Ansia generalizzata e depressione

Buonasera!
Io ho un problema che non si proprio come gestire.

L'ansia fa parte di me, è nata insieme a me, da piccola pensavo solo che fossi strana, asociale, diversa.
Ho vissuto così tanto con il nodo alla gola, dormendo sempre poco e male e in continua agitazione che ho b pensato davvero che non fosse un problema medico ma che fossi così io e.

Poi ho avuto un episodio forte di ipocondria (mia madre è morta di un tumore) ed io iniziai a fare sempre tutti i del controlli possibili per fare la prevenzione.

Ma il cancro è arrivato lo stesso.

Da lì mi sono rivolta dal primario di psichiatria del ospedale della n mia città e ho iniziato (insieme alle cure, interventi e terapie per il tumore) anche una terapia farmacologica.
Per quasi 2 anni ho preso tantissimo farmaci, tanti mi facevano venire troppi effetto collaterali, più andavo avanti più peggioravo, la mia paura folle dei farmaci antidepressivi ha fatto sì che questi non funzionavano o peggioravano la situazione.
Effetto paradosso.

Ho provato un sacco di farmaci Citalopram, Escitalopram, Fluoxetina, Fluvoxamina, Paroxetina, Sertralina
, Duloxetina.
Addirittura la fluoxetina prendevo 4 al mattino.
Alla fine ero tutta piena di lividi che mi vergognavo ad andare in giro.
Appena mi toccano con un dito mi venivano i lividi.

Avevo messo su anche 20 kg il che mi rendeva ancora più depressa.

Quindi il primario mi aveva detto di smettere di prendere tutto, (ovviamente scalando tutto) e poi ripensarci.
Ho cambiato altri 2 medici ma non ho tanto beneficio dai.

farmaci
Premetto che ho avuto una situazione molto difficile da bambina, padre non presente, madre alcolizzata e che faceva sempre uso di farmaci, benzodiazepine.

Io ho una paura folle dei farmaci.

Ho iniziato da 3 mesi una psicoterapia.
Sto imparando a trovare del tempo per.
Me e cercare di fare qualcosa.

L'ansia continua a divorarmi.
Prendo 20 o massimo 30 gocce di xanax al giorno e la sera 20 gocce Songar.
Ho un sonno spezzato, dormo poco e male ma il giorno dopo non sono rimbambita.

Ecco! Ho n una paura folle di perdere il controllo di essere assente.

Cosa mi potete consigliare?

Vi ringrazio!
Distinti saluti.

Claudia
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Parrebbe che l'ipocondria presente prima prosegua anche ora, nella sua matrice essenziale, ossia l'idea di dover avere il controllo.
La diagnosi è stata fatta formalmente presumo. Che abbia paura di prendere farmaci no, ne ha presi e anche a dosi piene.
Esistono farmaci diversi per il controllo dei disturbi d'ansia, oltre a quelli del tipo che ha provato. La psicoterapia di che tipo è ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno!
La ringrazio per la sua risposta.
In effetti i farmaci li ho presi solo nel periodo delle cure che avevo fatto per il tumore, essendo ipocondriaca (solo per un semplice esame, tipo un prelievo del sangue, mi venivano gli attacchi di panico, vomito e mal di pancia) avevo deciso di rivolgermi ad uno psichiatra. Ma in quei due anni non siamo riusciti a trovare il farmaco "giusto". L'ansia era aumentata, poi ho iniziato a non uscire più, fobia sociale, poi periodi di abbuffate (per tappare l'ansia). Non ho avuto benefici nemmeno dopo aver iniziato con la fluoxetina (che prendevo 4 al mattino), poi ansiolitico (di solito Xanax) e la sera per dormire (Lendormin poi felison, e poi Songar).
Alla fine lo psichiatra ha deciso di iniziare scalare i farmaci per poi interrompere la terapia, lasciandomi solo lo Xanax al bisogno e Songar per dormire.
Premetto che in passato ho fatto una terapia cognitiv comportamentale per la mia ipocondria (avevo una paura folle che mi venisse un cancro). Che poi quando il cancro è arrivato la mia ipocondria si è messa un po' a tacere. Controlli ne faccio tanti, ma a parte l'ansia non ho più gli attacchi di panico e quella paura folle.
Adesso sono seguita da una psicologa (incontri settimanali) per riuscire a lasciarmi alle spalle il passato e cercare di trovare un qualcosa che mi faccia tornare la voglia di vivere.
Sono tornata a fare volontariato, faccio teatro con i ragazzi disabili (sono idealista fino al midollo e penso ancora di poter salvare il mondo)
Ma l'ansia mi divora. Mi piace quello che faccio ma sono sempre in competizione con me stessa, devo sempre dare il massimo.
Ma non so come superare la mia paura folle dei farmaci (permetto che ho sempre avuto paura delle malattie mentali). A parte lo Xanax che al massimo prendo 20 gocce (quindi non mi fa perdere il controllo) gli altri non ce la faccio più a prenderli, mi mandano un tilt. Come se avessi quasi paura di stare bene.
Con la psicologa siamo lavorando su questo.
Ringrazio per l'attenzione! E scusate il papiro!
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

La paura dei farmaci e delle malattie mentali è l'altra faccia dell'idea di dover controllare le cose, e in positivo di poter salvare il mondo se vuole.
Però oggettivamente di farmaci ne assume, con un suo criterio rispetto al fatto di non perdere il controllo, che è suo, in realtà le cose stanno diversamente (non fanno effetto perché è assuefatto, tutto qui).
[#4]
dopo
Utente
Utente
Quindi lei mi consiglia cmq di iniziare una terapia farmacologica e in più continuare con il percorso di psicoterapia?
Ma posso avere una mente talmente "demoniaca" da poter "boicottare" i farmaci?
Sono io che lotto con tutte le mie forze per non star bene, pur volendo davvero un po' di sollievo e di pace?
Affidarmi di nuovo ad una terapia farmacologica?
(L'ultima volta che ho parlato con lo
Psichiatra, tutti i farmaci proposti li avevo già presi. Mi vergogno davvero, ho la sensazione come se non mi credesse. Gli effetti collaterali non mi fanno paura, li conosco, ma l'ultimo farmaco proposto Escitalopram, l'avevo già preso in passato, senza risultato (in effetti avevo preso il Cipralex e non sapevo che fosse la stessa cosa).
Quando vado dallo psichiatra mi blocco, mi viene l'ansia e non faccio domande.
Secondo lei potrebbe trattarsi sempre dell'ipocondria? Anche se a me sembra che questa paura delle malattie non sia più incontrollabile.
(Alla fine ho sempre questa paura di perdere il controllo)
La ringrazio della sua disponibilità e soprattutto ringrazio per la pazienza che ha nel rispondermi.
Mi scuso per le domande che possono sembrare infantili.
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