Cosa succede se si cresce con un disagio psichico in giovane età?

Salve, sono un giovane uomo di 29 anni e ho avuto un trauma psicologico nel 2012 quando avevo 20 anni causate dalle violenze psicologiche subite personalmente da un'altra persona.
Sono finito in un centro di salute mentale del mio paese perché dopo le violenze psicologiche subite ho avvertito una fortissima paura, battito del cuore accelerato, sentivo freddo in tutto il corpo, non riuscivo a gestire i pensieri, come un fortissimo attacco di panico.
La diagnosi dello psichiatra è stata "psicosi acuta" e prendo 800 mg di Quetiapina al giorno, 400 mg la mattina e 400 mg la sera.
L'anno dopo, ovvero nel 2013 stavo benissimo tanto è che pensavo di essere guarito ma nel 2014 all'età di 22 anni, ho avuto il disturbo dissociativo e fino al 2016 non ero consapevole di averlo.
Ho iniziato ad avvertire dolori in tutto il corpo costanti, giramenti di testa costanti, a volte percepivo la testa come se fosse piena d'acqua, vista offuscata costante, scarsissima concentrazione mentale e altre cose strane.
Dal 2019 ho scoperto la psicoterapia EMDR e la sto facendo da quando l'ho scoperta una volta ogni mese e mezzo o ogni due mesi circa e ormai sono quasi guarito e ripreso del tutto.
Ma vorrei sapere se crescere dai 22 anni ai 29 anni con il disturbo dissociativo potrebbe compromettere alcune capacità psico-fisiche anche se dopo sei guarito, e vorrei sapere quali, perchè a 22 anni sei ancora giovane e la coscienza può ancora svilupparsi.
Quali potrebbero essere nel mio caso le conseguenze che potrei avere subito crescendo dai 22 anni in poi e poi guarire a quasi 30 anni con un disturbo dissociativo come nel mio tipo?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Bisognerebbe però anche chiarire di che violenze parliamo, e se non si tratti di qualcosa che può invece essere una percezione alterata, già sintomo del disturbo che poi sarà diagnosticato.
Non di rado chi soffre di psicosi riferisce episodi o vittimizzazioni che corrispondono a deliri.
Altrimenti, il tutto andrebbe valutato per il suo peso oggettivo per il possibile quadro con i sintomi del disturbo post-traumatico (il quale richiederebbe eventi di un certo peso oggettivo, e non corrisponde al generico concetto di trauma).

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini