Demenza senile e quetiapina
Gentile Dottore,
Scrivo in merito di mia madre.
Ha 81 anni ed è affetta da demenza senile.
Da circa 5 mesi prende Quetiapina 3 volte al giorno per un totale di 75mg.
Aveva iniziato a prenderla per deliri e allucinazioni.
Da circa un mese, però, la situazione si è aggravata. È allettata ed è in un costante stato di dormi-veglia; è molto debole, fa fatica a parlare e ad esprimersi. Ha la bocca impastata e asciutta.
È come fosse sedata e fatica a interagire in modo brillante.
Ha anche il diabete e fa iniezioni di insulina.
Ha avuto da poco una crisi iperglicemica, con glicemia altissima.
Tornando all'antipsicotico: la cura l'aveva prescritta il neurologo, che però non ha visto l'attuale situazione di salute e quindi non sappiamo se sia il caso o meno di proseguire questa terapia.
Prende quasi ogni giorno anche il Tavor.
Mi domando se, per come si è evoluta la situazione, sia il caso di dargliela ancora la quetiapina.
Non sembra più avere deliri o allucinazioni, è ancora consigliabile l'uso del farmaco?
Non troverebbe benefici, anche minini, nella sua sospensione?
La prego, mi dia una risposta esauriente, per quanto possibile.
È molto importante.
Grazie, Cordiali saluti
Scrivo in merito di mia madre.
Ha 81 anni ed è affetta da demenza senile.
Da circa 5 mesi prende Quetiapina 3 volte al giorno per un totale di 75mg.
Aveva iniziato a prenderla per deliri e allucinazioni.
Da circa un mese, però, la situazione si è aggravata. È allettata ed è in un costante stato di dormi-veglia; è molto debole, fa fatica a parlare e ad esprimersi. Ha la bocca impastata e asciutta.
È come fosse sedata e fatica a interagire in modo brillante.
Ha anche il diabete e fa iniezioni di insulina.
Ha avuto da poco una crisi iperglicemica, con glicemia altissima.
Tornando all'antipsicotico: la cura l'aveva prescritta il neurologo, che però non ha visto l'attuale situazione di salute e quindi non sappiamo se sia il caso o meno di proseguire questa terapia.
Prende quasi ogni giorno anche il Tavor.
Mi domando se, per come si è evoluta la situazione, sia il caso di dargliela ancora la quetiapina.
Non sembra più avere deliri o allucinazioni, è ancora consigliabile l'uso del farmaco?
Non troverebbe benefici, anche minini, nella sua sospensione?
La prego, mi dia una risposta esauriente, per quanto possibile.
È molto importante.
Grazie, Cordiali saluti
[#1]
La decisione di sospensione/variazione è demandata sempre al prescrittore.
Il disturbo in sè non è una infezione per cui si assume l'antibiotico e guarisce ma è da considerarsi cronico nell'ambito del disturbo globale senile di sua madre.
Pertanto, una sospensione può comportare una ricaduta sintomatologica.
Sarà poi il prescrittore a decidere se continuare o meno.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Il disturbo in sè non è una infezione per cui si assume l'antibiotico e guarisce ma è da considerarsi cronico nell'ambito del disturbo globale senile di sua madre.
Pertanto, una sospensione può comportare una ricaduta sintomatologica.
Sarà poi il prescrittore a decidere se continuare o meno.
Dr. F. S. Ruggiero
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https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Gentile utente,
Da come descrive la situazione, pare difficile accertare che non abbia deliri e allucinazioni: fa fatica a esprimersi, è in uno stato di coscienza non normale (costante dormiveglia)...
Inoltre, vi è una situazione del diabete scompensata da poco, di cui attualmente non è chiaro lo stato.
Non è possibile stabilire quindi a cosa sia dovuto lo stato attuale. Però, se il peggioramento del diabete fosse avvenuto in assenza di altri fattori plausibili dopo l'introduzione della quetiapina, è consigliabile il cambiamento di antipsicotico.
La persona dove si trova adesso ?
Da come descrive la situazione, pare difficile accertare che non abbia deliri e allucinazioni: fa fatica a esprimersi, è in uno stato di coscienza non normale (costante dormiveglia)...
Inoltre, vi è una situazione del diabete scompensata da poco, di cui attualmente non è chiaro lo stato.
Non è possibile stabilire quindi a cosa sia dovuto lo stato attuale. Però, se il peggioramento del diabete fosse avvenuto in assenza di altri fattori plausibili dopo l'introduzione della quetiapina, è consigliabile il cambiamento di antipsicotico.
La persona dove si trova adesso ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
Ex utente
Si trova a casa di mia sorella. È allettata e se ne prende cura lei. Quello che mi lascia basito è che fa fatica a esprimersi, a pronunciare le parole in modo chiaro e comprensibile. La donna mi sembra sempre troppo sedata. Oggi dormiva, con occhi socchiusi e parlava. In continuazione. O meglio si lamentava in continuazione. Non si capisce perché, visto che lei riferisce di non avere dolori. È come se facesse degli incubi o avesse uno stato di profondo disagio.
Impossibile capirlo per noi.
Quello che mi domando è se lo stato è così profondamente cambiato rispetto mesi fa, non sia il caso di sospenderlo il farmaco.
A volte si decide di non dargli la dose del pomeriggio, piuttosto che quella della notte. Dipende dallo stato emotivo. Lo so che non si dovrebbe fare questo tipo di gestione terapeutica, ma non possiamo chiamare i medici ogni momento.
Mi domando se, in tutto ciò, il diabete possa incidere a creare questo stato alterato di coscienza e di difficoltà nel linguaggio.
Impossibile capirlo per noi.
Quello che mi domando è se lo stato è così profondamente cambiato rispetto mesi fa, non sia il caso di sospenderlo il farmaco.
A volte si decide di non dargli la dose del pomeriggio, piuttosto che quella della notte. Dipende dallo stato emotivo. Lo so che non si dovrebbe fare questo tipo di gestione terapeutica, ma non possiamo chiamare i medici ogni momento.
Mi domando se, in tutto ciò, il diabete possa incidere a creare questo stato alterato di coscienza e di difficoltà nel linguaggio.
[#4]
Stiamo parlando di uno scompenso diabetico recente, per cui è necessario in primis chiarire se il diabete è compensato o no, altrimenti si scambia uno stato psichiatrico primitivo con altro. Dopo di che, se a diabete compensato l'effetto è questo, chiaramente è probabile che la quetiapina non abbia l'effetto desiderato, e quindi avrebbe senso sostituirla. Tutto ciò però ovviamente va comunicato al medico, non è che qui si possano dare indicazioni in merito, e data la precarietà della situazione mi auguro che glielo abbiate fatto presente come prima cosa.
[#5]
Ex utente
Mi scusi, ma lo scompenso diabetico può essere stato causato dalla quetiapina?
E soprattutto, può portare conseguenze di stato confusionale, lamenti, difficoltà nel linguaggio?
Sembra, secondo il medico che vada in apnea durante il sonno. Le è stata prescritta la Quetiapina da 25 mg, di notte, e il Tavor di giorno.
E soprattutto, può portare conseguenze di stato confusionale, lamenti, difficoltà nel linguaggio?
Sembra, secondo il medico che vada in apnea durante il sonno. Le è stata prescritta la Quetiapina da 25 mg, di notte, e il Tavor di giorno.
[#6]
In teoria, anche se di solito non crea scompensi di questo tipo.
Il problema è che l'introduzione della quetiapina e lo scompenso si sono sovrapposti, per cui è difficile capire se è autonomo o meno, e a cosa sono legati i sintomi.
Data la dose minima, io sentirei il medico se comunque pensa di poterla modificare.
Il problema è che l'introduzione della quetiapina e lo scompenso si sono sovrapposti, per cui è difficile capire se è autonomo o meno, e a cosa sono legati i sintomi.
Data la dose minima, io sentirei il medico se comunque pensa di poterla modificare.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 7k visite dal 24/02/2019.
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