Fase depressiva disturbo bipolare cura farmacologica

Buongiorno, al mio compagno è stato diagnosticato un disturbo bipolare nel 2016, dopo quattro anni di terapia farmacologica (brintellix e depakin) poco prima del lockdown ha deciso di smettere la cura perché stava bene e non voleva più avere effetti collaterali dovuti dai farmaci, dopo il lockdown è stata una tragedia ha iniziato ad avere forti crisi di ansia, depressione e ossessioni, attacchi fortissimi di ansia tanto che ogni volta (anche 3/4 volte al giorno) sveniva e si accasciava a terra.
Siamo tornati dallo psichiatra che gli ha prescritto una terapia a base di lito, dopo 4 mesi la terapia è stata praticamente inefficace come se non la prendesse.

Mercoledì siamo tornati dallo psichiatra che ha cambiato terapia (mattina efexor da 75+37, 5/depakin 500 e 15 g depas, pomeriggio 15 g depas e la sera depakin 500 e 3 mg di risperidone), volevo un parere riguardo la sua attuale terapia se può essere giusta o no e in quanto tempo la nuova terapia Dovrebbe (?! ) iniziare a fare effetto.
Sta anche seguendo un percorso di psicoterapia da tre mesi ma nulla, la situazione è sempre peggio.
Siamo disperati lui sta sempre più male e non ce la fa più ed io non ce la faccio più a vederlo soffrire, non riesce più a lavorare ad uscire di casa ha perso la voglia di fare tutto e qualsiasi interesse.
Vi prego datemi un consiglio
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Presumo dalla cura che sia una forma di tipo II o minore, però prima c'erano antidepressivi, adesso si è passati a "senza antidepressivi": Le manifestazioni sono sempre uguali o ci sono stati aggravamenti rispetto all'inizio ?
Ci sono di mezzo alcol o sostanze di altro tipo ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
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Le manifestazioni sono peggiorate, a luglio non aveva così tante fobie e paranoie ora si, ora è sempre più depresso con attacchi di ansia
Scusi Dottore non capisco, in che senso ora non ci sono antidepressivi e prima si?! Mi sono dimenticata di aggiungere che quando ha iniziato la cura con il litio(resilient) a luglio prendeva anche la fluvoxamina da 100 mg
Non ha mai fatto uso di altre sostanze e non ha mai abusato con l’alcol, nel senso che ogni tanto si è concesso un bicchiere di vino o birra in compagnia senza mai abusare.
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Ci vuole tempo perché le terapie facciano effetto. Il litio impiega da 6 a 12 mesi per essere efficace, come stabilizzatore dell'umore e nella prevenzione delle ricadute quindi richiede molta pazienza, quattro mesi non sono sufficienti.
Ora ha appena iniziato una terapia antidepressiva, e occorrono almeno tre settimane perché inizi a fare effetto. La benzodiazepina (depas) e il risperidone calmano l'ansia, sulla depressione (pensieri negativi, preoccupazione di non guarire e così via) non funzionano, per quello bisogna attendere che l'antidepressivo inizi il suo effetto. Vivere con una persona in crisi depressiva è difficile, bisogna cercare di non essere trascinati nel vortice della disperazione, spesso si ha l'impressione che tutto quello che si fa per la persona depressa sia inutile, ma non è vero. La psicoterapia, specie quella di tipo cognitivo, può essere utile, mentre quella di tipo psicoanalitico nelle fasi più acute funziona poco, si può riprendere più tardi, quando la persona sta meglio.

Franca Scapellato

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Utente
La ringrazio Dottoressa, lei pensa che la cura prescritta possa essere efficace? io non ce la faccio più, sono disperata non so più dove sbattere la testa sto facendo l’impossibile ma non vedo risultati.
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Non si può rispondere con un sì o un no. La terapia va seguita da chi l'ha prescritta, con controlli all'inizio più frequenti, poi più distanziati nel tempo, perché può essere necessario un aumento del dosaggio, e questo non si vede subito, occorre tempo. Con un bipolare il rischio di viraggio maniacale dovuto all'antidepressivo è sempre presente, quindi i cambiamenti devono essere lenti. La cosa peggiore è cambiare farmaco senza lasciare il tempo di capire se sta funzionando o no, si ricomincia sempre daccapo con maggiore angoscia.
Stare vicino a un depresso, in particolare a un depresso "agitato", è difficile, perché la sua disperazione è contagiosa e non è facile mantenere la lucidità e il distacco che invece sono necessari, perché da questa fase si esce.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Ah, sì, c'è un antidepressivo, la venlafaxina. Intendevo che c'è stato uno spostamento sul versante anti-agitazione (risperidone, valproato) rispetto a prima.
L'uso degli antidepressivi, quando ci sono quadri con instabilità continua o di tipo misto, cioè con agitazione ma umore negativo, non sempre ha senso. Inoltre, come diceva la collega, i cambiamenti immediati sono quelli che meno sono associabili ai medicinali, perché possono essere propri dell'instabilità del disturbo come a fattori esterni a cui temporaneamente il disturbo è sensibile.
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Quindi Lei Dottore cosa mi consiglia di fare?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
In che senso ?Ha appena cambiato cura.
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Mi ha detto che l’uso di antidepressivi in questa fase non ha sempre senso, pensa che la cura non sia adeguata?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Non ho detto questo, è un commento generale da tener presente, adesso ha appena iniziato con questo schema, è per adesso comunque ingiudicabile.
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