Aiutatemi

Cari Dottori
Mi affido a voi perche credo che tra i tanti questo sia l unico portale buono per un minimo consulto...
Mi scuso in primis perche non so se questave la sezione adatta.

Comunque
Vi scrivo per una situazione delicata e mi vergogno anche...
Non mi sono mai sentito diverso dagli altri, sono gli altri che mi fanno sentire diverso...
Comuque vi racconto la mia situazione:
Il punto è che Sto attraversando periodi difficili da un paio d'anni...da un bel po' accuso sintomi  fisici come stanchezza e debolezza costante; vertigini; sensazione di testa vuota e inoltre non percepisco la posizione degli arti.

A livello mentale e di luciditá non sono messo meglio:sono stordito e una cosa che mi distrugge è che mi sembra di non riconoscere le persone e i volti.


Fatto sta vi informo delle visite che ho fatto precedentemente...
Tac encefalo=negativa
Rmn cervicale=1 ernia
Visita neurologica=negativa
Visita neurochirurgica per l'ernia=negativa
Che peró la ripeto tra una settimana.


Ieri notte, riflettendoci mi è venuto da pensare alle cose accadute nella mia vita...e riassumendo:
Nell'infanzia gia ero "vittima" di bullismo...gli altri bambini mi chiamavano "panzone" ed il mio carattere mi diceva di passarci sopra.

Alle elementari c'era una ragazzina che mi metteva in soggezione, mi guardava con disprezzo ed evitava ogni contatto con me.

In terza media succede una cosa imbarazzante per me...succede che mi faccio addosso...la vergogna assoluta.

2 Anni di superiori dove deriso continuamente e bocciato.

cambiato scuola e anche qui ci sono episodi dove mi deridono anche in gruppo (a volte tutta la classe)
nei primi anni di meno, ma sembra che in questi ultimi anni di scuola come se avrebbero capito che tipo sono e oramai non mi considerano nemmeno quando parlo.


PER QUANTO RIGUARDA GLI amici...
ne ho uno solo che conosco dall infanzia, anche lui insieme ad un altro mi picchiava per strada da piccolo...
poi avevo cambiato amici e questi mi umiliarono di più.


Non sono fissazioni mie credetemi, le persone mi fanno sentire diverso...un esempio che mi ha ucciso molto dentro:
quest' estate decisi di amdare a lavorare come manutentore con mio cugino presso un grande stabilimento dove producevano l'oro...
e quando trasportavo gli attrezzi le persone mi guardavano sempre con sospetto e risata...

A casa ho un padre con psicosi...
e in passato ha avuto attacchi di pazzia (si sdraiava a terra, tentativi di suicidio ecc) che mi buttanrono giù.


Non mi sento come i ragazzi della mia e da che pensano...lavoro... auto...donne.

e non ne sarei capace di mantenere ciò.


Ora detto ciò, siccome ho 20 anni devo capire la sitauzione.

So che in base a ciò non é possibile formulare una minima diagnosi però
vi domando in base a queste caratteristiche e in base alla vostra esperienza, professionalita e punti di vista.

che ipotesi potreste farci...
di cosa soffro...
forme di semplice ritardo mentale, di autismo, psicosi ecc...?


Vi ringrazio di cuore in anticipo per le risposte...saluti
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Bisognerebbe chiarire meglio come nasce la sua percezione dell'atteggiamento altrui, e come si costruisce quindi l'idea, da che eventi, con che ragionamenti. Cose semplici, una visita è in genere sufficiente.
Lei non ha avuto quindi nessun contatto con psichiatri-psicologi, ricevuto diagnosi, fatto cure ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
gentile dottore..gdottore..grazie per avermi risposto..
No fino ad adesso non ho fatto nessuna visita in ambito psicologico/psichiatrico..
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Io ne consiglierei una, giusto anche per capire di che tipo sia questo problema, se legato ad una percezione, post-traumatico, o di altro tipo.
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