Ansia somatica

Buongiorno egregi dottori e' da anni che ho dei disturbi d' ansia somatizzata o penso sia. I sintomi non riesco a definirli bene , spero mi possiate capire. I sintomi iniziali sono piccoli giramenti di testa, per poi proseguire con compressione alla testa e occhi. Talvolta spostando lo sguardo da un punto a un ' altro difficoltà a mettere a fuoco. Sensazione di stordimento e difficoltà a guardare oggetti in movimento. Alti e bassi oramai da 15 anni. I sintomi sopra descritti tendono a regredire verso sera. Sto prendendo sertralina 150 mg e amisulpride 50 mg. Volevo capire se di ansia somatica ( come penso sia ) su può migliorare . Ringrazio e saluto !
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Partiamo da come li ha definiti il suo medico. Se li ha definiti ansia generalizzata come diagnosi, in che senso viene a chiedere come debbano essere definiti ?

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Chiedo scusa ma io parlavo di eventuali ansie somatizzate al corpo. Volevo capire se i sintomi descritti fanno parte appunto ad alla cerchia delle ansie somatizzate e in che modo si possono migliorare. Ringrazio e saluto cordialmente.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Ansia somatizzata non è un termine chiaro. Nel suo caso parrebbe Lei sia piuttosto intendo a controllarsi le funzioni corporee.
La cura è lo strumento per provare a tenere a bada questi sintomi, oltre al fatto di non alimentare i pensieri attraverso ragionamenti, rassicurazioni, etc.
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Utente
Utente
Buongiorno, infatti sono una persona che si controlla troppo. Comunque sono sintomi che durano un periodo e poi passano . quello che non riesco a capire quando tornano il loro motivo. Se le può aiutare sono una persona nervosa di natura.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Appunto, e la tendenza al controllo crea domande, che in realtà non sono per niente scontate. Tipo: perché tornano i sintomi, che è come chiedersi perché oggi piove. Alla fine si può anche ricostruire nel dettaglio una spiegazione, ma la persona che è ansiosa di sapere e controllare vorrebbe che la risposta desse un senso a tutto, e soprattutto al futuro. Non è così.
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Utente
Utente
Anche se non riuscirò a dare un senso ai miei disturbi ho bisogno di un consiglio su come dover modificare la mente affinché questi sintomi possano appunto regredire o migliorare . magari con la psicoterapia ? Boh ! Attendo un vs cordiale consiglio . saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Dare un senso ai proprio disturbi è molto spesso una domanda nata male. Il senso potrebbe semplicemente essere in ciò che i disturbi sono. Le spiegazioni non semplificano, se mai complicano.
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Utente
Utente
Mi sembra di capire che non dovrei cercare spiegazioni. Cosa devo fare. Aspettare che le cose migliorino sole ? Speravo la prossima volta se ne vadano però per sempre. Saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Curarle, come sta facendo, e cercare risultati migliori se possibili. Sapere come non alimentarle, anche.
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