Possibili danni da antipsicotici?

Salve, vi scrivo perchè ho un dubbio che mi assilla e non riesco ancora a trovare risposte certe riguardo ad esso.
Sono in cura da circa un anno con antipsicotici a causa di un disturbo ossessivo compulsivo, prendo Seroquel a rilascio istantaneo 100mg al giorno da circa un anno e leggendo su internet ho trovato molte informazioni riguardo i possibili danni derivanti dall'utilizzo di questa classe di farmaci, negli studi che ho letto i soggetti analizzati erano affetti da schizofrenia ricoverati al primo episodio psicotico, si parla di riduzione dello spessore della corteccia frontale occipitale e parietale quando confrontata con i soggetti del gruppo di controllo o con quello dei soggetti non trattati, sono consapevole sia che il cervello subisce una riduzione spontanea di volume nei soggetti sani e che in quelli schizofrenici il ritimo è aumentato dalla malattia stessa, dagli studi sembra apparire che gli antipsicotici aumenterebbero il ritmo a cui questo avviene ulteriormente consentendo però una migliore risposta comportamentale dei soggetti in cura per un certo periodo di tempo.
inoltre l'attività della dlpfc sembra subire un miglioramento nei sogetti trattati rispetto ai non trattati ma in tutti e 2 i casi e comunque inferiore a quella dei soggetti sani.
La mia paura principale è che un trattamento prolungato con questa classe di farmaci possa causarmi un qualche tipo di deterioramento delle funzioni cognitive strettamente collegate all'abilita di ragionamento logico sequenziale che tanto mi è utile nel campo in cui lavoro ( studio fisica all'università ) inoltre mi dispiacerebbe se questo tipo di farmaci possa in qualche modo ridurre le capacità di cui sono naturalmente dotato, sono diagniosticato con la sindrome di Asperger e classificato come soggetto ad alto potenziale cognitivo, quindi a maggior ragione sono preoccupato per le possibili ripercussioni che tali farmaci potrebbero avere sul mio cervello, gradirei una vostra opinione in merito cosi che possa avere più chiara la situazione
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Non deve leggere su internet notizie che non sono controllabili.

L'uso di antipsicotici ha funzione neuroprotettiva.

In ogni caso questo aspetto sembra essere sintomo del suo disturbo principale.

Dr. F. S. Ruggiero

http://www.francescoruggiero.it

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Utente
Utente
Ho indagato abbastanza a fondo e le notizie che ho trovato derivano da ricerche ufficiali effettuate dall'università della California, non da siti compolottistici che gettano fango su qualunque cosa gli capiti a tiro per crearsi audience, quindi in senso stretto sono controllate, il perno principale del mio disturbo riguarda tutt'altro ed è incentrato sul sonno, comunque quello che mi interesserebbe sapere e quanto chiesto nel mio primo consulto e cioè se questa classe di farmaci può effettivamente essere dannosa negli aspetti indicati nelle ricerche e se si quali sarebbero le possibli conseguenze.
Per essere più precisi sono a conoscenza che anche se una diminuzione del volume delle aree cerebrali è da considerarsi patologica può essere considerato tale anche un funzionamento eccessivo delle stesse, e che questo secondo alcune ipotesi sarebbe alla base del doc, quindi i farmaci avrebbero il compito di normalizzare il funzionamento di tali aree, principalmente agendo in 2 modi, o sui recettori e neurotrasmettitori o a quanto vedo diminuendo il volume complessivo delle aree coinvolte il quale però potrebbe avere di riflesso effetto su alcune funzioni coglitive, so anche che questi deterioramenti si verificavano con una certa frequenza nei soggetti sotto cura schizofrenici e che viene chiamata sindrome iatrogena da neurolettici, vorrei chiarezza
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
le ho già risposto
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Utente
Utente
effetto neuroprotettivo, il suo collega però in un altro consulto spiega che le cose stanno diversamente
https://www.medicitalia.it/consulti/psichiatria/555021-possibili-danni-da-antipsicotici.html
non riesco a mettere insieme le 2 cose per arrivare a una conclusione univoca visto che sono contraddittorie, se questo è dovuto a una mia incapacità mi chiarisca lei, vorrei ottenere una risposta che prescinda dalla ceca fiducia che è fuori dalla mia attitudine naturale ma che sia anche raggiungibile tramite ragionamento logico che in questo caso mi porta escludere le 2 risposte a vicenda
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Ma infatti il deterioramento dipende dalla malattia e non dai farmaci., le risposte non sono contraddittorie è lei che vuole per forza cercare di avere ragione
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Utente
Utente
il suo collega scrive

"La questione è questa, ma si sapeva già a quanto mi consta, non è cosa nuova:
La schizofrenia è di fatto una malattia che comporta una riduzione del tessuto negli anni, e gli antipsicotici possono anche accentuare questo, quelli tipici (bisognerebbe però capire quali, perché non sono uguali ed è difficile trovare popolazioni di malati che prendano un solo medicinale)"

quindi la questione sembra essere che il deterioramento esiste gia per la malattia ma che viene accentuato dall'ultilizzo dei farmaci, inoltre scrive


"Corrisponde ad una coartazione delle funzioni interattive, comunicative, più che strettamente cognitive, quella che si chiamava schizofrenia di tipo 2 di Crow, o sindrome iatrogena da neurolettici."

iatrogena letteralmente tradotto significa causato dal medico, quidni di coseguenza da questo deduco che la sindorme è causata dai farmaci che sono a loro volta prescritti dal medico, non si tratta di volere avere ragione ma di volerci vedere chiaro finchè tutto non si collega in maniera logica
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
E allora rilegga tutto fino a quando non si collega in modo logico tutto insieme
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Utente
Utente
ho riletto, le contraddizioni rimangono e lei non vuole chiarirle, il suo collega dice che la riduzione dei tessuti nella schizofrenia è accentuata dall'utilizzo dei farmaci, quello che vorrei capire è se questa riduzione esiste anche quando si prendono antipsicotici senza avere la schizofrenia o è un effetto collegato solo a questa malattia?,e se dovesse avvenire essendo una riduzione di tessuto che cosa può comportare?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Scrive "tipici"

In ogni caso se dovesse accadere che si riduce il tessuto cerebrale (soprattutto per la malattia non curata) va incontro a fenomeni di demenza
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Utente
Utente
ho capito, e invece mi sa dire se ci sono ricerche degli antipsicotici atipici in questo senso tra cui è compreso anche il seroquel e se si che risultati hanno portato?
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