Convivenza col disturbo bipolare

Salve sono una ragazzo di 27 anni e soffro di disturbo bipolare.

L'esordio del mio disturbo avviene nel Giugno 2016.
Ero partito per l'esercito il 4 aprile 2016 frequentando l'addestramento iniziale a Capua (CE) per poi essere trasferito il 12 Giugno a Cesano di Roma per completare l'addestramento su campo.

E' qui che in qualche giorno il mio umore ed energia sono calati fino scoppiare in forti crisi di pianto, forte mal di testa, pensieri intrusivi, forte apatia e percezione del tempo alterata (rallentamento) un giorno sembrava durare un anno.

A Capua ero rinato, avevo legato buoni rapporti con tutti e mi ammiravano anche i superiori.
il tutto si sarebbe coronato, alla fine dei corsi addestrativi, con l'inserimento in fanfara musicale essendo io diplomato al conservatorio.

Non so cosa è successo a Cesano se il dover lasciare la compagnìa di Capua, se la durezza dell'addestramento molto più stressante rispetto a capua o la severità dei superiori.

Fatto sta che scoppia questo disturbo che io ancora oggi non accetto e ho sviluppato risentimento e invidia verso tutti coloro che si arruolano, anche amici miei che si sono arruolati dopo di me e oggi si ritrovano con lo stipendio, autonomi, maturi.

Io invece a casa a completare gli studi (che era l'unica cosa che mi rimaneva da fare) e a litigare con mia madre dalla quale ancora dipendo.

Mi sento una persona frustrata da una grande delusione e ho paura che non mi riprenderò mai del tutto vivo di pensieri esistenziali sulla vita, la morte, scarsissima autostima e non mi impegno più di tanto...mi sembra tutto inutile.

La cura la seguo anche se con alti e bassi e spesso mi faccio influenzare da quei pochi amici che mi sono rimasti (più piccoli di me) e fumo cannabis.

Sono pentito e pieno di sensi di colpa riguardo la mia vita passata e pauroso e privo di speranza verso il futuro.

A volte mi scoccio o ho paura anche di rispondere al cellulare o a una videochiamata.

Le mie emozioni non sono naturali, faccio fatica a ridere e provo disagio anche in famiglia...come se mi sentissi in soggezione.

Non so cosa c'è nel mio cervello...sono sfinito.

Ringrazio anticipatamente per la risposta
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Il fumo di cannabis può peggiorare il suo disturbo rendendo inefficace la terapia che non ha specificato.



Dr. F. S. Ruggiero


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[#2]
dopo
Utente
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Quindi nel momento in cui smetto questo malessere dovrebbe scemare ?
O rimarrà come mio tratto caratteriale l'ossessione della vita militare?
Resilient
lamotrigina
norcapto
cipralex
control
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Intanto se non usa sostanze può ridurre sensibilmente la presenza di ricadute.

Continui con la terapia e faccia controlli periodici.
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