Lo xanax nella gestione dell' ansia

Buonasera a tutti, dopo aver constatato in molti consulti l'autorevolezza degli specialisti qui presenti, mi sono deciso a iscrivermi e chiedervi un parere in merito al mio caso. Sono un uomo di 35 anni che lotta con fasi umorali altalenanti da più di 10 anni. Purtroppo non ho mai assunto stabilizzatori, bensì una cospicua somma di antidepressivi per affrontare le depressioni ricorrenti, puntualmente sospesi ogni volta che uscivo fuori dal tunnel. In Giugno 2015 ho avuto una fase delirante, perdurata circa 3 mesi, in cui ritenevo di essere un messia e di dover realizzare il mio scopo tramite mille idee e progetti che, velocissimi, sovraccaricavano la mia mente. Risultato: depressione che dura ormai da Novembre, ritiro sociale e perdita totale di speranza.
Ho provato erroneamente a curarmi con l' omeopatia unicista, attribuendo la mia fase delirante alla fluoxetina assunta fino allo scorso aprile, ma, non avendo ottenuto risultato alcuno, da circa 20 giorni sto assumendo Carbolithium 150mg al mattino e 300mg alla sera insieme ad una compressa di xanax rp 0,5 al mattino. (Vivo) in uno stato di quasi totale abbandono, non riesco a pensare di poter uscire per il mio paese ed essere etichettato come pazzo, per di più sono intimorito da questa malattia che sembra avermi tolto ogni energia. Vorrei gentilmente chiedervi come la cura prescrittami possa aver azione su questa fase depressiva, agendo il litio principalmente nella prevenzione delle fasi maniacali e lo xanax nella gestione dell' ansia?
Inoltre, anche se conosco la risposta, vorrei avere conferma che si tratti di DB 1 e che è in uno stato cronicizzato(stando al delirio)!

Vi ringrazio anticipatamente e vi auguro buon week-end
Saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Se ha avuto una mania psicotica, è bipolare I.
Detto ciò, andrei oltre il

"Ho provato erroneamente a curarmi con l' omeopatia unicista"

e passerei con serietà alla cura del suo disturbo. Finalmente è approdato ad una delle cure efficaci potenzialmente.

Però c'è da dire:

a) che quando c'è stata una fase psicotica il litio può non funzionare bene da solo
b) che funziona se a dose efficace, e si misura con il dosaggio nel plasma, per cui la dose di 450 mg di per sé non significa niente, bisogna vedere quanto è la litiemia

Dopo una fase psicotica ce n'è una depressiva, è meglio non equivocare questo con l'effetto della cura. La cura purtroppo inizia spesso quando si è al picco della fase maniacale, che poi finisce ed è seguita comunque da una depressiva, magari smorzata ma che dura un tot di mesi. Non è detto che si debba per forza far qualcosa, sicuramente gli antidepressivi in un disturbo bipolare I non sono indicati. Le fasi tendono a passare, la cosa importante è prevenire le ricadute.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie della celerità nel rispondere Dott. Pacini.
Per quanto riguarda la litiemia, devo fare le analisi nella settimana entrante e sottoporle al medico il prossimo 22 Luglio, sono al corrente del fatto che il dosaggio del litio va adeguato in base ai livelli presenti nel sangue.

Il mio problema è che ho iniziato a stare male dopo le scuole superiori, con una depressione sempre crescente unita ad ansia sociale. Dismorfofobia e senso di fallimento hanno fatto sì che non abbia preso in mano la mia vita per progettare il mio avvenire. Soltanto dopo alcuni anni trascorsi in letargia ho deciso di curarmi con antidepressivi, cure interrotte bruscamente e, puntualmente, alle prime difficoltà ripiombavo in depressione.

Le scrivo queste righe per farle comprendere che il mio disturbo bipolare è in comorbidità con fobia sociale, chiedendole se esistono farmaci ad azione significativa su queste patologie accessorie. È già difficile accettare il DB, ma combattere lo stigma per un sociofobico sembra davvero troppo.

P.S.
Avrei un'altra attività familiare da portare avanti , dovrebbe essere una fortuna, ma non riesco ad uscire di casa.

Grazie per l' eventuali risposte!



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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Il disturbo bipolare II è sempre in comorbidità con qualche disturbo d'ansia. Questo crea non poche difficoltà nel decidere cosa fare del disturbo d'ansia, perché gli antidepressivi possono peggiorare il motore "centrale" del disturbo, per cui non sempre vale la pena usarli.
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dt. Pacini non ho capito perchè parla di DB II?

Inoltre da quanto da lei scritto non si evince alcuna possibilità di agire sulla componente fobica!....Cosa dovrei pensare?...Di non aver possibilità di superarla?...Come si può non essere depressi se costretti ad un ritiro sociale?
Mi scuso per la reiterata domanda, ma potrebbe indicarmi qualche soluzione, qualora ce ne siano?

Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Una svista, ma non cambia il discorso. Il disturbo bipolare (senza II) in generale è spesso, praticamente sempre nel tipo II, in comorbidità prima o poi con un disturbo d'ansia.

La terapia della fobia sociale può contare anche su farmaci non antidepressivi, anche se il grosso sono antidepressivi. Poi ci sono terapie comportamentali.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Ok ok...la ringrazio per la risposta.
Non penso che il mio medico mi abbia prescritto xanax per la fobia sociale e per la depressione!?
Cmq ormai sono 8 mesi che sono in depressione e questa condizione mi logora giorno dopo giorno sempre più, ho difficoltà a parlare, confusione totale, trascorro le giornate prevalentemente a letto. Lei come si comporterebbe se dovesse curarmi?
Mi scuso per la domanda inopportuna, ma cerco aiuto e approfitto della sua evidente professionalità e disponibilità.

Grazie ancora
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Se dovessi curarla avrei altri elementi, quindi il problema non si pone in questa sede.

Lo xanax è un generico rimedio del momento. Ha un uso possibile in alcune formulazioni, nelle forme resistenti o anche in questa situazione di diagnosi multiple, ma presumo che sia stata una prescrizione di ansiolitico, non una terapia di fondo.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per le delucidazioni datemi e non le nascondo che , qualora non riceva giovamento dalla terapia che l' attuale medico saprà approntare, non esiterei a contattarla per una visita.

Le auguro una buona giornata
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