Ansia e inceppamenti mentali

Salve gentili dottori, sono un ragazzo di 23 anni studente universitario, da giorni in preda all'ansia e all'angoscia che sta palesemente rendendo molto pesante la mia esistenza, da una 20ina di giorni circa.
Racconto l'accaduto nel caso possa essere d'aiuto.

Ho avuto negli ultimi periodi problemi con la mia ragazza, che mi portavano ad essere pensieroso com'è normale che sia. Fin qui tutto normale

Tutto comincia così, mi connetto su internet e cerco discussioni di altra gente su storie con le fidanzate per vedere se qualcuno aveva avuto analogie con la mia storia.
Trovo la discussione di una ragazza e leggo che scrive "Una volta mi è capitato di tradire il mio ragazzo e sono in depressione in cura da un anno a causa di questo".
Leggere questo ha scatenato in me una reazione pazzesca. Ho sentito una vampata di calore, , sensazione di paura e pericolo imminente e la fame che si è chiusa.
Così da un momento all'altro, nei giorni precedenti ero la persona più tranquilla, serena e sicura di questo mondo e dopo aver letto quella cosa tutto è cambiato.

Sento un costante senso di angoscia, mangio poco, e soprattutto dormo poco e male, vado a letto alle 00:00 e mi sveglio con un pugno d'ansia nello stomaco alle 2:40, alle 3:00 e proseguo con l'ansia fino al mattino senza cadere nel sonno profondo...sento la mia testa che pensa un infinità di cose in maniera confusa e mi tiene sveglio e di giorno ovviamente sono molto stanco, poco concentrato e sempre in ansia. Poi quest'ansia alimenta altre ansie del tipo, non riuscirò a superare l'esame, deluderò i miei genitori, che figura farò nei confronti dei miei amici e colleghi che mi stimano?

Sono entrato in una sorta di circolo vizioso strano dal quale non riesco ad uscire da giorni. Mi accorgo di pensare costantemente a me stesso e alla mia sensazione di agitazione e farmi sfuggire tutto il resto, tipo uscire con gli amici, andare al mare, studiare.

La mia testa è alla continua ricerca di una soluzione per placare quest'ansia persistente.

E' come se il mio cervello stesso si facesse del male e confutasse tutto.
Dopo giorni di star male mi sono recato da uno psichiatra che mi ha visitato e mi ha detto di stare tranquillo perchè mi sono soltanto suggestionato e quello della depressione non è il mio caso.

Ho pensato vabbè avrò idealizzato e costruito un mostro attorno a questa parola "depressione" che mi ha spaventato.

Analizzando e ragionando ancora sull'accaduto ho capito che è come se ho sviluppato una paura di pensare.
io stesso temo la mia mente come produttrice di pensieri negativi.
E' come se dico a me stesso "La paura e la fissazione della depressione mi ha fatto stare malissimo, ma è stata soltanto una mia paura, quindi il cervello può fissarsi su una cosa a tal punto da farmela credere e da farmi avere costantemente paura e se il mio cervello dovesse continuare a fare così sarei fregato per la vita" ed ecco che praticamente in questo momento lo sono, poichè non riesco a farlo smettere.

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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Dovrebbe prontamente farsi visitare o dal suo medico di famiglia o da uno specialista in psichiatria in quanto i sintomi appaiono ingravescenti.

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