Pensieri ossessivi e/o lieve depressione?

Salve a tutti. Sono una ragazza di 20 anni che dal secondo al quinto anno di liceo è andata una volta a settimana da una psichiatra. Sono stata infatti vittima di bullismo psicologico da parte dei miei compagni e l'aiuto di un'esperta è stato fondamentale nella mia crescita, permettendomi di superare fasi di lieve depressione e di gestire la mia costante ansia a livello scolastico ed interpersonale (che, però, è comunque presente nella mia vita quotidiana anche oggi).
Vengo quindi da un passato un po' complesso, e non nego che ciò mi abbia segnata e mi segni tuttora in buona parte delle cose che faccio. Nell'aprile 2016 una persona che mi aveva quasi "plasmata" (la relazione era stata di 6 mesi, ma comunque molto importante perché facevamo TUTTO insieme) mi ha lasciata dicendomi di non amarmi più. Ricordo bene che ancora in questo periodo io non me la passavo granché bene, e che gli esami mi stavano stressando molto anche allora - a tutto questo, tra l'altro, si stava aggiungendo il peggioramento della mia colite nervosa e la presenza di un'intolleranza.
Comunque ad ottobre mi sono messa con un'altra persona, con cui mi sono poi lasciata a febbraio (mi vedeva ormai più come un'amica) e, per quanto ciò mi abbia sconvolta, mi sono resa conto del fatto che - tutto sommato - per questa persona non è che provassi chissà quale sentimento profondo... Volevo ricordarmi di poter tornare a stare bene con una persona - per quanto questa non fosse quella giusta.
Subito dopo essermi lasciata mi sono messa con una persona bellissima e con la quale ho trovato fin da subito un sacco di punti di contatto, soprattutto a livello emotivo, perché ha una sensibilità davvero simile alla mia. La nostra relazione è stata per qualche tempo a distanza (ho raggiunto questa persona a maggio per una settimana - bellissima esperienza) ma, col suo ritorno nella mia regione, abbiamo già avuto modo di vederci due volte, seppur non in maniera soddisfacente. Purtroppo l'idea di vederci il 27 giugno è sfumata a causa di suoi problemi di studio e dopodomani tornerà per una settimana dove studia per dare 2 esami.
Il 28 giugno ho avuto un esame. Qualche giorno prima di quest'esame ho iniziato a dare di matto: mi sono venuti un sacco di dubbi anche riguardo ai miei sentimenti per questa persona, ed hanno iniziato a manifestarsi in maniera ossessiva, anche perché non voglio che questa p. soffra. Questi dubbi sono accompagnati dal mio iperanalizzarli, il che rende i miei sentimenti molto innaturali a priori. Ho diversi metodi per "controllare" se provo qualcosa, ovviamente tutti fallimentari per principio. Inoltre sono fondamentalmente apatica, nulla mi eccita, nulla mi fa arrabbiare... Mi sento solo triste e depressa e confusa e sola. È normale avere dei dubbi, ma questa ossessione mi sta portando alla follia: prima dell'esame del 28 ho passato la notte a cercare di dormire e svegliarmi di soprassalto, con la testa che girava e la vista offuscata.
Cosa pensate possa essere?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Se ha dei disturbi dovrebbe farli valutare, questi non sembrano disturbi specifici.

Dr. F. S. Ruggiero

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dopo
Utente
Utente
Capisco. Ho cercato di contattare la mia ex psichiatra ma non sono ancora riuscita a parlarle, ed è per questo che mi sono rivolta a voi. Ho crisi di pianto quotidiane nei momenti più assurdi, non riesco a togliermi questi pensieri ossessivi ed abbastanza irrazionali dal cervello qualsiasi cosa io faccia (mi viene difficile studiare nonostante lunedì io abbia un esame, non ho voglia di fare assolutamente nulla e resterei tutto il giorno al letto o, comunque, a 'rilassarmi' - che relax non è, perché il mio cervello funziona troppo...). Cosa posso fare per affrontare questo genere di pensieri? Per quanto io abbia frequentato lo studio di una psichiatra per tanto tempo ed abbia affrontato situazioni simili non riesco davvero a trovare una soluzione valida, qualsiasi cosa io faccia non cambia la mia condizione di costante insoddisfazione e delusione da me stessa, oltre che di pessimismo riguardo ad ogni possibile azione 'positiva' - uscire, fare cose, ecc...
Mi sento in gabbia. E sola, perché mi sento abbandonata dalla psichiatra. E vorrei essere con la persona che tanto sto facendo soffrire con questa mia irrazionalità...
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Potrebbe essere utile far valutare una terapia farmacologica
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