Terapia farmacologica dell'ansia
Gentili medici,
scrivo in merito alla mia situazione clinica che gentilmente vorrete esaminare.
Paziente dislipidemico e frequentemente ansioso, da un recente test da sforzo effettuato emerge:
"Test massimale per frequenza cardiaca, a carico medio, negativo per sintomi e/o modificazioni ecgrafiche, positivo per ipertensione arteriosa".
Dal colloquio col cardiologo emerge un probabile ipertono del sistema nervoso simpatico, considerando l'età e il fatto che nei momenti in cui mi sento tranquillo la pressione e la frequenza da me misurate risultano nella norma.
Oggi ho esposto il problema al curante, e oltre ad avermi prescritto un ecografia dei grossi vasi addominali per escludere un ipertensione secondaria a patologia renale mi ha prescritto nebivololo 5mg 1/2 cpr/die e consigliato attività fisica per stimolare il tono vagale e compensare.
Ora vi interrogo per chiedervi se la terapia con beta bloccanti sia adeguata per il mio disturbo, o se sia meglio sottoporsi a un colloquio specialistico psichiatrico considerando che ultimamente mi sono sentito più agitato e "reattivo" del solito. Sono un po' turbato in quanto conosco gli effetti collaterali dei beta bloccanti, anche a carico della sfera sessuale.
Grazie della vostra disponibilità.
scrivo in merito alla mia situazione clinica che gentilmente vorrete esaminare.
Paziente dislipidemico e frequentemente ansioso, da un recente test da sforzo effettuato emerge:
"Test massimale per frequenza cardiaca, a carico medio, negativo per sintomi e/o modificazioni ecgrafiche, positivo per ipertensione arteriosa".
Dal colloquio col cardiologo emerge un probabile ipertono del sistema nervoso simpatico, considerando l'età e il fatto che nei momenti in cui mi sento tranquillo la pressione e la frequenza da me misurate risultano nella norma.
Oggi ho esposto il problema al curante, e oltre ad avermi prescritto un ecografia dei grossi vasi addominali per escludere un ipertensione secondaria a patologia renale mi ha prescritto nebivololo 5mg 1/2 cpr/die e consigliato attività fisica per stimolare il tono vagale e compensare.
Ora vi interrogo per chiedervi se la terapia con beta bloccanti sia adeguata per il mio disturbo, o se sia meglio sottoporsi a un colloquio specialistico psichiatrico considerando che ultimamente mi sono sentito più agitato e "reattivo" del solito. Sono un po' turbato in quanto conosco gli effetti collaterali dei beta bloccanti, anche a carico della sfera sessuale.
Grazie della vostra disponibilità.
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero
Psichiatra, Psicoterapeuta
41.1k 1k 63
In realtà lei ha una diagnosi di ipertensione arteriosa, perché pensa che la prescrizione sia per l'ansia?
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
dopo
Utente
Perchè l'ipertensione, stando a quello che i medici che ho consultato mi hanno riferito, non è una condizione oscillante, per lo meno non nell'ambito di estesi intervalli come invece accade nel mio caso. Intendo dire che se un individuo è iperteso lo è nel corso di tutta la giornata, non a momenti alterni. Purtroppo i miei innalzamenti pressori e della frequenza cardiaca si verificano simultaneamente nello stesso momento in cui mi trovo o percepisco una situazione di disagio emotivo, che si traduce in uno stato d'angoscia e d'allerta.
Cordialmente.
Cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.4k visite dal 19/03/2015.
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