Problemi a diminuire lo xanax

Sono quasi tre mesi che sto assumendo Paroxetina (prima 20 mg ora 30 mg) e xanax (0.50 mg al mattino e 0.25 alla sera) per ansia e lievi attacchi di panico. Dopo un mesetto la situazione è migliorata, tanto che con il mio psichiatra abbiamo deciso di iniziare a scalare lo xanax portando sia la dose del mattino sia quella della sera a metà di quella di partenza. Fin qui tutto bene, ho ripreso a viaggiare, fare sport, lavorare in serenità e privo dall'ansia. Un miglioramento anche confermato da chi mi sta intorno. Da una settimana ho provato a togliere la dose della sera di xanax (che a volte dimenticavo anche di prendere) e ho risentito un fondo di ansia manifestato con una sensazione di dover far spesso respiri profondi, minore di quella che mi ha portato dallo specialista e finora controllabile. Lo specialista mi ha consigliato di scalare più lentamente lo xanax (una pastiglia da 0.25 al giorno divisa in due assunzioni) e in caso in seguito di aumentare la paroxetina a 40mg (cosa che vorrei evitare francamente, perchè mi sembra una dose elevata). Seguendo le indicazioni dello specialista sullo Xanax continuo ad avere queste sensazioni, anche guidando ho sentito dei brividi piuttosto forti e come un senso di "distaccamento" dalla realtà, non so come altro spiegarlo, come un riprendersi da un momentaneo torpore. Mi chiedo, in attesa di rivedere a breve lo psichiatra e porgli queste domande, se il miglioramento avuto fosse dovuto solamente allo xanax e la paroxetina non abbia mai fatto effetto o se queste sensazioni dipendono dall'abbassamento dello Xanax e devo solo tener duro ancora un po? Nelle altre diminuzioni non ho avuti questi problemi. Dopo solo tre mesi la paroxetina ha già esaurito il suo effetto positivo su di me? La dosa di 40 mg non è eccessiva per curare l'ansia?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

Lei ha ricevuto delle indicazioni dal suo medico, e vi frappone delle sue considerazioni incomprensibili (del tipo che la dose di 40 mg è alta, e quindi vorrebbe evitarlo).

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Mi sono spiegato male. Lo psichiatra mi ha prospettato questo aumento come ipotetico nel caso continuasse questa situazione. La mia "opposizione" (se mi dice di farlo ovviamente lo faccio avendo fiducia nel medico) é dovuta al fatto che sul bugiardino parla della dose di 40mg per il DOC e per l'ansia da 20 mg. Mi chiedo solo come una diminuzione dello Xanax di 0.125 mg al giorno possa riscatenare questa situazione ansiosa dopo un miglioramento tanto evidente? É una resistenza alla paroxetina? É giusto togliere lo xanax in questo modo a tre mesi dell'inizio della terapia?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

Non è vero, non c'è scritto questo sul foglietto. Lei si sta facendo mille domande a cui il suo medico ha già risposto operativamente indicandole cosa fare.

" (se mi dice di farlo ovviamente lo faccio avendo fiducia nel medico) "

No, se lo fa lo fa perché il suo medico le ha detto questo e lei si fida, che c'entra passare tramite i commenti su questo sito, che non sono indicazioni ma commenti ?
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dopo
Utente
Utente
Non capisco perchè è cosi restio a rispondere alle mie domande, non sto chiedendo una indicazione terapeutica, ma solo un parere.
La frase
" (se mi dice di farlo ovviamente lo faccio avendo fiducia nel medico) "
si riferisce ovviamente al MIO medico che può visitarmi e mi segue, non a lei.
Il bugiardino del sereupin riporta come dosi indicate per quei disturbi quelle che le ho detto.
Il mio psichiatra al momento mi ha indicato operativamente solo di ridurre lo xanax per arrivare a toglierlo, e sto peggio da una settimana, dopo un miglioramento evidente. L'aumento del sereupin è ad oggi ipotetico. Avevo già ridotto lo xanax e non avevo notato la ricomparsa dell'ansia, che, specie sul posto di lavoro, è fastidiosa.
Da qui i miei quesiti che porrò anche al mio psichiatra alla visita che ho prenotato, ho solo chiesto una indicazione su una terapia data da uno specialista, come Medicitalia permette in fase di formulazione. In particolare
1- Una diminuzione dello Xanax di 0.125 mg al giorno può riscatenare questa situazione ansiosa dopo un miglioramento evidente?
2-É una resistenza alla paroxetina?
3-É giusto togliere lo xanax in questo modo a tre mesi dell'inizio della terapia?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

Non è un fatto di non rispondere alle sue domande, è che le domande devono nascere con un senso pratico.
Nel suo caso Lei è in cura per un disturbo d'ansia, il suo medico le dice cose normalissime (nel senso di ben pensate) a proposito di come gestire la situazione.
Da qui Lei inizia a porsi una serie di dubbi a vuoto, con ipotesi sempre più complesse tranne una, ovvero. Se una cura non basta, si potenzia nella dose, che mi pare sia un ragionamento semplice.

1 - se il disturbo d'ansia non è ben compensato, la sola idea di togliere l'ansiolitico lo fa peggiorare lì per lì
2-non vedo perché
3- è giusto insistere perché sia tolto, si toglie anche prima, a volte neanche si usa.
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Utente
Utente
La ringrazio per le risposte. Le pongo le ultime tre domande, giuro.
Il mio dubbio è nato dal fatto che un dosaggio di 40 mg viene consigliato per un'altra patologia. Mi conferma quindi che è curativo anche per l'ansia?
Gli effetti collaterali (specie l'aumento di peso) possono amplificarsi con questo dosaggio?
Fino a quando ha senso aumentare la paroxetina o decidere di passare a un altro ssri?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

Addirittura una premessa di "ultime tre domande", il che conferma questa produzione infinita di dubbi su dubbi. E' certo che non finiranno qui invece.

Si è inventata che 40 mg è consigliato per un'altra patologia, le è già stato detto che non è vero. L'ansia non è una diagnosi.

Il resto lo decide il medico, è lì apposta, e comunque è inutile porsi problemi del genere in anticipo. Gli effetti collaterali saranno di più ? Uno lo vede prendendo la cura. La cura uno la prende giorno per giorno, mica deve firmare un contratto per un anno anche se non gli sta bene ?

In definitiva, anziché far riferimento al medico di cui in teoria si fida, e in pratica no, complica le cose con domande per lo più sul futuro, su ipotesi generiche che non hanno nessuna risposta diversa da quella che già sa, va su categorie specifiche (doc) e poi invece ultra-generiche (ansia), e così via.

Come già si intuiva dalle prima domande, bisogna che capisca che questo tipo di preoccupazioni appartengono al disturbo che ha, non possono essere discusse come fossero utili argomenti per prendere decisioni.
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Utente
Utente
La diagnosi che mi è stata fatta è di ansia generalizzata.
Il bugiardino invece riporta:
"Disturbo d'ansia generalizzato (GAD)
Orale.
Adulti: dose raccomandata di 20 mg/die.

Disturbo ossessivo-compulsivo
Orale.
Adulti: dose iniziale: 20 mg/die;
dose raccomandata di 40 mg/die."

Comprendo che i dosaggi possano essere aggiustati in base alla risposta dei pazienti, ma credo che il mio dubbio, seppur esagerato e da profano, fosse emerso semplicemente leggendo il bugiardino. Sul resto ha ragione lei, ho una componente indubbiamente ipocondriaca che fa parte del disturbo. Concordo anche sul fatto che una cura non sia un contratto ma a mia discolpa posso solo aggiungere che non essendomi stata presentata nessuna alternativa alla paroxetina mi trovo a tre mesi dall'inizio della cura ancora a dipendere dallo Xanax e ad assumere una dose probabilmente inefficace (e neanche bassissima) di paroxetina.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

Questo non lo aveva specificato prima. La dose raccomandata non è l'unica dose utilizzabile, per cui non vedo il problema.

Le è stato detto come gestire la paroxetina per togliere lo xanax, ma non lo sta facendo. Così facendo, visto che dice che sono già tre mesi, praticamente sta attendendo senza un perché preciso.

Questa questione, tolti i dubbi fini a se stessi e le preoccupazioni varie applicate a ogni aspetto della terapie e delle indicazioni, semplicemente non sussiste.
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Utente
Utente
Io però non capisco perché insistere su un farmaco che mi da effetti collaterali e non funziona dopo tre mesi in modo adeguato se non alzando le dosi. Perchè non mi si propone di passare alla sertralina che è meglio tollerato e con meno effetti? E magari a una benzodiazepina con emivita piu lunga?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

Non sta insistendo, è Lei che se mai fa resistenza. Il medico agisce nella maniera più logica di questo mondo.
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Utente
Utente
Sarà forse io che leggo troppi forum sull'argomento, ma mi sembra che molti suoi colleghi "demonizzino" la paroxetina a favore della sertralina. Chiederò comunque il parere del mio psichiatra sabato.
Inoltre anche oggi (la seconda volta da domenica) ho sentito come un senso di "distaccamento" dalla realtà, come se dovessi "sforzarmi" per rimanere cosciente, non so come altro spiegarlo, come un riprendersi da un momentaneo torpore. Può essere dato dai farmaci o sono capogiri/ avvisi di svenimento?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

Mah, questo è il risultato delle letture dei forum in questa maniera, come se fosse importante sapere le opinioni diffuse sui forum e stilare una classifica dei medicinali su questa base.

Il medico il suo parere lo ha già espresso più che altro.

Può essere dato dal disturbo che Lei ha il tipo di sintomi.
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Utente
Utente
Sicuramente fa poco piacere scoprire che la Gsk è stata condannata per aver nascosto i risultati di effetti collaterali di un farmaco che si sta assumendo, specie se uno psicofarmaco. Per curiosità, lei cosa ne pensa del farmaco?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

"specie se uno psicofarmaco"...perché ?

Lei ha semplicemente dei pregiudizi su questo tema, che non la portano da nessuna parte.
Anche questa caccia alle streghe sulle aziende lascia il tempo che trova. Magari quotidianamente si nascondono un sacco di benefici, perché la legge impone delle restrizioni infinite all'uso.

Ma cosa significa cosa ne penso del farmaco ? Arriviamo a questo punto del consulto e la domanda del secolo è cosa ne penso del farmaco ? Ma ha una vaga idea di come funzioni la ricerca e lo studio delle terapie ? Prima mi cita addirittura sentenze su eventi avversi e poi.....la soluzione sarebbe cosa ne penso io, così, a livello personale....

Lei si è fissata contro le indicazioni del suo medico. Liberissima.
Ma ne sta facendo una questione veramente inutile e inesistente.

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Utente
Utente
Va bene. La ringrazio per il tempo concessomi.
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Utente
Utente
Dottor Pacini ho un dubbio di altra natura sempre legato allo xanax. Nel caso di controllo con drug test o di esami del sangue in seguito a incidente automobilistico, cosa mi puo succedere? Si può dimostrare l'uso terapeutico?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

La dimostrazione dell'uso terapeutico può basarsi sulla dimostrazione della prescrizione.
In ogni caso è controverso il fatto che, anche se per uso terapeutico, sia assunto da parte di chi guida.
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Utente
Utente
Per rientrare nell'ex art. 187 del c.d.s. oltre all'assunzione, mi pare di capire, che si deve accertare lo stato di alterazione psicofisica. Lo può fare solo un medico?
Comunque ho aumentato la paroxetina a 40 mg in seguito all'incontro con il mio psichiatra. E' possibile avere un peggioramento transitorio dell'ansia legato all'incremento?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

Purtroppo nella pratica non sempre questo è fatto, nel senso l'accertamento andrebbe fatto sul posto e con test specifici, mentre quello che normalmente può risultare è un giudizio, non medico, sul fatto che la persona avesse comportamenti "strani" o alterazioni del movimento, dell'eloquio etc.
Per cui, purtroppo, si parte dal dato oggettivo dell'esame (in genere delle urine, e anche questo di fatto non dimostra che la persona lo avesse assunto prima della guida o fosse in circolo durante la guida).

Un aumento dell'ansia dopo aumento della paroxetina è previsto.
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Utente
Utente
Quindi sarebbe sempre meglio in caso di sinistro recarsi in ospedale e farsi fare una visita che attesti o meno lo stato di alterazione psicofisica? Ci manca anche questa preoccupazione, come se una persona che assume una benzodiazepina sotto prescrizione medica sia assimilabile a uno che fa uso di sostanze per sballarsi.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

Non è che possa deciderlo Lei in situazioni legali di che visita ha bisogno. Non è neanche detto che abbia senso fare una cosa del genere: se uno va a farsi visitare 3 ore dopo, questo può non aver senso per un fatto successo 3 ore prima.
Nella mia esperienza c'è una certa tolleranza verso il fatto che "si sa" che molti usano certe sostanze per terapia, e che sono sostanze diffuse e che molti usano senza assumerle in maniera imprevedibile. Però sta di fatto che a rigor di legge non sono consentite, e solo dopo si va a vedere se il caso fa eccezione.

Non è solo il caso di queste sostanze, e non è solo un problema di sostanze, ma anche di diagnosi. Per la patente la lista delle condizioni che possono motivare la non idoneità è molto vasta. In teoria appunto ci vorrebbe in ogni caso una valutazione oggettiva di come la persona sta, tipo un simulatore di guida, ma è raro che sia fatto.

Molti di questi casi si smontano poi a livello medicolegale, perché non c'erano i presupposti per accusare la persona di niente.
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dopo
Utente
Utente
Un altro motivo per cercare di eliminare questo farmaco il più rapidamente possibile. Cosa che ad oggi mi sembra purtroppo molto lontana. Per quanto riguarda la tolleranza dello Xanax, quando insorge più o meno e con che dosi?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

A qualsiasi dose presa regolarmente per un mese circa.
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Utente
Utente
Invece l'effetto dell'aumento della paroxetina dopo quanto si valuta se sta facendo effetto?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Un mese
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Utente
Utente
Dovrei eseguire a breve le analisi del sangue di routine. Come mi comporto con l'assunzione di questi farmaci il giorno prima e il giorno stesso?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

A parte che queste istruzioni eventualmente le deve ricevere dal suo medico, ma non vedo attinenza tra i farmaci e gli esami di routine.
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dopo
Utente
Utente
In effetti avrei dovuto chiederglielo. Evito solamente l'assunzione prima dell'esame il mattino?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Le ho appena detto che le deve ricevere dal medico queste indicazioni, e lo richiede qui come niente fosse ?

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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