Psicosi

Gentile Dottore,
sono una ragazza di 20 anni che da 3 anni è caduta in un baratro dal quale non vedo ancora via d'uscita. Premetto che fino a 17 anni ero una ragazza in salute, non avevo mai prima d'allora fumato, o bevuto, in quanto tutto ciò a cui tenevo era il mio benessere psicofisico. La mia carriera scolastica era brillante, il mio QI più alto della media e i miei obiettivi sempre più alti. Ciò mi rendeva molto sola e distante dagli altri. Il mio tentativo di avvicinarmi agli altri è ciò che mi ha spinta così in basso. Adesso sia la mia salute psicologica che fisica è gravemente compromessa. Non so se sono i miei problemi fisici ad innescare quelli psicologici o il contrario. Fatto sta che sia il mio corpo che la mia mente sono deboli. Ho avuto una grave carenza di ferro e vitamina D. Ho perso i capelli. In depressione ho abbandonato gli studi. Nonostante fossi la ragazza con la media più alta del mio liceo, la mia irrazionale e a priori paura dell'università era inquantificabile. Ho preso un anno sabbatico per viaggiare e cercare di fare chiarezza nella mia vita ed ora che mi sono iscritta all'università ho visto tutte le mie paure realizzarsi. Ho lasciato che tutte le mie paure si realizzassero. La paura e l'insicurezza mi hanno reso impossibile studiare, sono incapace di distrarmi dai miei pensieri deleteri e autodistruttori. Al momento ho la febbre da una settimana, mi capita spesso di vomitare (in questi anni sono stata bulimica ed ho avuto gravi episodi di autolesionismo), immagino il mio apparato gastro-intestinale sia danneggiato, ho difficoltà a defecare, sono mesi che ho diarrea tutti i giorni. In più adesso si è aggiunto un ulteriore fastidio: croste di sangue nelle narici. Vivo nella paranoia che qualcosa di brutto stia accadendo al mio corpo ed io sia dalla parte del mio invisibile, probabilmente immaginario, aguzzino. In quanto probabilmente sono io stessa il mio unico aguzzino. Ciò che mi deprime è la mia inefficienza nell'essere d'aiuto a me stessa. Alla luce di tutti questi disturbi fisici piuttosto che intervenire in mio soccorso, agisco a favore degli stessi. Pur avendo la chiara consapevolezza di ciò che sia giusto e ciò che sia sbagliato, continuo ad agire nella maniera sbagliata, come se le mie azioni fossero dissociate dalla mia volontà e razionalità. Fumo sigarette e cannabis, cercare di smettere significherebbe innanzitutto dover allontanare tutte le persone che frequento, quindi scontrarmi nuovamente con la paura della solitudine. Tanto più cerco di lottare contro le mie paure, tanto più queste si rafforzano. D'altra parte le persone che frequento non sono persone di cui mi fido. Mi sento debole e ho l'impressione che tutti cerchino di approfittarne, che tutti cerchino di affermare la loro forza sulla mia debolezza. E tutto ciò contribuisce a rendermi ancora più debole. I miei pensieri si contraddicono, le mie sensazioni si contraddicono. Un attimo mi sembra tutto possibile, quello dopo mi sembra tutto perduto...
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Potrebbe rivolgersi ad uno specialista in psichiatria per capire se vi siano patologie da trattare nel suo caso.

Dr. F. S. Ruggiero

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