Costante paura di morire

Buongiorno...
Credo di essere entrata in una sorte di buco nero..
Circa un mese e mezzo fa ho avuto un attacco di panico, diagnosticatomi in ospedale. Presi le gocce di tranquillante e inizia subito a stare meglio. Una volta a casa, iniziai ad avere continue crisi d'ansia, accompagnate da dolore al petto, nodo alla gola, nodo allo stomaco, senso di soffocamento, vertigini, gambe deboli, tremolii e senso di svenimento. Un incubo. Per due settimane non uscii e non mangiai quasi nulla per paura di soffocare e perché pensavo constantemente al fatto che avessi un male brutto e che stessi per morire. Il mio curante mi prescrisse le analisi del sangue, il cui esito fu positivo. In contemporanea, andai da una psicoterapeuta che mi diede alcuni esercizi da fare e, nel mentre, presi costantemente il rescue remedy. Per una settimana stetti benissimo, persino quando ero in giro (ovviamente, ancora niente locali, solo uscite tranquille). Poi, un giorno mi svegliai con un forte dolore al petto e dispnea costante. Dolore costante e senso di soffocamento, eppure non mi sentivo agitata. Dopo una settimana andai dal mio curante e, dopo avermi visitato, mi disse che altro non era che un dolore intercostale, da curarsi con una tachipirina 1000 mg. Presi la tachipirina, ma non sortii effetto. Ora, ieri mattina, dopo aver preso un fans per il dolore su consiglio del medico, mi sono svegliata con un dolore sempre al petto ma dall'altro lato e senso di soffocamento. Disperata, sono corsa dalla guardia medica che mi ha visitato e ha trovato tutto in regola, eccetto una leggera accelerazione del cuore (99) ma probabilmente dovuta alla corsa. Oggi, è uguale. Senso di costrizione alla gabbia toracica, dolore al petto, assenza di respiro e costante paura di svenire. Mi sembra di impazzire... Può l'ansia aver aggravato il mio dolore intercostale, dato che era un pensiero fisso?? Sono in vacanza, per cui esami specifici ora non riesco a farli. Ma andare ogni giorno dalla guardia medica, non mi sembra il caso.. Mi hanno consigliato di andare dallo psichiatra, perchè lo psicoterapeuta potrebbe non bastare, ma io sono un po' titubante... Ora come ora, sto vivendo molto male. Ho accantonato per un attimo anche gli studi, perché non mi concentro più e passo il tempo a prestare attenzione ad ogni nuovo sintomo, a sentire se il cuore batte o il respiro (cose a cui prima non pensavo assolutamente). Aggiungo anche che sono sempre stata ipocondriaca, ma non da impazzire. Se stavo poco bene, facevo gli esami specifici e, in caso di esito negativo, mi tranquillizzavo. Oltretutto, questa paura di stare male mi rende difficile prendere l'aereo o guidare. Devo avere sempre la situazione sotto controllo. A 24 anni, è molto debilitante. Lo psicoterapeuta potrebbe aiutarmi nel lungo periodo? Mi mancano sei esami alla laurea in giurisprudenza e, l'idea di non riuscire a studiare, incrementa la mia ansia. Non so che fare... Lei che mi consiglia?
Cordiali saluti.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Sarebbe utile far valutare la situazione da uno specialista in psichiatria in modo da far stabilire un trattamento adatto alla sua sintomatologia.

Dr. F. S. Ruggiero

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dopo
Utente
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Grazie. Sono intenzionata a recarmi da uno psicoterapeuta. Le vorrei porre un'altra domanda, se non è troppo disturbo. 4 anni fa mi è stata diagnosticata una pericardite acuta. Me l'hanno diagnosticata dopo un po'. Una mattina mi svegliai con un forte dolore al petto e mancanza di respiro. Chiamai l'ambulanza, ma mi dissero in ospedale che altro non era che un attacco di panico. Presi le gocce, ma il dolore non si attenuava. Rifinii in ospedale altre due volte nel giro di pochi giorni. La diagnosi non cambiò: attacco di panico. La quarta volta che finii in ospedale chiesi però al medico di approfonderi e, dopo alcuni esami, mi diagnosticarono la pericardite. Dopo una cura di tre mesi, stetti molto meglio. Per tre anni, ho fatto continue visite cardiologiche per accertamenti ma risultò tutto nella norma e un anno fa il cardiologo mi disse che non avrei dovuto far più visite perché il mio cuore stava bene e che ero guarita del tutto. Questa volta è diverso, perché i dolori mi sono sorti a seguito dell'attacco di panico, mentre prima dell'attacco stavo benissimo. Lo riconosco. Ma da quando mi fa male il petto e ho questa dispnea continua, ho paura che possa essermi ritornata la pericardite, sebbene abbia consultato tre medici e nessuno mi ha detto che potrebbe essere così. Cuori e polmoni sono in regola, a detta loro. Ovviamente, se non passa, approfondirò da un cardiologo. Ora, è possibile che, a causa dell'ansia, la mia mente ne simuli eventualmente i sintomi? Riesco a respirare solo con la bocca aperta, ma non ho nè tosse nè febbre. Se parlo con qualcuno, ci penso meno e sto meglio... Ma se sono da sola ho perenne tachicardia, che aumenta quando inizio a pensare che così il mio cuore si stanca e quindi che potrebbe cedere, e dolori alla schiena e alle costole. Domenica sono andata al mare e ho avuto paura, in quanto tre giorni prima avevo assunto un fans e ho letto della fotosensibilizzazione.. Per cui, ho passato tre ore a vedermi rossa, pur essendo sotto l'ombrellone e coperta, quando gli altri mi dicevano che non lo ero. Io mi vedevo proprio rossa e ho pensato che stessi per impazzire. È successo tutto in meno di un mese e mezzo... Prima non avevo problemi di alcun tipo. Sono stanca, ma non riesco a dormire bene... La mia mente pensa ultimamente sempre al peggio. E questi pensieri negativi mi stancano ulteriormente... Vorrei che per un attimo smettessi di pensare.