Tedio

Mi chiedo spesso se tedio e depressione siano la stessa cosa e vorrei sottoporre agli specialisti questa domanda. Ho 41 anni, un lavoro stabile e non mi sono mancate le possibilità di costruire una relazione sentimentale. Qualche mese fa, a seguito delle mie consuete indecisioni keerkegardiane e della mia incapacità di scegliere, ho messo fine ad una relazione e sono progressivamente sprofondato in uno stato di terribile malessere esistenziale in cui si sono mescolati regressione, depressione e tedio. Insomma, provo un profondo dolore morale, non ho voglia di nulla, di lavarmi, di badare a me stesso, di cambiarmi, di mangiare, di lavorare, provo anedonia e apatia. Ma soprattutto c'è questo terribile tedio di vivere che mi porta a sentire, come Pessoa, che nulla valga la pena di essere vissuto. È diventato un rovello filosofico contro cui i farmaci che sto assumendo (150 mg di seroquel, 300 mg di wellbutrin e 2 tavor da 1 mg) sembra non possano nulla. Preciso che seguo da mesi anche un percorso psicoterapeutico. Come posso liberarmi da questo incubo infernale? Sarebbe più utile aumentare le dosi o incrementare le sedute? O ancora quale altra soluzione ci potrebbe essere?

Grazie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Potrebbe sentire altri pareri per una valutazione della terapia ed un inquadramento più preciso.


Dr. F. S. Ruggiero

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dopo
Utente
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Grazie per la risposta. Ho già cambiato più volte cura farmacologica e ho cominciato un nuovo percorso di psicoterapia. Ma questo tedio persiste ed è invalidante, lavoro con enorme difficoltà, ho perso 15 kg, piango in continuazione. La mia dottoressa sostiene che mascheri una volontà di regressione e una paura di crescere, non saprei. C'è anche questa componente, ma è possibile che dopo 4 mesi peggioro e non vedo vie di uscita? Sono arrivato a pensare di mollare tutto, non ricordo affatto come si fa a stare bene, sereni, di buon umore.