
Utente
Da quasi 20 anni prendo paroxetina 20g (sereupin) per depressione e ansia: ora ho quasi 50 anni.
Vorrei riprendere una terapia psichiatrica e/o psicoterapeutica e abbandonare il farmaco, ma andando avanti negli anni mi sono convinto che non esista una alternativa valida alla buona e vecchia chimica delle molecole SSRI.
La mia domanda è se le ultime scoperte in campo neuroscientifico offrano davvero delle alternative valide o se non sia meglio prendere a vita la paroxetina, come si fa con la cardio-aspirina o i farmaci per l'ipertensione.
Ovviamente so già che la risposta sarà generica e non potrà essere ritagliata sul mio caso specifico, ma so anche che molte persone prendono la paroxetina da anni e senza la loro vita sarebbe peggiore.
Grazie.
Un saluto.
Vorrei riprendere una terapia psichiatrica e/o psicoterapeutica e abbandonare il farmaco, ma andando avanti negli anni mi sono convinto che non esista una alternativa valida alla buona e vecchia chimica delle molecole SSRI.
La mia domanda è se le ultime scoperte in campo neuroscientifico offrano davvero delle alternative valide o se non sia meglio prendere a vita la paroxetina, come si fa con la cardio-aspirina o i farmaci per l'ipertensione.
Ovviamente so già che la risposta sarà generica e non potrà essere ritagliata sul mio caso specifico, ma so anche che molte persone prendono la paroxetina da anni e senza la loro vita sarebbe peggiore.
Grazie.
Un saluto.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero
Referente scientifico

ISCHIA (NA)
TARANTO (TA)
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Iscritto dal 2003
Dipende dalla valutazione del suo curante in merito ad una possibile variazione nel suo caso specifico valutando gli aspetti di malattia ancora presenti o da trattare con terapie che abbiano una indicazione più specifica o differente.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
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