lato dopo la rassicurazione del telefono rosso vorrei riprovare ad avere un figlio per viverla il più sereno possibile. Ma non so a chi affidarmi. Ogni uno dice una cosa diversa...all ASL mi hanno detto che il fl cipralex può essere nocivo solo nel primo trimestre, al telefono rosso mi hanno detto che è sicuro al 100% se non nella fase dell allattamento, lo psichiatra che mi ha prescritto il farmaco dice che è incompatibile. Vorrei il vostro parere e sare anche interessata a fissare un appuntamento se qualcuno è del Piemonte o liguria. Grazie
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Dr. Michele Patat Psichiatra, Psicoterapeuta 640 11
Gentile utente,
allo stato attuale non esistono studi scientifici che indichino con chiarezza l'effetto di cipralex in gravidanza e questo potrebbe spiegare il perché delle molteplici risposte che ha ricevuto.
In effetti per essere sicuri al 100% il farmaco (come molti altri) non andrebbe assunto né in gravidanza né in allattamento, specialmente nel primo trimestre, tuttavia in condizioni particolari (gravità dei sintomi) alcune donne proseguono con la sua assunzione.
Si tratta di valutare il rischio ed il possibile beneficio connesso alla cura (in fondo anche una gravidanza caratterizzata da livelli molto intensi di ansia è a rischio) e questo lo può stabilire soltanto con i medici che la conoscono.
Cordiali saluti,

Dr. Michele Patat
https://www.medicitalia.it/michelepatat

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per il chiarimento. Il problema è che la cura attuale mi è stata prescritta al pronto soccorso dopo un ricovero perche non riuscivo più a camminare dalle vertigini e avevo extrasistole continue. Quindi non ho un vero e proprio medico che mi segue. Mi sono rivolta all ASL locale e mi hanno detto di aspettare almeno a fine estate e poi scalare del tutto il cipralex e provare a cercare una gravidanza...ma purtroppo per una gravidanza ci potrebbero volere mesi o anni e nel frattempo potrei avere ricadute e continuare a rimandare...è chiaro che se in 8 anni ho dovuto ricorrere al cipralex anche se sono stata per dei periodi anche di 1 anno senza dove l ansia era presente ma controllabile
Ora ce la sto mettendo tutta. Faccio psicoterapia, yoga, meditazione e ho preso un periodo di pausa dal lavoro. Ma vorrei provare presto ad avere un figlio. E aver avuto così tante ricadute non mi fa ben sperare. E quando crollo mi è impossibile uscire di casa. Mi sento svenire non oso immaginare dove provare quei sintomi in gravidanza. Avrei tanto bisogno di rassicurazioni
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Dr. Michele Patat Psichiatra, Psicoterapeuta 640 11
A mio parere sarebbe opportuno individuare uno specialista di sua fiducia che sia in grado di gestire insieme a lei tutte le fasi del suo percorso: dalla ricerca di una gravidanza, alle varie fasi della stessa, fino all'allattamento.
Solo in questo modo sarebbe possibile valutare momento per momento le scelte più opportune.
Cordiali saluti
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L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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