Effetti collaterali sospensione xanax

Buongiorno a tutti i Dottori.
So o circa 6 mesi che sono in "cura" con xanax per un disturbo di ansia.
Sono stata seguita dal mio medico di base e intanto faccio psicoterapia.
La mia dose piena è stata per 5 mesi di 0.25 /0.50/0.50.
Poi ho iniziato a scalare.
Per due settimane ho preso 0.25/0.25/0.50.
Poi sono passata a 0.25/0.25/0.25 per 10 giorni.
Poi 0.25/0.12.
0.25 per tre giorni.
Poi 0.25 niente 0.25 per una settimana.
Poi solo 0.25 soltanto la sera prima di dormire per una settimana e ieri ho iniziato a prendere solo 0.12 prima di dormire.
Da circa un mese ho mal di testa continuo e da una settimana vertigini.
Può essere tutto causato dalla sospensione del farmaco?
Grazie a tutti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

Ma il disturbo d'ansia nel frattempo non è curato ? E' estinto ? Visto che giustamente lei mette cura tra virgolette. ma nello scalare lo xanax di solito prima di controlla bene il disturbo di base, poi si scala lo xanax, giusto per renderlo più facile.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Grazie per la risposta. Sto facendo psicoterapia, per risolvere il problema. Lo psicofarmaco me lo aveva consigliato il medico di base perché dormivo poco ed ero sempre agitata, ma ad un certo punto mi sono abituata. Piuttosto che aumentare ho deciso di sospenderlo e continuare con la psicoterapia in attesa di qualche risultato. La mia ansia nasce da un problema di salute che non riesco a risolvere da un po. Quello che vorrei sapere è se per il dosaggio che ho descritto e per la durata del trattamento con xanax è plausibile avere mal di testa h24 e vertigini a causa della sospensione. O se semplicemente è l'ansia che va ancora curata definitivamente. Grazie Dott. Pacini.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Non so a che psicofarmaco si riferisca, allo xanax ?
Sto dicendo che di solito non è quella la cura per un disturbo d'ansia, mi chiedevo se fosse mai stata indicata una cura specifica, ne deduco di no. Andrebbe invece pensata.
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Utente
Utente
Si mi riferisco allo xanax. Come da domanda iniziale vorrei capire se i sintomi sono dovuti alla sospensione. Per quanto riguarda l'ansia vorrei curarla con la psicoterapia senza l'ausilio di farmaci.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
" Per quanto riguarda l'ansia vorrei curarla con la psicoterapia senza l'ausilio di farmaci."

Cioè Lei decide che terapie esistono, e poi le sceglie. Non il medico, lei stabilisce che esiste la psicoterapia sempre e comunque (quale ? qualsiasi ? Cioè fa una differenza tra farmaco e psicoterapia...così in generale...).

Sarebbe il caso di partire dalla sua diagnosi e dalle terapie per essa indicate. I sintomi da sospensione sono destinati a scomparire, ma in questa situazione sono in parte gli stessi del disturbo di partenza, quindi non è che se continua ad avere ansia e sintomi corporei dopo settimane o mesi si debba chiamare in causa la sospensione, sarebbe più logico pensare al problema di partenza.
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Utente
Utente
Buonasera, non riesco a cogliere il significato di quello che mi ha scritto. È così tanto strano se una persona vuole curare la sua ansia ricorrendo alla psicoterapia in prima battuta e poi, soltanto se dovesse essere necessario inserire i farmaci? Questa è una valutazione che sta facendo la mia psicoterapeuta. Al momento non ritiene opportuno l'utilizzo di psicofarmaci. Credo invece di aver capito che i sintomi che ho sono sovrapponibili, e cioè che la sospensione da xanax può darmi vertigini e mal di testa ma anche il disturbo d'ansia che non è stato risolto. So che i sintomi da astinenza andranno via mentre quelli causati dall'ansia no se non viene curata, ma io come le dicevo mi chiedevo semplicemente se allo stato attuale secondo la descrizione che le ho fatto (descrizione dosi e tempi assunzione xanax) potessero essere plausibili i sintomi che ho. Dottore, lei non crede possibile curare l'ansia soltanto con la psicoterapia?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 995 63
Se la sua psicoterapeuta non è medico non può esprimere pareri sull'utilizzo di farmaci che possano trattare la sua patologia.

la questione si pone sempre sulla sottrazione dei pazienti a cure validate per effettuare percorsi terapeutici che vengono applicati a tappeto senza nessuna valutazione di eleggibilità, sostenendo che l'utilizzo di terapie farmacologiche sia "l'extrema ratio" di una situazione clinica.

Non è così, la valutazione psichiatrica resta primaria nell'ambito della diagnosi e della terapia delle patologie inerenti la salute mentale.


Dr. F. S. Ruggiero

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Utente
Utente
Ho compreso il suo punto di vista. Purtroppo c'è sempre una certa paura nell'intraprendere cure con psicofarmaci per via della dipendenza e il terrore poi di non riuscire a farcela senza. Ho già avuto una cattiva esperienza con lo xanax che probabilmente nel mio caso non era il farmaco giusto o perlomeno andava associato ad altro. Probabilmente ho commesso l'errore di affidarmi al medico di base quando sono apparsi i primi sintomi. Prenderò in considerazione una analisi da parte di uno psichiatra. La ringrazio moltissimo Dott. Ruggiero.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
"per via della dipendenza e il terrore poi di non riuscire a farcela senza. "

La prima questione esiste, ma non come la immagina Lei. Chi teme la dipendenza ha in mente tutt'altro, una cosa che praticamente non sussiste e non ha neanche significato negativo, cioè che se uno si cura poi a causa dell'essersi curato non può fare a meno della medicina. Il secondo tipo di pensiero è quello che specifica dopo, ma quello in sé non è neanche un problema, è un altro modo di dire che uno ha una malattia che può essere curata ma non eradicata.
Se uno ha un problema di cuore, per esempio una aritmia, ha piacere che esista un farmaco di cui - se intende curarsi - non può fare a meno, perché significa che c'è una cura che funziona. Se la mette in questi termini sembra una specie di schiavitù come se la malattia improvvisamente non esistesse più nel ragionamento.

Ma la più grande incongruenza di chi esprime il timore della dipendenza è questa. Tra tutti i farmaci (di cui si ha paura di diventare dipendenti) quale al limite si va usare ? Quelli tipo lo xanax, che sono proprio quelli in cui c'è il problema della dipendenza. Quindi per timore della dipendenza ha accettato di provare solo i farmaci che possono darla...
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Utente
Utente
Buonasera Dottore, la ringrazio ancora una volta per l'esaustiva risposta. In base a ciò che mi scrive ne deduco che l'unico grande errore sia stato quello di affidarmi al medico di base. Sono stata rasserenata sull'uso dello xanax ma è evidente che sono stata consigliata male. Sicuramente do molto peso a ciò che mi scrive e sono convinta più che mai che ognuno debba fare il proprio mestiere. Lei è uno psichiatra e nessuno può saperne di più in questo ambito. Se avessi contattato dall'inizio uno specialista probabilmente non avrei avuto questa brutta esperienza. Spesso siamo vittime di false credenze, non pensiamo mai che proprio a noi possa servire uno psichiatra, forse perché ce lo hanno descritto come il "medico dei pazzi" . Oggi grazie alle sue risposte ho una nuova consapevolezza e meno paura di intraprendere una terapia farmacologica qualora fosse necessaria. La ringrazio. Lei dove esercita la sua professione? Non so se sul sito si possa indicare.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Anzi, le malattie psichiatriche sono spesso attenuate e anche i medici di base potrebbero occuparsene in parte, naturalmente se sono aggiornati o ritengono di farlo.
Per molti è una specie di campo minato o di terreno incomprensibile, purtroppo.
Comunque, direi che sì, se l'unica risposta prospettata è un ansiolitico, è il caso di sentire uno specialista. A meno che non fosse l'unica risposta perché aveva messo lei il veto su qualsiasi altro tipo di medicina.
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Buongiorno, in realtà non avevo messo nessun veto. Tra tutte lo xanax mi era stato presentato come quella più innocua. Apprendo da lei che non lo è. Peccato che il medico di base si è dimenticato di dirmi che andava usato per un breve periodo. Se avessi saputo che lo Xanax era un palliativo e non la cura avrei scelto altro. A distanza di sei mesi il medico di base mi ha proposto il daparox, visto che il disturbo persisteva. Peccato che adesso sto combattendo con queste emicranie e giramenti di testa da sospensione. Di sicuro non sarà più il medico di base a seguirmi in questa battaglia contro l'ansia. Grazie.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 995 63
Effettivamente la proposta sembra un poco casuale.

La paroxetina è molto utilizzata dai medici di base ma le possibilità di terapie sono svariate e personalizzabili per cui la scelta più adatta è uno specialista in psichiatria.
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Utente
Adesso ne sono consapevole. Ho fatto delle ricerche, mi dispiace che lei sia troppo distante da dove mi trovo. L'approccio che ha avuto con me è quello giusto per dare serenità al paziente che troppo spesso è spaventato dall'uso di determinati farmaci. Grazie di tutto Dottore.
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Utente
Buongiorno Dottore. La disturbo un'ultima volta. In attesa della visita con lo specialista, ci sono prodotti naturali realmente efficaci (almeno per dormire meglio e stare più serena durante la giornata) che si possono utilizzare per superare questo momento. Oggi prenderò l'ultima goccia di xanax. La ringrazio.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
prodotti naturali è una categoria priva di significato, salvo che siano appunto estratti senza modifiche da qualche fonte naturale, il che già non è neanche più esattamente naturale.


In secondo luogo, qui non è possibile ricevere indicazioni su cosa assumere.
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D'accordo grazie.