Mia moglie si è ammalata dopo un viaggio in ungheria, come fare?

Salve cari medici.


La scorsa estate io e mia moglie abbiamo fatto un viaggio in Ungheria dove io sono rinato, ho trovato nuove energie e ho recuperato dallo stress lavorativo, mentre lei purtroppo si è stressata ulteriormente ed è caduta in depressione.
Mi ha rovinato la vacanza.


A precipitare la situazione c'è stato il fatto che mentre io avevo i documenti in regola lei nel suo documento aveva una scritta in inglese e alla dogana l' hanno dovuta giustamente correggere e lei ci è rimasta male.


Quando siamo rientrati, nonostante io abbia provato ad aiutarla lei ha avuto un crollo totale e dopo aver minacciato di suicidarsi ho dovuto chiamare i Carabinieri, che non essendo riusciti a calmarla hanno chiamato l' ambulanza ed è stata ricoverata in psichiatria.


Lei tuttora assume psicofarmaci come prescritto dal dottore.

C'è solo un problema, io mi sono accorto che lei ha delle crisi ed essendo che lei gli psicofarmaci li assume alla sera mentre io dormo (torno stanco dal lavoro) sospetto che lei non li stia prendendo.


Avendo voluto dargli fiducia non mi sono messo a controllarla se prendeva psicofarmaci o no.

Ora è sorto un problema con la psichiatra, dopo la visita (lei ha l' invalidità e deve fare la visita alla commissione patenti) lei ha ricevuto un foglio colquale dovrà presentarsi alla commissione patenti nel quale c'è scritto che sta bene.


Essendomi oerò accorto e sospettando fortemente che lei i farmaci non li prende, ho parlato in privato con la psichiatra (col permesso di mia moglie).

Avendola informata che lei i farmaci non li prende, la mia psichiatra ha "minacciato" di contattare la commissione patenti e informarla che non prende i farmaci.


Il problema è che mia moglie sostiene che la psichiatra non può violare il segreto professionale e ora ha intenzione di presentarsi alla commissione patenti con il foglio nel quale c'è scritto però che lei sta bene e che i farmaci li prende.


Come posso fare?
Non conto tanto sul fatto che la psichiatra contatti la commissione patenti perché mi sa che legalmente ha ragione mia moglie, non può la psichiatra contattare la commissione patenti perché violerebbe il segreto professionale.


Ho ragione a non contare sul fatto che la psichiatra contatti la commissione patenti?

Non contando su questo vorrei muovermi io e portare mia moglie a una giornata informativa sugli psicofarmaci, perché vedo che lei ha bisogno di cure e nega i suoi bisogni.


Cosa mi consigliate di fare?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63